Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/537: differenze tra le versioni

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Converrà che io mi fermi alquanto sui minuti di questo Governatore, per ben constatare un fatto rilevante e tale da iniziare per sé stesso una vera consuetudine nella monetazione genovese, la quale potrebbe esser fonte di altre e nuove considerazioni in avvenire. Nella ''Annot. XII'' io pubblicai i primi minuti dell’Agostino, in numero di quattro, colle sigle {{Sc|fs, mp}}, ed {{Sc|no}}. In seguito, ebbi nuove varianti di conio che in parte ho segnato nelle Tavole descrittive delle Monete genovesi, ora in corso di stampa.
Converrà che io mi fermi alquanto sui minuti di questo Governatore, per ben constatare un fatto rilevante e tale da iniziare per sé stesso una vera consuetudine nella monetazione genovese, la quale potrebbe esser fonte di altre e nuove considerazioni in avvenire. Nella ''Annot. XII'' io pubblicai i primi minuti dell’Agostino, in numero di quattro, colle sigle {{Sc|fs, mp}}, ed {{Sc|no}}. In seguito, ebbi nuove varianti di conio che in parte ho segnato nelle Tavole descrittive delle Monete genovesi, ora in corso di stampa.


Ora finalmente, con quest’ultima aggiunta, mi trovo ad avere dieci e più minuti, tutti differenti o per conio, o per ornamenti, o per la leggenda, con tutte le sigle di zecca che sono segnate sulle monete di oro e di argento dei duchi G. Galeazzo e Ludovico, e qualcuna in più. Questa ricchezza di varianti e questa compiuta serie di zecchieri, confermano pienamente, a mio credere, la induzione espressa nella{{SAL|537|3|Carlomorino}}
Ora finalmente, con quest’ultima aggiunta, mi trovo ad avere dieci e più minuti, tutti differenti o per conio, o per ornamenti, o per la leggenda, con tutte le sigle di zecca che sono segnate sulle monete di oro e di argento dei duchi G. Galeazzo e Ludovico, e qualcuna in più. Questa ricchezza di varianti e questa compiuta serie di zecchieri, confermano pienamente, a mio credere, la induzione espressa nella

Versione delle 20:03, 13 ago 2014

510 giuseppe ruggero

I tre minuti che vengono in seguito sono del Governatore Agostino Adorno. I primi due, eguali nella leggenda a quelli descrìtti e disegnati nella XII Annotazione ne differiscono tuttavia per le sigle degli zecchieri; nel N. 3 le iniziali mp sebbene conosciute (Manfredo Promontorio), si presentano isolate e non in nesso come ordinariamente siamo abituati a vederle nella maggior parte delle monete di quei tempi; ed il Num. 4 ci presenta due nuove iniziali fg che non conoscevamo prima d’ora, le quali devono indicare, a quanto pare, un Francesco de Guirardi, che troviamo nuovamente soprastante più tardi cioè nel 1500. L’ultimo, il Num. 5, è importante perchè unico fino ad ora tra quelli dell’Agostino, il quale invece della solita leggenda av. ag. ci presenti quella più chiara e compiuta, av . a . gv . i . (Vedi Fig. 1).

Converrà che io mi fermi alquanto sui minuti di questo Governatore, per ben constatare un fatto rilevante e tale da iniziare per sé stesso una vera consuetudine nella monetazione genovese, la quale potrebbe esser fonte di altre e nuove considerazioni in avvenire. Nella Annot. XII io pubblicai i primi minuti dell’Agostino, in numero di quattro, colle sigle fs, mp, ed no. In seguito, ebbi nuove varianti di conio che in parte ho segnato nelle Tavole descrittive delle Monete genovesi, ora in corso di stampa.

Ora finalmente, con quest’ultima aggiunta, mi trovo ad avere dieci e più minuti, tutti differenti o per conio, o per ornamenti, o per la leggenda, con tutte le sigle di zecca che sono segnate sulle monete di oro e di argento dei duchi G. Galeazzo e Ludovico, e qualcuna in più. Questa ricchezza di varianti e questa compiuta serie di zecchieri, confermano pienamente, a mio credere, la induzione espressa nella