Pagina:Commedia - Purgatorio (Buti).djvu/342: differenze tra le versioni

Da Wikisource.
Utoutouto (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Utoutouto (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
pena, qual tu vedi, ''mieto''; cioè ricollio; unde pone questa esclamazione: ''O gente umana, perchè poni ’l core''; cioè perchè poni l’affetto
xiv. [v. 91-102]
''Dov’è mistier di consorte divieto''; cioè di questi beni temporali, che
pena, qual tu vedi, mieto; cioè ricollio; unde pone questa esclamazio¬
ne: 0 gente umana, perchè poni ’l core; cioè perchè poni l'affetto
Dov’è mistier di consorte divieto; cioè di questi beni temporali, che
non si possano avere tutti da uno, se tutti li altri non sono privati
non si possano avere tutti da uno, se tutti li altri non sono privati
d'essi? E però ben dice Boezio nel secondo libro de la Filosofica
d’essi? E però ben dice Boezio nel secondo libro de la Filosofica
Consolazione: 0 angustas, inopesque divitias, quas nec habere tolas
Consolazione: ''O angustas, inopesque divitias, quas nec habere totas pluribus licet, et ad quemlibet sine ceterorum paupertate non veniunt''−; e lo invidioso àe sì posto l’affetto ai beni temporali, che tutti li vorrebbe per sè e che ogni uno ne fusse privato, acciò che li avesse
tutti elli. Quanto è mellio dunqua a ponere lo cuore al Sommo Bene,
pluribus licet, et ad quemlibet sine ceterorum paupertate non veniunt-
lo quale da ogni uno si può avere tutto, e non è mistieri che nessuno ne sia vietato, anco ogni uno vi può esser consorte et averlo
e lo invidioso àe sì posto l’affetto ai beni temporali, che tutti li vor¬
tutto! ''Questi è Ranier''; ora manifesta a Dante chi è lo compagno,
rebbe per sè e che ogni uno ne fusse privato, acciò che li avesse
dicendo che è messere Ranieri Calvoli da Furlì, ''questo è ’l pregio e l’onore De la casa dei Calvoli'': imperò che tutti per lui sono onorati
tutti elli. Quanto è mellio dunqua a ponere lo cuore al Sommo Bene
quel del casato suo, ''ove''; cioè ne la qual casa, ''nullo Fatto s’è erede poi del suo valore''; cioè niuno dei suoi descendenti àe usato lo suo valore.
lo quale da ogni uno si può avere tutto, e non è mistieri che nessu¬

no ne sia vietato, anco ogni uno vi può esser consorte et averlo
C. XIV — ''v''. 91-102. In questi quattro ternari lo nostro autore
tutto! Questi è Ranier; ora manifesta a Dante chi è lo compagno,
dicendo che è messere Ranieri Calvoli da Furlì, questo è 7 pregio e
finge che messere Guido seguitasse la sua querela generalmente de
lo stralignamento fatto dai gentili omini di Romagna, e però dice:
l'onore De la casa dei Calvoli: imperò che tutti per lui sono onorati
''E non pur lo suo sangue''; cioè di messere Ranieri detto di sopra, ''è fatto brullo''; cioè privato e vano in fra questi termini, in fra’ quali è
quel del casato suo, ove; cioè ne la qual casa, nullo Fatto s’è erede
posta Romagna; cioè ''Tra ’l Po''; cioè quil fiume di Lombardia, che
poi del suo valore; cioè niuno dei suoi descendenti àe usato lo suo
viene a Romagna di ver settentrione, ''e ’l monte''; cioè lo monte Appennino che li viene di verso mezzo di’, ''e la marina''; cioè del mare
valore.
Adriaco che li viene a Romagna di verso oriente, ''e il Reno''; che è
C. XIV — v. 91-102. In questi quattro ternari lo nostro autore
fìnge che messere Guido seguitasse la sua querela generalmente de
Jo stralignamento fatto dai gentili omini di Romagna, e però dice:
E non pur lo suo sangue; cioè di messere Ranieri detto di sopra, è
fatto brullo; cioè privato e vano in fra questi termini, in fra’ quali è
posta Romagna; cioè Tra 7 Po; cioè quii fiume di Lombardia, che
viene a Romagna di ver settentrione, e 7 monte; cioè lo monte Ap¬
pennino che li viene di verso mezzo di’, e la marina; cioè del mare
Adriaco che li viene a Romagna di verso oriente, e il Reno; che è
uno fiume che esce di monti di Pistoia et è picculo, e solea passare
uno fiume che esce di monti di Pistoia et è picculo, e solea passare
Io detto fiume di lunge da Bologna parecchie millia tra Bologna e
lo detto fiume di lunge da Bologna parecchie millia tra Bologna e
Modona, poscia fu fatto venire a Bologna; e per questo denota l’au¬
Modona, poscia fu fatto venire a Bologna; e per questo denota l’autore che Bologna sia in Romagna, perchè solea correre di sotto a
tore che Bologna sia in Romagna, perchè solea correre di sotto a
Bologna di verso l’occidente: è un altro grande fiume che si chiama
Bologna di verso l’occidente: è un altro grande fiume che si chiama
anco Reno, lo quale esce d’uno monte col Rodano (*), e ’l Rodano va
anco Reno, lo quale esce d’uno monte col Rodano <ref>C. M. col Rodano e d’ una fonte, e ’l Rodano</ref>, e ’l Rodano va
per la Provensa, e ’l Reno divide la Germania de la Francia, e di que¬
per la Provensa, e ’l Reno divide la Germania de la Francia, e di questo non intese ora lo nostro autore. ''Del ben richiesto al vero et al trastullo''; cioè al bene onesto et al bene dilettivile: imperò che ’l Filosofo distingue lo bene in tre specie; cioè l’onesto, utile e dilettevile:
lo bene richiesto al vero è lo bene onesto e l’utile; lo bene richiesto
sto non intese ora lo nostro autore. Del ben richiesto al vero et al
trastullo; cioè al bene onesto et al bene dilettivile: imperò che ’l Filo¬
al trastullo è lo bene dilettevile. ''Chè dentro a questi termini'': cioè
che ditti sono di sopra è Romagna, ''è ripieno Di velenosi sterpi''; cioè
sofo distingue lo bene in tre specie; cioè l’onesto, utile e dilettevile:
lo bene richiesto al vero è lo bene onesto e l’utile; lo bene richiesto
al trastullo è lo bene dilettevile. Chè dentro a questi termini: cioè
che ditti sono di sopra è Romagna, è ripieno Di velenosi sterpi; cioè
di tronconi d’arbori secchi e di spine, che sono velenose quando
di tronconi d’arbori secchi e di spine, che sono velenose quando
(*)
(*) C. M. col Rodano c d’una fonte, e ’l R

