Pagina:Storia delle arti del disegno.djvu/263: differenze tra le versioni

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Versione delle 00:46, 2 dic 2014


presso gli Egizj, i Fenicj, e i Persi. 153

siste il più sublime dell’arte, cioè il disegno del nudo; e per conseguenza ne’ panneggiamenti delle loro figure non istudiavansi punto d’indicare e seguire i contorni del nudo, siccome in seguito fecero i Greci, ma purché rappresentar potessero una figura vestita, loro bastava.

[... della maniera di vestire...] §. 15 Probabilmente il vestire de’ Persi non sarà stato molto diverso da quello degli altri popoli orientali, i quali portavano una sottoveste o tunica e, come a dire, camicia di lino, e sovra essa una veste di lana, sulla quale allacciavansi un manto bianconota, amando principalmente di portare abiti a fiorinota. La veste de’ Persi tagliata a quattro angolinota doveva esser simile alla così detta veste quadrangolare delle donne greche, ed aveva, al dire di Strabonenota, lunghe fino alle dita le maniche, nelle quali nascondevano le maninota. Siccome i Persi non portavano di que’ manti o pallii, che per la loro ampiezza in più maniere adattar si potessero, perciò nelle loro statue sempre si scorge certa uniformità, per cui sembrano tutte effigiate sullo stesso modello; e le figure incise sulle gemme in ciò somigliano a quelle che trovansi fra le ruine delle fabbriche loro. Nulla dir si può in particolare della veste femminile de’ Persi, non essendoci, ch’io sappia, pervenuto nessun antico lor monumento con figure muliebrinota. La loro veste virile è sovente 1 2 3 4 5

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Tom. I. V messa
  1. Herod. lib. 1. cap. 195. pag. 93. [Parla dei Babilonesi. Dei Persiani scrive lib. 1. c. 71. pag. 32., che ai tempi di Ciro, e finchè non soggiogarono i Lidi, andavano vestiti di pelli. Dopo questo, e al tempo di Serse, quando erano immersi nel più gran lusso portavano vesta, e la sopravesta di diversi colori, l. 9. cap. 80. e 82. pag. 728. seg., e intessuta. d’oro, o con bianche striscie fu di un fondo di porpora. Vedi Brissonio De Regno Pers. lib. iI. §. CLXXXVI. segg., Lens Le Costume, ou essai sur les habillem. ec. lib. iiI. chap. VII. pag. 190. e segg. plan. 29.
  2. Sext. Emp. Pyrrh. hyp. lib. 1. cap. 14. §. ult. pag. 30., [o con varie forme d’animali intessuti, come abbiamo da Filostrato /mi!|’/n. . lib. 2. cap. ^z. in Themìfl. oper. Tom. il. pag.S;6.,Voik Onom. lìb.7. cap.i ^.t e. da Q. Curzio parlando della vefte di Dario //j. ^. cav. ^. %. iS.
  3. Dion. Halic. lA. ^. cap. 61. pag. 187. //;:. ^6.
  4. lib. 1 j. pag. io6j.
  5. Xenoph. HiJl.gr. lib.i. e. 6.p.4.}4- ".
  6. Portavano almeno due vesti, come si può arguire dal racconto di Diodoro lib. 17. §. 35. pag. 186. Tom. iI. Nei monumenti di Persepoli presso le Bruyn Voyage en Perse Tom. iI. pag. 169. si vede una figura di donna vsttira d’una tunica colle maniche, e con una mano tiene l’orlo d’un panno, o velo, che sia. Forse quella è la tunica di porpora