Canti (Leopardi - Donati)/XXXVIII: differenze tra le versioni

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<poem>

Io qui vagando al limitare intorno,
Invan la pioggia invoco e la tempesta,
Acciò che la ritenga al mio soggiorno.
Pure il vento muggìa nella foresta,
{{R|5}}E muggìa tra le nubi il tuono errante,
Pria che l’aurora in ciel fosse ridesta.
O care nubi, o cielo, o terra, o piante,
Parte la donna mia: pietà, se trova
Pietà nel mondo un infelice amante.
{{R|10}}O turbine, or ti sveglia, or fate prova
Di sommergermi, o nembi, insino a tanto
Che il sole ad altre terre il dì rinnova.
S’apre il ciel, cade il soffio, in ogni canto
Posan l’erbe e le frondi, e m’abbarbaglia
{{R|15}}Le luci il crudo Sol pregne di pianto.
</poem>

Versione delle 11:23, 14 mar 2013

XXXVIII
Frammento

../Odi, Melisso ../Spento il diurno raggio IncludiIntestazione 2 giugno 2007 100% Da definire

Odi, Melisso Spento il diurno raggio

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