D.M. 14 settembre 1994, n. 740 - Profilo professionale dell'ostetrica: differenze tra le versioni

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DECRETO 14 settembre 1994, n. 740
DECRETO 14 settembre 1994, n. 740

Regolamento concernente l'individuazione della figura e del
Regolamento concernente l'individuazione della figura e del
relativo profilo professionale dell'ostetrica/o.
relativo profilo professionale dell'ostetrica/o.

Vigente al: 3-5-2013
'''Vigente al: 3-5-2013 '''




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Visto il parere del Consiglio superiore di sanita', espresso nella
Visto il parere del Consiglio superiore di sanita', espresso nella

seduta del 22 aprile 1994;
seduta del 22 aprile 1994;


Udito il parere del Consiglio di Stato espresso nell'adunanza
Udito il parere del Consiglio di Stato espresso nell'adunanza

generale del 4 luglio 1994;
generale del 4 luglio 1994;


Vista la nota, in data 13 settembre 1994, con cui lo schema di
Vista la nota, in data 13 settembre 1994, con cui lo schema di

regolamento e' stato trasmesso, ai sensi dell'art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, al Presidente del Consiglio dei Ministri;
regolamento e' stato trasmesso, ai sensi dell'art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, al Presidente del Consiglio dei Ministri;


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1. E' individuata la figura dell'ostetrica/o con il seguente
1. E' individuata la figura dell'ostetrica/o con il seguente

profilo: l'ostetrica/o e' l'operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilita' e presta assistenza al neonato.
profilo: l'ostetrica/o e' l'operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilita' e presta assistenza al neonato.


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a) ad interventi di educazione sanitaria e sessuale sia
a) ad interventi di educazione sanitaria e sessuale sia

nell'ambito della famiglia che nella comunita';
nell'ambito della famiglia che nella comunita';


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d) alla prevenzione e all'accertamento dei tumori della sfera
d) alla prevenzione e all'accertamento dei tumori della sfera

genitale femminile;
genitale femminile;


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3. L'ostetrica/o, nel rispetto dell'etica professionale, gestisce,
3. L'ostetrica/o, nel rispetto dell'etica professionale, gestisce,

come membro dell'equipe sanitaria, l'intervento assistenziale di propria competenza.
come membro dell'equipe sanitaria, l'intervento assistenziale di propria competenza.


4. L'ostetrica/o contribuisce alla formazione del personale di
4. L'ostetrica/o contribuisce alla formazione del personale di

supporto e concorre direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca.
supporto e concorre direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca.


5. L'ostetrica/o e' in grado di individuare situazioni
5. L'ostetrica/o e' in grado di individuare situazioni

potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative misure di particolare emergenza.
potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative misure di particolare emergenza.


6. L'ostetrica/o svolge la sua attivita' in strutture sanitarie,
6. L'ostetrica/o svolge la sua attivita' in strutture sanitarie,

pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.


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Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto ai
Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto ai

sensi dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle
sensi dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle

disposizioni sulla promulgazione delle leggi,
disposizioni sulla promulgazione delle leggi,

sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica
sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica

e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana,
e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana,

approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo
approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo

fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge
fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge

alle quali e' operato il rinvio. Restano invariati il
alle quali e' operato il rinvio. Restano invariati il
valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.<ref>

Note alle premesse:<br />
valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.
- Il testo dell'art. 6, comma 3, del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, nel testo modificato dal D.Lgs. 7 dicembre

Note alle premesse:

- Il testo dell'art. 6, comma 3, del D.Lgs. 30 dicembre

1992, n. 502, nel testo modificato dal D.Lgs. 7 dicembre

1993, n. 517, e' il seguente: "A norma dell'art. 1, lettera
1993, n. 517, e' il seguente: "A norma dell'art. 1, lettera

o), della legge 23 ottobre 1992, n. 421, la formazione del
o), della legge 23 ottobre 1992, n. 421, la formazione del

personale sanitario infermieristico, tecnico e della
personale sanitario infermieristico, tecnico e della

riabilitazione avviene in sede ospedaliera ovvero presso
riabilitazione avviene in sede ospedaliera ovvero presso

