Rime di diversi in lode e in morte di Gaspara Stampa/IV

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Malatesta Fiordiano

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III V

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IV

Di Malatesta Fiordiano da Rimini.

     Sí dolci sa il mio sol tesser gl’inganni
coi cari, amati e graziosi accenti,
coi risi un tempo, e coi sospir dolenti,
imprimendo nei cor dolcezza e affanni;
     sí son vaghi a mirar, sí presti ai danni,
nel vivo sfavillar dei raggi ardenti,
gli occhi piú ch’altri mai chiari e lucenti,
gli occhi seggio di Amor, dei cor tiranni,
     che, se scioglie le voci o i lumi gira,
con minor danno le parole e i sguardi
spiegano i basalischi e le sirene.
     Morto resta o prigion chi ascolta o mira;
ma de l’altiera Stampa i lacci e i guardi
vita danno al mio mal con mille pene.