Pagina:Iliade (Monti).djvu/63: differenze tra le versioni

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<poem>A dieci navi accenna. Le montaro
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Molti Epéi valorosi, e gli abitanti
A dieci navi accenna. Le montaro
Di Buprasio e del sacro eléo paese,{{R|825}}
Molti Epèi valorosi, e gli abitanti
Di Buprasio e del sacro elèo paese,{{R|825}}
E di tutto il terren che tra il confine
E di tutto il terren che tra il confine
Di Mirsino ed Irmino si racchiude,
Di Mirsino ed Irmino si racchiude,
E tra l’Olenia rupe e l’erto Alìsio.
E tra l’Olenia rupe e l’erto Alísio.
Di Cteato figliuol l’illustre Anfimaco
Di Cteato figliuol l’illustre Anfímaco
Guida il primo squadron, Talpio il secondo{{R|830}}
Guida il primo squadron, Talpio il secondo,{{R|830}}
Egregio seme dell’Eurìto Attòride;
Egregio seme dell’Euríto Attóride;
Dïore il terzo, generosa prole
Dïore il terzo, generosa prole
D’Amarincèo. Del quarto è correttore
D’Amarincéo. Del quarto è correttore
Il simigliante a nume Polisseno,
Il simigliante a nume Polisseno,
Germe dell’Augeïade Agastene.{{R|835}}
Germe dell’Augeïade Agastene.{{R|835}}
Ai forti di Dulichio e delle sacre
Ai forti di Dulichio e delle sacre
Echinadi isolette, che rimpetto
Echinadi isolette, che rimpetto
Alle contrade elèe rompon l’opposto
Alle contrade elée rompon l’opposto
Pelago, a questi è condottier Megete,
Pelago, a questi è condottier Megete,
Di sembiante guerrier pari a Gradivo.{{R|840}}
Di sembiante guerrier pari a Gradivo.{{R|840}}
Il generò Filèo diletto a Giove,
Il generò Filéo diletto a Giove,
Buon cavalier che dai paterni un giorno
Buon cavalier che dai paterni un giorno
Odii sospinto alla dulichia terra
Odii sospinto alla dulichia terra
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Dei prodi Cefaleni, abitatori
Dei prodi Cefaleni, abitatori
D’Itaca alpestre e di Nerito ombroso,
D’Itaca alpestre e di Nerito ombroso,
Di Crocilèa, di Samo e di Zacinto
Di Crociléa, di Samo e di Zacinto
E dell’aspra Egelìpe e dell’opposto
E dell’aspra Egelípe e dell’opposto
Continente, di tutti è duce Ulisse{{R|850}}
Continente, di tutti è duce Ulisse{{R|850}}
Vero senno di Giove; e lo seguièno
Vero senno di Giove; e lo seguiéno
Dodici navi di vermiglio pinte.
Dodici navi di vermiglio pinte.
Ne spinge in mar quaranta il capitano
Ne spinge in mar quaranta il capitano
Degli Etoli Toante, a cui fu padre
Degli Etoli Toante, a cui fu padre
Andrèmone; e traea seco le torme{{R|855}}
Andrémone; e traea seco le torme{{R|855}}
Di Pleurone, d’Oleno e di Pilene,
Di Pleurone, d’Oleno e di Pilene,</poem>{{SAL|63|4|Cinzia sozi}}

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Versione delle 14:43, 16 gen 2012

52 iliade v.823

A dieci navi accenna. Le montaro
Molti Epéi valorosi, e gli abitanti
Di Buprasio e del sacro eléo paese,825
E di tutto il terren che tra il confine
Di Mirsino ed Irmino si racchiude,
E tra l’Olenia rupe e l’erto Alísio.
Di Cteato figliuol l’illustre Anfímaco
Guida il primo squadron, Talpio il secondo,830
Egregio seme dell’Euríto Attóride;
Dïore il terzo, generosa prole
D’Amarincéo. Del quarto è correttore
Il simigliante a nume Polisseno,
Germe dell’Augeïade Agastene.835
   Ai forti di Dulichio e delle sacre
Echinadi isolette, che rimpetto
Alle contrade elée rompon l’opposto
Pelago, a questi è condottier Megete,
Di sembiante guerrier pari a Gradivo.840
Il generò Filéo diletto a Giove,
Buon cavalier che dai paterni un giorno
Odii sospinto alla dulichia terra
Migrò fuggendo, e v’ebbe impero. Il figlio
Quaranta prore ad Ilïon guidava.845
Dei prodi Cefaleni, abitatori
D’Itaca alpestre e di Nerito ombroso,
Di Crociléa, di Samo e di Zacinto
E dell’aspra Egelípe e dell’opposto
Continente, di tutti è duce Ulisse850
Vero senno di Giove; e lo seguiéno
Dodici navi di vermiglio pinte.
   Ne spinge in mar quaranta il capitano
Degli Etoli Toante, a cui fu padre
Andrémone; e traea seco le torme855
Di Pleurone, d’Oleno e di Pilene,