Sopra una pioggetta di sassi/Dedica
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ECCELLENZA
I
l porre in fronte di tenue libretto un nome sì rispettabile, qual’è quello di Vostra Eccellenza, potrebbe esser considerato come un intollerabile ardire, se le circostanze non mi obbligassero a darvi un attestato del mio rispettoso ossequio, e insieme un segno benchè piccolo di gratitudine per quel bel dono, di cui mi onoraste molti anni sono di un pregiatissimo Microscopio solare e lucernale del Signor Adams, arricchito di superbe lenti, con diversi istrumenti che a quello appartengono, e corredato di un museo portatile di piccoli Insetti, e delle più vaghe Conchigliette del vostro mare. A tutto questo si aggiunge l’antica nostra amicizia contratta già da molt’anni, allora quando ebbi la fortuna e il piacere di passeggiare per le colline Volterrane, esaminando insieme quei prodotti, e quelle deposizioni di antico mare. E quanti lumi io non ricevei in tal tempo dalla Vostra dotta conversazione per le profondissime cognizioni che avete in ogni genere di letteratura, e in special modo nell’Istoria Naturale a Voi sì cara? Qual incoraggimento non mi deste Voi con ingenue non meno che efficaci insinuazioni a com. porre il mio Saggio Orittografico? Voi frattanto, o Milord, fuori d’ogni mia espettazione comparite in Siena, mi date graziosamente avviso della Vostra venuta, e vi degnate onorarmi colla Vostra presenza venendo spesso a visitarmi. Qui si agita una questione, se un turbine recentemente accaduto, o piuttosto una meteora igneo-aerea abbia scagliati sulla terra de’ sassi: il fatto è sorprendente ed incredibile. Io vi mostro le pietre cadute dall’aria, e Voi senza esitare un momento le giudicate una vera e freschissima lava prodotta dal fuoco, e quindi dite esser elleno vesuviane. Ma essendo certi d’altronde, che nè per la posta, nè dalla violenza, per altro incalcolabile, del Vulcano potevano per aria a noi giungere, ne sospendeste il giudizio. Vi mostro frattanto alcuni documenti, sù i quali appoggiasi la realtà del fenomeno, e pare allora che a crederlo vi disponiate. Voi anzi mi aggiungete coraggio, mi date stimoli a fare nuove ricerche, ad acquistar nuove prove per confermare ed illustrare vie più una sì prodigiosa meteora; A chi dunque, o Milord, meglio che a Voi potevo dedicare, e presentare questa mia tenue fatica che a un Personaggio sì illustre, ad un Amico sì caro, ad un dotto finalmente sì perspicace, che può al par d’ogn’altro giudicare del merito, e della verità del Fenomeno? Vi prego dunque ad accettare il piccolo dono, che io vi offro col più profondo rispetto, protestandomi
Di Vostra Eccellenza
Dalla Rosa Siena 13. Luglio 1794.
Divetiss. e Obbligatiss. Servitore.
D. Ambrogio Soldani. |