CXXXVI. Ingegnoso nemico di me stesso
../CXXXV. Donna or più giorni son che a caldo sprone
../CXXXVII. Per questi monti stessi or son due lune
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6 giugno 2022
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<dc:title> Rime varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1776-1799</dc:date>
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CXXXVI. Ingegnoso nemico di me stesso
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Ingegnoso nemico di me stesso
Già da natura, e per amor più assai,
Da immaginato mal mi avviene spesso
Ch’io traggo veri e ben cocenti guai.
Ecco ch’io lieto, ora, se il fui giammai,
Esser dovrei: poichè vieppiù mi appresso
A chi pur tanto sospirando andai,
E in cui mia speme e vita e gloria ho messo.
E or pur mi assal, senza ch’io tor mel possa,
Nuovo un terror che me la pinge inferma;
E me ne scorre il brivido per l’ossa.
Ma d’onde il so? la sconsolata ed erma
Vita ch’io meno, ogni fantasma ingrossa;
Nè dal troppo sentir senno mi scherma.
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