altre strutture del Servizio sanitario nazionale e
altre strutture del Servizio sanitario nazionale e

istituzioni private accreditate. I requisiti di idoneita' e
istituzioni private accreditate. I requisiti di idoneita' e

l'accreditamento delle strutture sono disciplinati con
l'accreditamento delle strutture sono disciplinati con

decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca
decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca

scientifica e tecnologica d'intesa con il Ministro della
scientifica e tecnologica d'intesa con il Ministro della

sanita'. Il Ministro della sanita' individua con proprio
sanita'. Il Ministro della sanita' individua con proprio

decreto le figure professionali da formare ed i relativi
decreto le figure professionali da formare ed i relativi

profili. Il relativo ordinamento didattico e' definito, ai
profili. Il relativo ordinamento didattico e' definito, ai

sensi dell'art. 9 della legge 19 novembre 1990, n. 341, con
sensi dell'art. 9 della legge 19 novembre 1990, n. 341, con

decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca
decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca

scientifica e tecnologica emanato di concerto con il
scientifica e tecnologica emanato di concerto con il

Ministro della sanita'".
Ministro della sanita'".


- Il comma 3 dell'art. 17 della legge n. 400/1988
- Il comma 3 dell'art. 17 della legge n. 400/1988

(Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della
(Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della

Presidenza del Consiglio dei Ministri) prevede che con
Presidenza del Consiglio dei Ministri) prevede che con

decreto ministeriale possano essere adottati regolamenti
decreto ministeriale possano essere adottati regolamenti

nelle materie di competenza del Ministro o di autorita'
nelle materie di competenza del Ministro o di autorita'

sottordinate al Ministro, quando la legge espressamente
sottordinate al Ministro, quando la legge espressamente

conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di
conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di

competenza di piu' Ministri, possono essere adottati con
competenza di piu' Ministri, possono essere adottati con

decreti interministeriali, ferma restando la necessita' di
decreti interministeriali, ferma restando la necessita' di

apposita autorizzazione da parte della legge. I regolamenti
apposita autorizzazione da parte della legge. I regolamenti

ministeriali ed interministeriali non possono dettare norme
ministeriali ed interministeriali non possono dettare norme

contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo.
contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo.

Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio
Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio

dei Ministri prima della loro emanazione. Il comma 4 dello
dei Ministri prima della loro emanazione. Il comma 4 dello

stesso articolo stabilisce che gli anzidetti regolamenti
stesso articolo stabilisce che gli anzidetti regolamenti

debbano recare la denominazione di "regolamento", siano
debbano recare la denominazione di "regolamento", siano

adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti
adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti

al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e
al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e
pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.</ref>

pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.


Art. 2.
Art. 2.
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1. Il diploma universitario di ostetrica/o, conseguito ai sensi
1. Il diploma universitario di ostetrica/o, conseguito ai sensi

dell'art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, abilita all'esercizio della professione, previa iscrizione al relativo albo professionale.
dell'art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, abilita all'esercizio della professione, previa iscrizione al relativo albo professionale.


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1. Con decreto del Ministro della sanita' di concerto con il
1. Con decreto del Ministro della sanita' di concerto con il

Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica sono individuati i diplomi e gli attestati, conseguiti in base al precedente ordinamento, che sono equipollenti al diploma universitario di cui all'art. 3 ai fini dell'esercizio della relativa attivita' professionale e dell'accesso ai pubblici uffici.
Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica sono individuati i diplomi e gli attestati, conseguiti in base al precedente ordinamento, che sono equipollenti al diploma universitario di cui all'art. 3 ai fini dell'esercizio della relativa attivita' professionale e dell'accesso ai pubblici uffici.


Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito

nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.


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Registro n. 1 Sanita', foglio n. 358
Registro n. 1 Sanita', foglio n. 358

==Note==
<references/>

Versione delle 14:18, 3 mag 2013

DECRETO 14 settembre 1994, n. 740

Regolamento concernente l'individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell'ostetrica/o.