Versione delle 16:15, 20 giu 2014

   332 p u r g a t o r i o   xiv. [v. 91-102]

pena, qual tu vedi, mieto; cioè ricollio; unde pone questa esclamazione: O gente umana, perchè poni ’l core; cioè perchè poni l’affetto Dov’è mistier di consorte divieto; cioè di questi beni temporali, che non si possano avere tutti da uno, se tutti li altri non sono privati d’essi? E però ben dice Boezio nel secondo libro de la Filosofica Consolazione: O angustas, inopesque divitias, quas nec habere totas pluribus licet, et ad quemlibet sine ceterorum paupertate non veniunt−; e lo invidioso àe sì posto l’affetto ai beni temporali, che tutti li vorrebbe per sè e che ogni uno ne fusse privato, acciò che li avesse tutti elli. Quanto è mellio dunqua a ponere lo cuore al Sommo Bene, lo quale da ogni uno si può avere tutto, e non è mistieri che nessuno ne sia vietato, anco ogni uno vi può esser consorte et averlo tutto! Questi è Ranier; ora manifesta a Dante chi è lo compagno, dicendo che è messere Ranieri Calvoli da Furlì, questo è ’l pregio e l’onore De la casa dei Calvoli: imperò che tutti per lui sono onorati quel del casato suo, ove; cioè ne la qual casa, nullo Fatto s’è erede poi del suo valore; cioè niuno dei suoi descendenti àe usato lo suo valore.

C. XIV — v. 91-102. In questi quattro ternari lo nostro autore finge che messere Guido seguitasse la sua querela generalmente de lo stralignamento fatto dai gentili omini di Romagna, e però dice: E non pur lo suo sangue; cioè di messere Ranieri detto di sopra, è fatto brullo; cioè privato e vano in fra questi termini, in fra’ quali è posta Romagna; cioè Tra ’l Po; cioè quil fiume di Lombardia, che viene a Romagna di ver settentrione, e ’l monte; cioè lo monte Appennino che li viene di verso mezzo di’, e la marina; cioè del mare Adriaco che li viene a Romagna di verso oriente, e il Reno; che è uno fiume che esce di monti di Pistoia et è picculo, e solea passare lo detto fiume di lunge da Bologna parecchie millia tra Bologna e Modona, poscia fu fatto venire a Bologna; e per questo denota l’autore che Bologna sia in Romagna, perchè solea correre di sotto a Bologna di verso l’occidente: è un altro grande fiume che si chiama anco Reno, lo quale esce d’uno monte col Rodano 1, e ’l Rodano va per la Provensa, e ’l Reno divide la Germania de la Francia, e di questo non intese ora lo nostro autore. Del ben richiesto al vero et al trastullo; cioè al bene onesto et al bene dilettivile: imperò che ’l Filosofo distingue lo bene in tre specie; cioè l’onesto, utile e dilettevile: lo bene richiesto al vero è lo bene onesto e l’utile; lo bene richiesto al trastullo è lo bene dilettevile. Chè dentro a questi termini: cioè che ditti sono di sopra è Romagna, è ripieno Di velenosi sterpi; cioè di tronconi d’arbori secchi e di spine, che sono velenose quando (*)

  1. C. M. col Rodano e d’ una fonte, e ’l Rodano