Rime varie (Alfieri, 1912)/CXVIII. Nella imminenza della morte di Federico II di Prussia

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CXVIII. Nella imminenza della morte di Federico II di Prussia

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CXVIII. Nella imminenza della morte di Federico II di Prussia
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CXVIII [clxii].1

Nella imminenza della morte di Federico II di Prussia.

Il gran Prusso2 tiranno, al qual dan fama
Marte e Pallade3 a gara, or su la sponda
Sta di Cocíto, oltre alla cui negr’onda
4 Fero Minosse ad alta voce il chiama.

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L’alta, sublime, e non regal sua brama
Di ottenere immortal vita seconda.
Quasi lucida fascia or già il circonda,
8 E ammirabil l’ha fatto a chi men l’ama.
Quindi è dover, che semivivo egli oda
Ciò che di lui dirà libero ingegno;
11 Se a nomarlo pur mai la lingua ei snoda.4
Costui, macchiato di assoluto regno,5
Non può d’uomo usurpar nome, né loda;6
14 Ma, di non nascer re forse era degno.


Note

  1. L’Imperatore Federico II di Prussia morí nell’agosto del 1786: ma già da lungo tempo lo travagliava la gotta, alla quale, nel settembre dell’85, si aggiunsero le gravi conseguenze di un insulto apoplettico e nel febbraio dell’86 l’idropisia al petto ed al basso ventre. In quest’anno, il 7 maggio, quando già le notizie della salute dell’Imperatore erano disperate, l’A. compose il son. che è surriferito.
  2. 1. Prusso: anche in prosa è usato dall’A. in luogo di Prussiano: «Onde io bestemmiando e Russi e Prussi» (Aut., III, 9°).
  3. 2. Marte per le innumerevoli guerre che Federico II suscitò o a cui prese parte: Pallade, perché l’Imperatore Federico scrisse di politica (nel 1741 pubblicò il suo Antimachiavelli), di strategia, di filosofia, di scienze fisiche, tentò, sebbene infelicemente, la poesia e si occupò di musica; cosí nella satira I viaggi l’A., narrando di essere stato a Brandeburgo, ove l’Imperatore risiedeva, ne encomia, pur amaramente, la molteplice attività:
    Re quivi siede un uom semi-Licurgo,
    Semi Alessandro, e in un Semi-Voltèro;
    Chi grecizzasse, il nomería Panurgo.
    Ei scrivucchia: ei fa leggi: ei fa il guerriero;
    Ma, tal ch’egli è, sta dei Regnanti al volgo
    Come sta il Mille al solitario Zero.
    E vegg. anche il cap. 8° dell’ep. III dell’Autobiog., dove l’A. racconta di aver veduto nel 1769 l’Imperatore di Prussia.
  4. 11. Nella satira I Re:
    Quindi a voi soli, cui non m’è concesso
    Di annoverar fra gli uomini, non parlo...
    L’espressione può essere stata suggerita all’A. da quella di Dante (Purg., XIV, 56 e segg.):
    .... buon sarà a costui, se ancor s’ammenta
    Di ciò, che vero spirto mi disnoda.
  5. 12. Macchiato di assoluto regno: per l’A. era colpa imperdonabile essere re autocratico.
  6. 13. Loda per lode è in Dante (Inf. II, 153):
    ...... Beatrice, loda di Dio vera...