Pagina:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu/26: differenze tra le versioni
m caricamento OCR via bot |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione|22|{{Sc|francesco gnecchi}}|}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
⚫ | |||
22 FRANCISCO GNF.CCHI |
|||
Ad ogni modo, di questi rari bronzi, che non si sa precisamente in quale categoria collocare, è bene tener nota, perchè potranno forse apportare qualche po’ di luce alla quistione, tuttora avvolta in un certo mistero, del medaglione romano, e non voglio per ora pregiudicare la questione, riserbandomi di ritornarvi fra breve. |
|||
⚫ | |||
senz'altro un Gran Bronzo da un Medaglione. |
|||
⚫ | |||
Ad ogni modo, di questi rari bronzi, che non |
|||
si sa precisamente in quale categoria collocare, è |
|||
bene tener nota, perchè potranno forse apportare |
|||
qualche po' di luce alla quistione, tuttora avvolta in |
|||
un certo mistero, del medaglione romano, e non voglio |
|||
per ora pregiudicare la questione, riserbandomi di |
|||
ritornarvi fra breve. |
|||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ | |||
⚫ | |||
R/ — '''<span style=font-family:sans-serif;>VIRTVS S C</span>''' (nel campo) '''<span style=font-family:sans-serif;>TR P XV COS II</span>''' (in giro). |
|||
⚫ | |||
⚫ | |||
"^ — VIRTVS S C (nel campo) TR P XV COS II (in giro). |
|||
⚫ | |||
⚫ | |||
destro appoggiato su di un elmo. |
|||
⚫ | |||
SETTIMIO SEVERO. |
{{Centrato|'''SETTIMIO SEVERO'''.}} |
||
25. Gran Bronzo. — Dopo Coh. 647. |
25. ''Gran Bronzo''. — Dopo Coh. 647. |
||
D/ — '''<span style=font-family:sans-serif;>L SEPTIMIVS SEVERVS PIVS AVG</span>''' |
|||
Busto laureato a destra col paludamento. |
Busto laureato a destra col paludamento. |
||
R/ — '''<span style=font-family:sans-serif;>VICTORIAE AVGG S C</span>''' |
|||
Vittoria in biga veloce a destra. |
Vittoria in biga veloce a destra. |
||
Questo rovescio non è conosciuto che nel mezzo bronzo (Coh. 647). Una particolarità poi notevole nel gran bronzo descritto è il suo grande diametro (mill. 35) e il suo peso eccezionale (gr. 32,500), che lo farebbero ritenere equivalente o a due sesterzi, se prendiamo come base i gran bronzi più leggeri di Settimio Severo, alcuni dei quali non pesano più di 17 grammi, o almeno a un sesterzio e mezzo, se calcoliamo la media dei gran bronzi di S. Severo a poco meno di 24 grammi. |
|||
Questo rovescio non è conosciuto che nel mezzo |
|||
bronzo (Coli. 647). Una particolarità poi notevole nel |
|||
{{nop}} |
|||
gran bronzo descritto è il suo grande diametro |
|||
(mill. 35) e il suo peso eccezionale (gr. 32,500), che |
|||
lo farebbero ritenore equivalente o a due sesterzi , |
|||
se prendiamo come base i gran bronzi più leggeri |
|||
di Settimio Severo, alcuni dei quali non pesano più |
|||
di 17 grammi, o almeno a un sesterzio e mezzo, se |
|||
calcoliamo la media dei gran bronzi di S. Severo a |
|||
poco meno di 24 grammi. |
Versione delle 15:39, 10 ott 2012
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
22 | francesco gnecchi |
a un occhio esperimentato e pei quali si distingue senz’altro un Gran Bronzo da un Medaglione.
Ad ogni modo, di questi rari bronzi, che non si sa precisamente in quale categoria collocare, è bene tener nota, perchè potranno forse apportare qualche po’ di luce alla quistione, tuttora avvolta in un certo mistero, del medaglione romano, e non voglio per ora pregiudicare la questione, riserbandomi di ritornarvi fra breve.
24. Gran Bronzo. — Dopo Cohen 797.
D/ — AVRELIVS CAESAR ANTONINI AVG PII FIL
Testa nuda e giovanile a destra.
R/ — VIRTVS S C (nel campo) TR P XV COS II (in giro).
Il Valore a sinistra col parazonio e un’asta, il piede destro appoggiato su di un elmo.
(Anno 161 d. C ).
SETTIMIO SEVERO.
25. Gran Bronzo. — Dopo Coh. 647.
D/ — L SEPTIMIVS SEVERVS PIVS AVG
Busto laureato a destra col paludamento.
R/ — VICTORIAE AVGG S C
Vittoria in biga veloce a destra.
Questo rovescio non è conosciuto che nel mezzo bronzo (Coh. 647). Una particolarità poi notevole nel gran bronzo descritto è il suo grande diametro (mill. 35) e il suo peso eccezionale (gr. 32,500), che lo farebbero ritenere equivalente o a due sesterzi, se prendiamo come base i gran bronzi più leggeri di Settimio Severo, alcuni dei quali non pesano più di 17 grammi, o almeno a un sesterzio e mezzo, se calcoliamo la media dei gran bronzi di S. Severo a poco meno di 24 grammi.