Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto VII
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Sonetto VII
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SONETTO VI
Pende l’ alto Signor sul duro legno
Per le nostre empie colpe; e ’l tristo core
Non prende tal virtù da quel valore,
Che pender sol da lui diventi degno.
Con divine parole il bel disegno
Fece ei del viver vero; e poi colore
Gli diè col sangue: e che dell’ opra amore
Fusse cagion, ne dà se stesso in pegno.
Viva di fiamma l’ alma, e l’ intelletto
Di luci appaghi; e con questa, e con quella
Erga e rinforzi il purgato desire.
Vengano a mille in me calde quadrella
Dall’ aspre piaghe; ond’ io con vero effetto
Prenda vita immortal dal suo morire.