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<div style="font-family:Georgia,Times New Roman,Times,serif; text-align:justify">Nella città di P...., nel Kentucky, al tramontare di una fredda giornata di febbraio, due gentlemen protraevan l’ora col bicchiere alla mano in una sala da pranzo splendidamente arredata; allontanato ogni servo, seduti l’un presso l’altro, parea discutessero con gran calore un qualche affare importante. |
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<p>Abbiam detto, per convenienza, due ''gentlemen''; ma uno di essi, osservato attentamente, non dimostrava di appartenere a questa classe. Piccolo, tozzo, di lineamenti grossolani, vulgari, affettava quel piglio borioso che è tutto proprio di uomo plebeo, il quale ambisce farsi innanzi nel mondo sociale. Era molto ben in arnese; portava un corpetto di gala screziato, una cravata azzurra, tempestata di punti gialli, composta con un nodo colossale, in armonia perfetta col complesso della persona. Le sue mani, larghe e tozze, splendean di anelli; una massiccia catena d’oro, che finiva in gran volume di ciondoli d’ogni colore, e che egli, nel calore del discorso, solea agitar per vezzo, con evidente soddisfazione, gli pendeva da un orologio d’oro. Il suo parlare, non troppo scrupoloso della grammatica di Murray, si condia tratto tratto di espressioni tali, che, per quanto amiamo esser veridici, non ci indurremo a trascrivere.</div> |
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== 8 gennaio == |
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25 dicembre
Tre croci di Federigo Tozzi (1920)
— Niccolò! Déstati!
Quegli fece una specie di grugnito, bestemmiò, si tirò più giù la tesa del cappello; e richiuse gli occhi. Stava accoccolato su una sedia, con le mani in tasca dei calzoni e la testa appoggiata a uno scaffale della libreria; vicino a una cassapanca antica, che tenevano lì in mostra per i forestieri, tutta ingombra di vasi, di piatti e di pitture.
— Ohé! Non ti vergogni a dormire! È tutta la mattina! Fai rabbia!
Niccolò, allora, si sdrusciò forte le labbra e aprì gli occhi guardando il fratello.
— Ma che vuoi? Io, fino all’ora di mangiare, dormo!
— Volevo dirti che io devo andare alla banca! Stamani, c’è un rinnovo.
Niccolò fece una sbuffata e rispose:
— Vai! C’era bisogno di destarmi?
— Alla bottega chi ci bada?
— A quest’ora, non viene nessun imbecille a comprare i libri! Vai! Ci bado io!1 gennaio
La capanna dello zio Tom di Harriet Beecher Stowe (1853), traduzione dall'inglese di Anonimo (1871)
Abbiam detto, per convenienza, due gentlemen; ma uno di essi, osservato attentamente, non dimostrava di appartenere a questa classe. Piccolo, tozzo, di lineamenti grossolani, vulgari, affettava quel piglio borioso che è tutto proprio di uomo plebeo, il quale ambisce farsi innanzi nel mondo sociale. Era molto ben in arnese; portava un corpetto di gala screziato, una cravata azzurra, tempestata di punti gialli, composta con un nodo colossale, in armonia perfetta col complesso della persona. Le sue mani, larghe e tozze, splendean di anelli; una massiccia catena d’oro, che finiva in gran volume di ciondoli d’ogni colore, e che egli, nel calore del discorso, solea agitar per vezzo, con evidente soddisfazione, gli pendeva da un orologio d’oro. Il suo parlare, non troppo scrupoloso della grammatica di Murray, si condia tratto tratto di espressioni tali, che, per quanto amiamo esser veridici, non ci indurremo a trascrivere.
8 gennaio
L'arte distillatoria di Pietro Andrea Mattioli (1681)
15 gennaio
Manifesto del Governo della Repubblica di San Marco di Daniele Manin (1848)
22 gennaio
Sopra le vie del nuovo impero di Enrico Corradini (1912)
29 gennaio
Mirtilla di Isabella Andreini (1602)
5 febbraio
Le colpe altrui di Grazia Deledda (1920)
12 febbraio
Per le vie di Giovanni Verga (1883)
19 febbraio
Rime di Bianca Laura Saibante (1834)
26 febbraio
Leonardo da Vinci di Carlo De Blasis (1872)
5 marzo
Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria (1780)
12 marzo
19 marzo
Eva di Giovanni Verga (1873)
26 marzo
Il marito di Elena di Giovanni Verga (1914)
2 aprile
9 aprile
Pensieri di Iginio Ugo Tarchetti (1869)
16 aprile
Che cosa hanno fatto i deputati dei vari partiti di Cesare Battisti (1911)
23 aprile
Con gli occhi chiusi di Federigo Tozzi (1919)
30 aprile
Il Trentino italiano di Cesare Battisti (1915)
7 maggio
La giornada del lócch di Antonio Curti (1916)
14 maggio
Milanin Milanon di Emilio De Marchi (1902)
21 maggio
Ordini e istruzioni per gli esposti del R. Spedale di S. Maria degl'Innocenti di Firenze
28 maggio
La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923)
4 giugno
Facezie di Poggio Bracciolini (1438-1452), traduzione dal latino di Anonimo (1884)
11 giugno
Fontana nettuniana avanti l'anno 1872 di Romedio Callicioli (1885)
18 giugno
L'avvenire!? di Edward Bellamy (1888), traduzione dall'inglese di Anonimo (1891)
25 giugno
Dal tuo al mio di Giovanni Verga (1906)
2 luglio
Dracula di Bram Stoker (1897), traduzione dall'inglese di Angelo Nessi (1922)
9 luglio
Il vampiro di John Polidori (1819), traduzione dall'inglese di Anonimo (1831)