Pagina:Poesie varie (Pascoli).djvu/158: differenze tra le versioni

Da Wikisource.
mNessun oggetto della modifica
Barbaforcuta (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 75%
+
Pagine SAL 100%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
<poem>
<poem>



Gridava: — Ho mia madre che... ― quando
Gridava: — Ho mia madre che... ― quando
si mossero i lunghi stantuffi.
si mossero i lunghi stantuffi.
Il treno fischiando
Il treno fischiando
partì dicendo coi suoi sbuffi:
partì dicendo coi suoi sbuffi:
{{R|20}}mai più! mai più! mai più! mai più!
{{R|20}}mai più! mai più! mai più! mai più!




Riga 12: Riga 11:
col quale mangiava il suo pane.
col quale mangiava il suo pane.
Sentiva un rovello,
Sentiva un rovello,
sentiva dentro il suo cuore un cane
sentiva dentro il suo cuore un cane
{{R|25}}che lo mordeva sempre più.
{{R|25}}che lo mordeva sempre più.




Riga 19: Riga 18:
con ringhi di rabbia e vendetta.
con ringhi di rabbia e vendetta.
E c’era sua madre!
E c’era sua madre!
lontana! povera! soletta!
lontana! povera! soletta!
{{R|30}}che piano gli gemea: Mai più?
{{R|30}}che piano gli gemea: Mai più?




Riga 26: Riga 25:
nel pugno. — Ma prendilo: uccidi! —
nel pugno. — Ma prendilo: uccidi! —
E uccìse! ah! che uccise!
E uccìse! ah! che uccise!
Sua madre gli gettò due gridi:
Sua madre gli gettò due gridi:
{{R|35}}— Mai più! non ti vedrò mai più! — </poem>
{{R|35}}— Mai più! non ti vedrò mai più! —



::<small>Bologna, 1906.</small>
::<small>Bologna, 1906.</small></poem>

Versione delle 21:23, 7 nov 2012

136 poesie varie


Gridava: — Ho mia madre che... ― quando
si mossero i lunghi stantuffi.
Il treno fischiando
                    partì dicendo coi suoi sbuffi:
                    20mai più! mai più! mai più! mai più!


Aveva sul cuore il coltello
col quale mangiava il suo pane.
Sentiva un rovello,
                    sentiva dentro il suo cuore un cane
                    25che lo mordeva sempre più.


Nel cuore era il morto suo padre
con ringhi di rabbia e vendetta.
E c’era sua madre!
                    lontana! povera! soletta!
                    30che piano gli gemea: Mai più?


Suo padre il coltello gli mise
nel pugno. — Ma prendilo: uccidi! —
E uccìse! ah! che uccise!
                    Sua madre gli gettò due gridi:
                    35— Mai più! non ti vedrò mai più! —

Bologna, 1906.