Pagina:Le confessioni di Lev Tolstoj.djvu/69: differenze tra le versioni

Da Wikisource.
 
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
lusso era stolta e cattiva. Ecco perchè la risposta: «La vita è un male e una stoltezza», si rivolgeva alla mia vita soltanto e non alla vita umana in generale. Compresi questa verità, che trovai poi nel Vangelo: gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perchè i loro atti erano cattivi. Colui che commette delle cattive azioni fugge la luce e non cammina verso la luce, affinchè i suoi atti non siano denunziati. Compresi che, per cogliere il senso della vita, prima di tutto che la vita non sia insensata e cattiva; allora la ragione potrà scoprirlo. Compresi perchè avessi per tanto tempo girato intorno ad una verità così evidente e che, se si vuol pensare alla vita dell’umanità, bisogna pensare e parlare della vita dell'umanità e non della vita di qualche parassita umano. Questa verità è stata sempre incontestabile come come 2 e 2 fanno 4, ma io non la riconoscevo poichè, se avessi ammesso che 2 e 2 fanno 4, avrei anche dovuto ammettere la mia cattiveria. Ora il sentirmi buono era più necessario e più importante per me che il riconoscere che 2 e 2 fanno 4. Amai gli uomini buoni, mi detestai; riconobbi la verità. Da allora tutto divenne chiaro per me.
V .
Qlu ' W åita è un male e una stoltezza ››, si ri-
* 'I tglla mia vita soltanto e non alla vita
«, =,_ ,
__ qu, _, - r
l i ll' l l
,fill ,mj “l` I
ti ' ¦:y}}1í:\ ' uz connzssnom 07
1' un ¬
Q iliitolta e cattiva. Ecco perchè la rispo-
'§ §enerale. Compresi questa verità, che
'ii fl" nel Van elo: gli uomini hanno pre-
lll1ìß}l1¦€!\€bl.'€ ailla luce, perchè i loro atti
Hifiggmgivi. Colui che commette delle cattive
Wugge la luce e non cammina verso la
,¬ ;. *chè i suoi atti non siano denunziati.
' si che, per cogliere il senso della vita,
prima'di tutto .che la anita non sia in-
_iv e cattiua; allora la ragione potrà sco-
,;';l-* ompresi perche avessi pentanto tempo
ií torno ad una venta cosi evldente e
È ` I'Ési vuol pensare alla vita <lell'umanità,
bisogna pensare e parlare della vita
“ nità e non della vita di qualche paras-
ìno. Questa yerità è stata sempre in~
come 2 e 2 fanno 4, ma io non la
poichè, se avessi ammesso 'che 2 e_2
.!*ä,__avre1 anche _doYuto ammettere la mia
1% a. Ora il sentirmi buono era più neces-
pf iù importante per me che il riconoscere
,le\2 fanno 4. Amai gli uomini buoni, mi
riconobbi la verità. Da allora tutto di-
\ffihIB!0 per me.
ilducceclerebbe se un carnefice che passa
13§p'm§rt1r1zzare, a taglia! le teste, se un
“ ne mveterato o un pazzo rinchiuso per
"LW-fivita in una cella oscura ch'egli ha in-
Qton le sue sconcezze e da dove_ pensa
, ,* si dornandassero che cos e la vita?
p temente non potrelabero farsi altta _do-
f_;'lçhe questa: « La vita È: un grandissimo
`ì;'È questa risposta del pazzo sarebbe
:W›« ente giusta.« me per lui solo. lo sono
_š,'~« mazzo? Tutti not, uomini ricchi e
,W
H?
:MQ
« f
2?
,¬,
,Qi
JU- ,


Che succederebbe se un carnefice che passa la vita a martirizzare, a tagliar le teste, se un ubbriacone inveterato o un pazzo rinchiuso per tutta la sua vita in una cella oscura ch’egli ha insudiciata con le sue sconcezze e da dove pensa d'uscire, si domandassero che cos'è la vita?
{{nop}}

Evidentemente non potrebbero farsi altra domanda che questa: «La vita è un grandissimo male.» E questa risposta del pazzo sarebbe perfettamente giusta, ma per lui solo. Io sono un simile pazzo? Tutti noi, uomini ricchi e

Versione delle 15:06, 14 dic 2012

lusso era stolta e cattiva. Ecco perchè la risposta: «La vita è un male e una stoltezza», si rivolgeva alla mia vita soltanto e non alla vita umana in generale. Compresi questa verità, che trovai poi nel Vangelo: gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perchè i loro atti erano cattivi. Colui che commette delle cattive azioni fugge la luce e non cammina verso la luce, affinchè i suoi atti non siano denunziati. Compresi che, per cogliere il senso della vita, prima di tutto che la vita non sia insensata e cattiva; allora la ragione potrà scoprirlo. Compresi perchè avessi per tanto tempo girato intorno ad una verità così evidente e che, se si vuol pensare alla vita dell’umanità, bisogna pensare e parlare della vita dell'umanità e non della vita di qualche parassita umano. Questa verità è stata sempre incontestabile come come 2 e 2 fanno 4, ma io non la riconoscevo poichè, se avessi ammesso che 2 e 2 fanno 4, avrei anche dovuto ammettere la mia cattiveria. Ora il sentirmi buono era più necessario e più importante per me che il riconoscere che 2 e 2 fanno 4. Amai gli uomini buoni, mi detestai; riconobbi la verità. Da allora tutto divenne chiaro per me.

Che succederebbe se un carnefice che passa la vita a martirizzare, a tagliar le teste, se un ubbriacone inveterato o un pazzo rinchiuso per tutta la sua vita in una cella oscura ch’egli ha insudiciata con le sue sconcezze e da dove pensa d'uscire, si domandassero che cos'è la vita?

Evidentemente non potrebbero farsi altra domanda che questa: «La vita è un grandissimo male.» E questa risposta del pazzo sarebbe perfettamente giusta, ma per lui solo. Io sono un simile pazzo? Tutti noi, uomini ricchi e