Pagina:Cento vedute di Firenze antica, 1789.djvu/27: differenze tra le versioni

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Versione attuale delle 21:17, 26 nov 2019

IX.


V

eduta di Firenze del 1352, frescata ai piedi di una figura simbolica della Misericordia nella sala del Commissario del Bigallo, ora del Consiglio. Oggi nell’iscrizione si legge la data 1342 ma per alterazione di qualche restauratore, poichè gli storici riferiscono d’accordo il 1352. È inutile dire che ci vediamo d’innanzi una veduta sommaria, nella quale sono riprodotti i principali edifici, e i vani, fra di loro, riempiti di poche e minori costruzioni che possono dare un’idea del tipo architettonico predominante, ma non di singole e speciali fabbriche. Anzi, nemmeno sull’ubicazione e sull’aspetto preciso degli edifici principali è da far conto, poichè, spesso, chi guarda è costretto a lavorar d’induzioni pel riconoscimento di quelli meno caratteristici. Ad ogni modo a noi è parso interessante riprodurla come saggio e su tutto perchè il Battistero e il Duomovi sono ritratti con relativa accuratezza, e il Duomo si mostra con parte della facciata in seguito demolita e col campanile rimasto all’altezza cui l’aveva condotto Andrea Pisano, morto nel 1348. Di questa veduta Vincenzo Borghini produce una copia in un ms. di sue Memorie e Notizie di Antichità (Bibl. Nazionale, classe XXV, 551 — già Strozziano, 828).


Raccolta topografica degli Uffizi. — Fotografia dei Fratelli Alinari.