Rime varie (Alfieri, 1912)/CLXXVII. Tutto in Toscana l'invita a scrivere versi

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CLXXVII. Tutto in Toscana l'invita a scrivere versi

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CLXXVII. Tutto in Toscana l'invita a scrivere versi
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CLXXVII.1

Tutto in Toscana l’invita a scrivere versi.

Tutto è neve dintorno: e l’Alpi, e i colli,
Ch’oggi il Sol vincitor2 superbo indora,
Lor nuovo ammanto intemerato ancora
4 Ti ostentan vaghi, s’ivi l’occhio estolli.3
Ma i declivi4 ubertosi piani molli,
Fra cui l’amena ride attica Flora,
Prendendo a scherno le pruíne ognora,
8 Verdeggian lieti d’umidor satolli.
Beato nido, a cui qualora il gelo
D’ispide orrende borëali spiagge
11 Osa affacciarsi, ei stempra5 il duro velo!
Deh, di mia vita il colmo6 Apollo irragge
Sotto questo a me fausto etrusco suolo,
14 Dove ogni oggetto al poetar mi tragge!7


Note

  1. Nel manoscritto: «26 gennaio, in Boboli».
  2. 2. Vincitor, che è riuscito a spezzare la cortina di nubi che lo avvolgeva.
  3. 4. Estolli, inalzi.
  4. 5. Declivi, è aggettivo e significa dechinanti, scendenti; il Foscolo (Sepolcri, 170 e seg.):
    .......i colli
    Per vendemmia festanti e le convalli
    Popolate di case e d’oliveti...
  5. 11. Stempra, strugge, dissipa.
  6. 12. Di mia vita il colmo, l’ultima parte della mia vita.
  7. 14. Verso davvero lacerator di ben costrutti orecchi!