Pagina:Chi l'ha detto.djvu/56: differenze tra le versioni
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da {{Sc|{{AutoreCitato|Marco Fabio Quintiliano|Quintiliano}}}}, ''Institutiones'' (lib. V, {{Sc|II}}, 41), e {{Sc|{{AutoreCitato|Ammiano Marcellino|Ammiano Marcellino}}}} (lib. XXVIII, {{Sc|I}}, 53): ''Ut solent pares facile congregari cum paribus''; ma tra i cattivi rare e infide sono le amicizie: |
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2 4 Chi l’ha detto? [7Ö-77] |
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da Quintiliano. Institutiones (lib. V, il, 41), e Ammiano Marcellino |
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(lib. XXVIII, I, 53): Ut soient pares facile congregari |
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cum paribus; ma tra i cattivi rare e infide sono le amicizie: |
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{{Cld|76|L’amistà fra tiranni è malsicura<br/>E le fiere talor sbranan le fiere.}} come dice {{Sc|{{AutoreCitato|Vincenzo Monti|Vincenzo Monti}}}} nella chiusa del famoso sonetto sul ''Congresso di Vienna'' (''Poesie liriche'', a cura di {{AutoreCitato|Giosuè Carducci|G. Carducci}}, ed. Barbèra, pag. 378). |
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Ci sono dei casi in cui la indifferenza o la neutralità non sono ammesse: o siamo amici di una causa, di una persona, o le siamo nemici; o la difendiamo, o le siamo avversi; e per dirla con le |
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come dice Vincenzo Monti nella chiusa del famoso sonetto sul |
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Congresso di Vienna (Poesie liriche, a cura di G. Carducci, ed. |
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Barbèra, pag. 378). |
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Ci sono dei casi in cui la indifferenza o la neutralità non sono |
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ammesse: o siamo amici di una causa, di una persona, o le siamo |
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{{Cld|77|Qui non est mecum, contra me est.|''Vangelo di S. Matteo'', cap. XII. v. 30; ''di S. Luca'', cap. XI, v. 23.|traduzione=Chi non è con me, è contro di me.}} |
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Onesto paragrafo ci offre materia inesauribile: l’amore ha ispirato |
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protestava il Manzoni in un brano del suo immortale romanzo |
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ch’egli poi soppresse nella stampa: « l’amore è necessario a |
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Questo paragrafo ci offre materia inesauribile: l’amore ha ispirato in tutti i tempi gli scrittori, ha riempito tutto le letterature con i suoi sfoghi passionali; esagerazione contro la quale invano protestava il {{AutoreCitato|Alessandro Manzoni|Manzoni}} in un brano del suo immortale romanzo ch’egli poi soppresse nella stampa: «.... l’amore è necessario a questo mondo: ma ve n’ha quanto basta, e non fa mestieri che altri si dia la briga di coltivarlo.... Vi hanno altri sentimenti dei quali il mondo ha bisogno, e che uno scrittore, secondo le sue forze, può diffondere un po’ più negli animi: come sarebbe la commiserazione, l’affetto al prossimo, la dolcezza, l’indulgenza, |
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questo mondo: ma ve n’ha quanto basta, e non fa mestieri elle |
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altii si dia la briga di coltivarlo.... Vi hanno altri sentimenti .lei |
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24 | Chi l'ha detto? | [76-77] |
da Quintiliano, Institutiones (lib. V, II, 41), e Ammiano Marcellino (lib. XXVIII, I, 53): Ut solent pares facile congregari cum paribus; ma tra i cattivi rare e infide sono le amicizie:
76. L’amistà fra tiranni è malsicura
E le fiere talor sbranan le fiere.
come dice Vincenzo Monti nella chiusa del famoso sonetto sul Congresso di Vienna (Poesie liriche, a cura di G. Carducci, ed. Barbèra, pag. 378).
Ci sono dei casi in cui la indifferenza o la neutralità non sono ammesse: o siamo amici di una causa, di una persona, o le siamo nemici; o la difendiamo, o le siamo avversi; e per dirla con le parole del Vangelo:
77. Qui non est mecum, contra me est.1
§ 5.
Amore
Questo paragrafo ci offre materia inesauribile: l’amore ha ispirato in tutti i tempi gli scrittori, ha riempito tutto le letterature con i suoi sfoghi passionali; esagerazione contro la quale invano protestava il Manzoni in un brano del suo immortale romanzo ch’egli poi soppresse nella stampa: «.... l’amore è necessario a questo mondo: ma ve n’ha quanto basta, e non fa mestieri che altri si dia la briga di coltivarlo.... Vi hanno altri sentimenti dei quali il mondo ha bisogno, e che uno scrittore, secondo le sue forze, può diffondere un po’ più negli animi: come sarebbe la commiserazione, l’affetto al prossimo, la dolcezza, l’indulgenza,
- ↑ 77. Chi non è con me, è contro di me.