Rime varie (Alfieri, 1903)/CXXXVII. Per questi monti stessi or son due lune

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CXXXVII (1784). Per questi monti stessi, or son due lune

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CXXXVII (1784). Per questi monti stessi, or son due lune
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CXXXVII (1784).

Per questi monti stessi, or son due lune,
Passava il raggio, la cui striscia aurata
Or vò seguendo; e fea di sè beata
Quest’aspra terra dalle selve brune.

Nè la via sol mi accade aver comune
Con lei, ma il tetto spesso; e m’è toccata
Anche talor sua coltre avventurata,
Che per me non andò di baci immune.

Qui, (dico) il rio cammin noja le dava;
Là, fra scogli quel lago un piacer muto
Con soave tristezza le arrecava.

Qui, l’atterriva questo bosco irsuto:
E qui di te, fors’anco sospirava;....
Ed io glien pago in lagrime tributo.