Saggio intorno ai sinonimi della lingua italiana/Udire - Ascoltare

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Udire - Ascoltare

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UDIRE - ASCOLTARE.


Udire è propriamente ricevere l’impressione del suono, ed è proprietà del senso dell’udito; ascoltare è udir con attenzione, aggiungendo cioè un’operazione dell’intelletto alla facoltà del senso. Nessuno spiegò questa differenza meglio del gran poeta:

» Come colui, che non intende e ode[p. 140 modifica]ed in altro luogo:
     » Attento si fermò com’uom che ascolta.»
Quindi si dice con vera proprietà di termini udir il rumore, udir.il tuono, udir il cannone, ascoltar la predica, ascoltar chi parla ecc. ecc. Capovolgete queste frasi, e farete un contrasenso, poichè non si ascolta il cannone, non si ascolta il tuono, e non si ode la predica. La sala d’un concerto musicale è frequente di uditori, un filosofo sulla cattedra ha molti ascoltatori.

Ascoltare ha poi una seconda significazione, derivata dalla primitiva, ed è quella di dar retta, seguire il consiglio, l’avviso altrui, poichè dalla retta intelligenza delle cose nasce la persuasione. Epperò il Redi adoperò elegantemente ne’ suoi consulti il passivo ascoltarsi per assecondare le proprie voglie in certi casi di malattia, seguire la natura, lasciarla operare. E non diciamo noi tutto giorno: figliolo ascolta i consigli del vecchio, ascolta i precetti della sapienza, quasi volendo dire segui que’ consigli, e que' precetti? I latini stessi, dai quali abbiamo tratto l’uno e l’altro vocabolo, ne stabilirono la differenza: «Auditis, non auscultatis, diceva Catone, tamquam pharmacopolam; ejus [p. 141 modifica]» verba audiunitur: verum ei se nemo committit, si aeger est

L’uso promiscuo di queste due voci è universale presso i poeti, ed anche presso alcuni prosatori del buon secolo, ma trattandosi delle proprietà delle lingue convien farsi da più alto, che l’uso non è.