Pagina:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu/81: differenze tra le versioni

Da Wikisource.
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
figlia di Gianvittorio e il giovano Lorenzo<sup>nota</sup>; era
figlia di Gianvittorio e il giovano Lorenzo<sup>nota</sup>; era
naturalo che, malcontenta del tacito e incerto prin-
naturale che, malcontenta del tacito e incerto prin-
cipato di Firenze , al quale ella avrebbe , secondo
cipato di Firenze , al quale ella avrebbe , secondo
alcuni, eccitato e, secondo altri, sconsigliato il figliuolo
alcuni, eccitato e, secondo altri, sconsigliato il figliuolo
Riga 6: Riga 6:
nunzia di Giuliano<sup>nota</sup>, si facesse a promuovere presso
nunzia di Giuliano<sup>nota</sup>, si facesse a promuovere presso
il cognato Leone X l'impresa d'Urbino contro Fran-
il cognato Leone X l'impresa d'Urbino contro Fran-
cesco Maria della liovere<sup>nota</sup>. E in Urbino, succe-
cesco Maria della Rovere<sup>nota</sup>. E in Urbino, succeduto a Giuliano il figlio Lorenzo, non lasciò di spa-
duto a Giuliano il figlio Lorenzo, non lasciò di spa-
droneggiare un istante, sola ed unica, quasi, in una
droneggiare un istante, sola ed unica, quasi, in una
corte frequentata da gentiluomini e abbellita spesso
corte frequentata da gentiluomini e abbellita spesso
dalla presenza dello più amabili donne d'allora, tra
dalla presenza dello più amabili donne d'allora, tra
le quali la figlia Clarice , la Lucrezia , moglie di
le quali la figlia Clarice , la Lucrezia , moglie di
Jacopo Salviali, e la Clementina de' Pazzi, lodata per
Jacopo Salviati, e la Clementina de' Pazzi, lodata per
la sua bellezza ne' liitratti del Trissino<sup>nota</sup>.
la sua bellezza ne' ''Ritratti'' del {{AutoreCitato|Gian Giorgio Trissino|Trissino}}<sup>nota</sup>.



[[File:Asterisme.svg|15px|center]]




Riga 25: Riga 26:
nascita di Pietro. Sicché, se alla morte del marito non
nascita di Pietro. Sicché, se alla morte del marito non
toccava la cinquantina, è a credere vi si avvicinasse,
toccava la cinquantina, è a credere vi si avvicinasse,
per lo meno, d'assai. E le sombianz<', quali si danno
per lo meno, d'assai. E le sombianze, quali si danno
a divedere nella medaglia, di cui si parla, non son
a divedere nella medaglia, di cui si parla, non son
certo di donna che non abbia varcato la quarantina.
certo di donna che non abbia varcato la quarantina.
Riga 31: Riga 32:
fallo chi pensasse che la medaglia fosso coniata in
fallo chi pensasse che la medaglia fosso coniata in


<ref>Villari, Op. cit., Voi. ir, Hb. I. cap. XVI, pag. -i^lL'. Firrenze. IS-^l.</ref>
<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Villari}}}}, Op. cit., Vol. II, Lib. I. cap. XVI, pag. 242. Firenze. 188l.</ref>
<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Jacopo Nardi|Nardi}}}}, Op. cit. Voi. II, lili. VI, pa;;. ,3S, nota. Kirenzo IS.jS.</ref>
<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Jacopo Nardi|Nardi}}}}, Op. cit. Voi. II, lili. VI, pag. ,3S, nota. Kirenzo IS.jS.</ref>
<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Pompeo Litta Biumi|Litta}}}}, Op. cit. Dp Mfiicì f Orabìi.</ref>
<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Pompeo Litta Biumi|Litta}}}}, Op. cit. De Medici e Orsini.</ref>
<ref>Ferrai, Op. e lor. rit.</ref>
<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Ferrai}}}}, Op. e loc. cit.</ref>

Versione delle 20:22, 15 ott 2012


una medaglia di alfonsina orsini 77

figlia di Gianvittorio e il giovano Lorenzonota; era naturale che, malcontenta del tacito e incerto prin- cipato di Firenze , al quale ella avrebbe , secondo alcuni, eccitato e, secondo altri, sconsigliato il figliuolo dal fermarvi speranza alcuna al momento della ri- nunzia di Giulianonota, si facesse a promuovere presso il cognato Leone X l'impresa d'Urbino contro Fran- cesco Maria della Roverenota. E in Urbino, succeduto a Giuliano il figlio Lorenzo, non lasciò di spa- droneggiare un istante, sola ed unica, quasi, in una corte frequentata da gentiluomini e abbellita spesso dalla presenza dello più amabili donne d'allora, tra le quali la figlia Clarice , la Lucrezia , moglie di Jacopo Salviati, e la Clementina de' Pazzi, lodata per la sua bellezza ne' Ritratti del Trissinonota.



Alfonsina moriva in Roma, di flusso di sangue, il 7 febbraio del 1520, diciassette anni dopo il marito, nato il 1471. Ignorasi quale fosso allora l'età sua. A chi consideri però che Lorenzo, nato nel 1492, era stato preceduto da Clarice, non parrà certo inverosimile il pensare che la nascita di lei si scostasse di poco dalla nascita di Pietro. Sicché, se alla morte del marito non toccava la cinquantina, è a credere vi si avvicinasse, per lo meno, d'assai. E le sombianze, quali si danno a divedere nella medaglia, di cui si parla, non son certo di donna che non abbia varcato la quarantina. Ond' è a credere , mi pare , che non darebbe in fallo chi pensasse che la medaglia fosso coniata in

1 2 3 4

  1. {{{2}}}, Op. cit., Vol. II, Lib. I. cap. XVI, pag. 242. Firenze. 188l.
  2. Nardi, Op. cit. Voi. II, lili. VI, pag. ,3S, nota. Kirenzo IS.jS.
  3. Litta, Op. cit. De Medici e Orsini.
  4. {{{2}}}, Op. e loc. cit.