Pagina:Raccolta di proverbi bergamaschi.djvu/59: differenze tra le versioni
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{{Indentatura|2em}}'''La roba de scanséa la perd de mercanséa''' — ''La roba di scansia perde di pregio'' — e perciò</div> |
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<div style="margin-left:2em; text-indent:2em">'''La roba ’n mostra, o ’n vedrina, l’è l’öltima a èndes''' — ''La roba in mostra, in vetrina, è l’ultima a vendersi'' — Dovrebbero ricordarselo quelle ragazze, che credono di trovar più presto marito stando sempre alla finestra. Lamennais lasciò scritto: «La donna è un fiore che manda il suo profumo solamente all’ombra.»</div> |
<div style="margin-left:2em; text-indent:2em">'''La roba ’n mostra, o ’n vedrina, l’è l’öltima a èndes''' — ''La roba in mostra, in vetrina, è l’ultima a vendersi'' — Dovrebbero ricordarselo quelle ragazze, che credono di trovar più presto marito stando sempre alla finestra. {{AutoreCitato|Félicité de Lamennais|Lamennais}} lasciò scritto: «La donna è un fiore che manda il suo profumo solamente all’ombra.»</div> |
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{{Indentatura|2em}}'''L’om l’à de fa de om, e la dona l’à de fa de dòna''' — ''L’uomo ha da far da uomo, e la donna da donna'' — «A Penelope le cure domestiche: ad Ulisse i conquisti. Veglia la Romana alla culla, e trae la chioma alla rocca: ara e trionfa il Romano.» Ed Agnolo Pandolfini ai figliuoli: «Faccia il padre della famiglia come fanno i savi dispensatori; quando si veggono troppo in carico, dividono con cui si conviene procedere alle cose. Agli uomini bisogna essere fuori di casa tra gli uomini in maggiori faccende;<noinclude></div></noinclude> |
{{Indentatura|2em}}'''L’om l’à de fa de om, e la dona l’à de fa de dòna''' — ''L’uomo ha da far da uomo, e la donna da donna'' — «A Penelope le cure domestiche: ad Ulisse i conquisti. Veglia la Romana alla culla, e trae la chioma alla rocca: ara e trionfa il Romano.» Ed Agnolo Pandolfini ai figliuoli: «Faccia il padre della famiglia come fanno i savi dispensatori; quando si veggono troppo in carico, dividono con cui si conviene procedere alle cose. Agli uomini bisogna essere fuori di casa tra gli uomini in maggiori faccende;<noinclude></div></noinclude> |
Versione delle 17:49, 21 lug 2013
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L’om bu fa la buna moér — Il buon marito fa la buona moglie — ed io credo che le donne hanno ragione quando dicono:
Teca a l’om a fa la dòna — Spetta all’uomo il fare la donna; e l’Alfieri, nella satira Le donne, scrisse pure:
Dirò sol, che ove gli uomini son buoni,
Specchio voi siete d’ogni nobil arte;
Ove pessimi son, Dio vel perdoni
Se tristarelle alquanto riuscite;
Dovunque i maschi van, voi pur seguite.
Ma prima l’è la scua, la segonda l’è la spusa — La prima è la scopa, la seconda è la sposa — cioè la seconda moglie è più accarezzata della prima. I Toscani dicono: La prima è asinella, la seconda tortorella, e in modo più ruvido: La seconda non gode, se la prima non muore.
La roba de scanséa la perd de mercanséa — La roba di scansia perde di pregio — e perciò
La roba ’n mostra, o ’n vedrina, l’è l’öltima a èndes — La roba in mostra, in vetrina, è l’ultima a vendersi — Dovrebbero ricordarselo quelle ragazze, che credono di trovar più presto marito stando sempre alla finestra. Lamennais lasciò scritto: «La donna è un fiore che manda il suo profumo solamente all’ombra.»
L’om l’à de fa de om, e la dona l’à de fa de dòna — L’uomo ha da far da uomo, e la donna da donna — «A Penelope le cure domestiche: ad Ulisse i conquisti. Veglia la Romana alla culla, e trae la chioma alla rocca: ara e trionfa il Romano.» Ed Agnolo Pandolfini ai figliuoli: «Faccia il padre della famiglia come fanno i savi dispensatori; quando si veggono troppo in carico, dividono con cui si conviene procedere alle cose. Agli uomini bisogna essere fuori di casa tra gli uomini in maggiori faccende;