Vigente al: 3-5-2013


IL MINISTRO DELLA SANITA'

Visto l'art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992,

n. 502, recante: "Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421", nel testo modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517;

Ritenuto che, in ottemperanza alle precitate disposizioni, spetta

al Ministro della sanita' di individuare con proprio decreto le figure professionali da formare ed i relativi profili, relativamente alle aree del personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione;

Ritenuto di individuare con singoli provvedimenti le figure

professionali;

Ritenuto di individuare la figura dell'ostetrica/o;

Visto il parere del Consiglio superiore di sanita', espresso nella seduta del 22 aprile 1994;

Udito il parere del Consiglio di Stato espresso nell'adunanza generale del 4 luglio 1994;

Vista la nota, in data 13 settembre 1994, con cui lo schema di regolamento e' stato trasmesso, ai sensi dell'art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, al Presidente del Consiglio dei Ministri;

A D O T T A il seguente regolamento:

Art. 1.

1. E' individuata la figura dell'ostetrica/o con il seguente profilo: l'ostetrica/o e' l'operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilita' e presta assistenza al neonato.

2. L'ostetrica/o, per quanto di sua competenza, partecipa:

a) ad interventi di educazione sanitaria e sessuale sia nell'ambito della famiglia che nella comunita';

b) alla preparazione psicoprofilattica al parto;

c) alla preparazione e all'assistenza ad interventi ginecologici;

d) alla prevenzione e all'accertamento dei tumori della sfera genitale femminile;

e) ai programmi di assistenza materna e neonatale.

3. L'ostetrica/o, nel rispetto dell'etica professionale, gestisce, come membro dell'equipe sanitaria, l'intervento assistenziale di propria competenza.

4. L'ostetrica/o contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca.

5. L'ostetrica/o e' in grado di individuare situazioni potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative misure di particolare emergenza.

6. L'ostetrica/o svolge la sua attivita' in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.

AVVERTENZA:

Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto ai sensi dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali e' operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.1

Art. 2.

1. Con decreto del Ministero della sanita' e' disciplinata la

formazione complementare in relazione a specifiche esigenze del Servizio sanitario nazionale.

Art. 3.

1. Il diploma universitario di ostetrica/o, conseguito ai sensi dell'art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, abilita all'esercizio della professione, previa iscrizione al relativo albo professionale.

Art. 4.

1. Con decreto del Ministro della sanita' di concerto con il Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica sono individuati i diplomi e gli attestati, conseguiti in base al precedente ordinamento, che sono equipollenti al diploma universitario di cui all'art. 3 ai fini dell'esercizio della relativa attivita' professionale e dell'accesso ai pubblici uffici.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Roma, 14 settembre 1994

Il Ministro: COSTA

Visto, il Guardasigilli: BIONDI

Registrato alla Corte dei conti il 24 dicembre 1994

Registro n. 1 Sanita', foglio n. 358

Note

  1. Note alle premesse:
    - Il testo dell'art. 6, comma 3, del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, nel testo modificato dal D.Lgs. 7 dicembre 1993, n. 517, e' il seguente: "A norma dell'art. 1, lettera o), della legge 23 ottobre 1992, n. 421, la formazione del personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione avviene in sede ospedaliera ovvero presso altre strutture del Servizio sanitario nazionale e istituzioni private accreditate. I requisiti di idoneita' e l'accreditamento delle strutture sono disciplinati con decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica d'intesa con il Ministro della sanita'. Il Ministro della sanita' individua con proprio decreto le figure professionali da formare ed i relativi profili. Il relativo ordinamento didattico e' definito, ai sensi dell'art. 9 della legge 19 novembre 1990, n. 341, con decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica emanato di concerto con il Ministro della sanita'". - Il comma 3 dell'art. 17 della legge n. 400/1988 (Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri) prevede che con decreto ministeriale possano essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di autorita' sottordinate al Ministro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di competenza di piu' Ministri, possono essere adottati con decreti interministeriali, ferma restando la necessita' di apposita autorizzazione da parte della legge. I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo. Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei Ministri prima della loro emanazione. Il comma 4 dello stesso articolo stabilisce che gli anzidetti regolamenti debbano recare la denominazione di "regolamento", siano adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.