Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/461: differenze tra le versioni
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parte sono al piano, e buon tratto del paese gode di dolce umidità e di pascoli: per tutte le quali cose gli abitanti sarebbero stati felicissimi, se il paese non fosse stato aperto ai Barbari, giacchè per la estensione all’intorno di quaranta miglia manca di castelli, o d’altra difesa qualunque. Giustiniano per tanto edificò alla foce del fiume Recchio, e sul lido marittimo un castello: opera nuova e fortissima, che chiamò Artemisio.
L’istituto nostro vuole che enumeriamo tutte le fortezze, che il medesimo Imperadore costrusse in quella parte d’Europa. Ma se facessimo ciò presso uomini di qui lontani, e posti sotto altro impero, ove non avessimo testimoni, incredibile e pienamente favolosa parrebbe tanta quantità di opere. Ma noi possiam veder tutto da vicino; e molti nati de’ paesi ove esse sono state fatte, vivono con noi, e ne fanno fede. Fondati adunque sulla verità possiam tessere un catalogo de’ luoghi forti, che nelle provincie or nominate Giustiniano Augusto o ristaurò essendo rovinati, o innalzò di pianta. E noi li esporremo in catalogo, affine di evitare la confusione, che diversamente facendo potrebbe nascere.