Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/100: differenze tra le versioni

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Fra i conii dei tempi dell’Impero romano, quelli che pel diametro, pel peso e per l’esecuzione artistica superano di gran lunga le usuali moneto correnti, non sogliono venir trattati fuorché incidentalmente. Gli archeologi, i critici d’arte, gli storici, si sono occupati più volte di alcune particolarità che presentano, ma nel loro complesso non hanno ancora formato oggetto di studio<ref>Il bel lavoro del {{Sc|Froehner}}: ''Les médaillons de l’Empire Romain'' (Strasburgo, 1878) è scritto con altri intendimenti. (N. del Trad.)</ref>. Perciò anche, la questione se siano monete o soltanto medaglie si suol decidere in base agli eventuali distintivi che offrono.
Fra i conii dei tempi dell’Impero romano, quelli che pel diametro, pel peso e per l’esecuzione artistica superano di gran lunga le usuali moneto correnti, non sogliono venir trattati fuorché incidentalmente. Gli archeologi, i critici d’arte, gli storici, si sono occupati più volte di alcune particolarità che presentano, ma nel loro complesso non hanno ancora formato oggetto di studio<ref>Il bel lavoro del {{Sc|Froehner}}: ''Les médaillons de l’Empire Romain'' (Strasburgo, 1878) è scritto con altri intendimenti. (N. del Trad.)</ref>. Perciò anche, la questione se siano monete o soltanto medaglie si suol decidere in base agli eventuali distintivi che offrono.


{{AutoreCitato|Joseph Hilarius Eckhel|Eckhel}} ha troncato por lungo tempo ogni discussione intorno a questo punto, col manifestare il suo avviso che i medaglioni corrispondano press’a poco alle nostre medaglie, opinione accettata più recentemente da Francesco Lenormant e da lui difesa calorosamente, quantunque, già prim della comparsa del suo libro (''La monnaie dans l’antiqnité'') essa avesse subito varie modificazioni: i medaglioni d’oro erano<span class="SAL">100,3,Carlomorino</span>
{{AutoreCitato|Joseph Hilarius Eckhel|Eckhel}} ha troncato por lungo tempo ogni discussione intorno a questo punto, col manifestare il suo avviso che i medaglioni corrispondano press’a poco alle nostre medaglie, opinione accettata più recentemente da Francesco Lenormant e da lui difesa calorosamente, quantunque, già prim della comparsa del suo libro (''La monnaie dans l’antiquité'') essa avesse subito varie modificazioni: i medaglioni d’oro erano<span class="SAL">100,3,Carlomorino</span>

Versione delle 13:28, 6 dic 2011


IL MEDAGLIONE ROMANO 1




Da uno studio del Dr. Federico Kenner




Fra i conii dei tempi dell’Impero romano, quelli che pel diametro, pel peso e per l’esecuzione artistica superano di gran lunga le usuali moneto correnti, non sogliono venir trattati fuorché incidentalmente. Gli archeologi, i critici d’arte, gli storici, si sono occupati più volte di alcune particolarità che presentano, ma nel loro complesso non hanno ancora formato oggetto di studio2. Perciò anche, la questione se siano monete o soltanto medaglie si suol decidere in base agli eventuali distintivi che offrono.

Eckhel ha troncato por lungo tempo ogni discussione intorno a questo punto, col manifestare il suo avviso che i medaglioni corrispondano press’a poco alle nostre medaglie, opinione accettata più recentemente da Francesco Lenormant e da lui difesa calorosamente, quantunque, già prim della comparsa del suo libro (La monnaie dans l’antiquité) essa avesse subito varie modificazioni: i medaglioni d’oro erano100,3,Carlomorino

  1. Sotto questo titolo, il chiaro Dr. Kenner, Direttore del Gabinetto Numismatico Imperiale di Vienna, ha pubblicato nella Numismatische Zeitschrift una pregevole monografia, che noi qui riassumiamo, avendoci l’Autore cortesemente concessa la facoltà di traduzione.

    S. A.

  2. Il bel lavoro del Froehner: Les médaillons de l’Empire Romain (Strasburgo, 1878) è scritto con altri intendimenti. (N. del Trad.)