Pagina:Le confessioni di un ottuagenario II.djvu/194: differenze tra le versioni

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Confesso che allora anch’io partecipai generosamente
Confesso che allora anch’io partecipai generosamente
alle illusioni comuni, né per altro le chiamo illusioni se non pel tracollo che diedero poi. Del resto s’avevano grandissimi ed ottimi argomenti di sperare. Quel giorno infatti fu un gran giorno, e degno di essere onorato dai posteri italiani. Segnò il primo risorgimento della vita e del pensiero nazionale: e Napoleone, in cui speravo allora e del quale mi sfidai poscia, avrà pur sempre qualche parte della mia gratitudine per averlo esso affrettato nei nostri Annali. Venezia doveva cadere; egli ne accelerò e ne disonorò la caduta. Vergogna! — Il gran sogno di Macchiavello dovea staccarsi quandochessia dal mondo dei fantasmi, per incombere attivamente sui fatti. Egli ne operò la metamorfosi. Fu vero merito, vera gloria. E se il caso gliela donò, s’egli cercolla allora per mira futura d’ambizione, non resta men vero che il favore del caso e l’interesse della sua ambizione cospirarono un istante per la salute della nazione {{Pt|ita-|italiana}}<span class="SAL">194,3,Aleph0</span>
alle illusioni comuni, né per altro le chiamo illusioni se non pel tracollo che diedero poi. Del resto s’avevano grandissimi ed ottimi argomenti di sperare. Quel giorno infatti fu un gran giorno, e degno di essere onorato dai posteri italiani. Segnò il primo risorgimento della vita e del pensiero nazionale: e Napoleone, in cui speravo allora e del quale mi sfidai poscia, avrà pur sempre qualche parte della mia gratitudine per averlo esso affrettato nei nostri Annali. Venezia doveva cadere; egli ne accelerò e ne disonorò la caduta. Vergogna! — Il gran sogno di Macchiavello dovea staccarsi quandochessia dal mondo dei fantasmi, per incombere attivamente sui fatti. Egli ne operò la metamorfosi. Fu vero merito, vera gloria. E se il caso gliela donò, s’egli cercolla allora per mira futura d’ambizione, non resta men vero che il favore del caso e l’interesse della sua ambizione cospirarono un istante per la salute della nazione {{Pt|ita-|italiana}}{{SAL|194|3|Aleph0}}

Versione delle 19:50, 24 gen 2012

186 le confessioni d'un ottuagenario.


Là successe un nuovo diverbio per l’improntitudine di questo scherzo in momenti tanto solenni. Le donne finirono coll’accapigliarsi, e le vicine a dar loro addosso perchè si calmassero. Intervenne un caporale francese, che col calcio del fucile mise ordine a tutto. Avea ben ragione quella che aveva affermato poco prima che anziché esserci nessuno, c’erano i Cisalpini e per giunta anche i Francesi. Dei Francesi soprattutto non si potea dubitare che non ci fossero. A guardarci bene essi aveano ordinato il Governo, scelto il Direttorio, nominati i membri delle congregazioni, i segretarii, i ministri; e s’aveano riserbato il diritto di eleggere a suo tempo i membri del Consiglio grande e di quello dei Seniori. Ma il popolo nuovo a quel fervore di vita aveva anche troppo che fare nell’eseguire. Dall’ubbidire pecorilmente e male, all’ubbidire attivamente e bene, s’avea fatto un bel salto; il resto verrebbe dopo, Bonaparte mallevadore.

Confesso che allora anch’io partecipai generosamente alle illusioni comuni, né per altro le chiamo illusioni se non pel tracollo che diedero poi. Del resto s’avevano grandissimi ed ottimi argomenti di sperare. Quel giorno infatti fu un gran giorno, e degno di essere onorato dai posteri italiani. Segnò il primo risorgimento della vita e del pensiero nazionale: e Napoleone, in cui speravo allora e del quale mi sfidai poscia, avrà pur sempre qualche parte della mia gratitudine per averlo esso affrettato nei nostri Annali. Venezia doveva cadere; egli ne accelerò e ne disonorò la caduta. Vergogna! — Il gran sogno di Macchiavello dovea staccarsi quandochessia dal mondo dei fantasmi, per incombere attivamente sui fatti. Egli ne operò la metamorfosi. Fu vero merito, vera gloria. E se il caso gliela donò, s’egli cercolla allora per mira futura d’ambizione, non resta men vero che il favore del caso e l’interesse della sua ambizione cospirarono un istante per la salute della nazione ita-