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del l’secolo a. C. E d’altra parte la costruzione di una nuova città fatta dai Cartaginesi sul sito delle antiche terme<ref>Accenno alla fondazione di Thermae, fatta per opera dei Cartaginesi dopo la distruzione d’Imera nel 407 a. C.</ref>, è un atto di rivendicazione di un suolo considerato fenicio, dopo la distruzione di quella che lo aveva loro sottratto.
del V secolo a. C. E d’altra parte la costruzione di una nuova città fatta dai Cartaginesi sul sito delle antiche terme<ref>Accenno alla fondazione di Thermae, fatta per opera dei Cartaginesi dopo la distruzione d’Imera nel 407 a. C.</ref>, è un atto di rivendicazione di un suolo considerato fenicio, dopo la distruzione di quella che lo aveva loro sottratto.


A questi motivi altri se ne aggiunsero che fecero determinare i nuovi coloni ad avanzarsi fino alla ''solitaria'' Imera. Secondo la narrazione di {{AutoreCitato|Tucidide|Tucidide}}<ref>V. nota 4.</ref>, i fondatori di essa erano abitanti della metropoli Zancle, la Calcide euboica, e i loro compagni erano in gran parte Calcidesi. Ma un altro elemento era misto ad essi; la lotta civile era già scoppiata in Siracusa, e sembra che un’intera ''gens'' stesse in esilio. Cotesti dorici senza tetto si unirono ai Calcidesi di Zancle nella nuova stazione.
A questi motivi altri se ne aggiunsero che fecero determinare i nuovi coloni ad avanzarsi fino alla ''solitaria'' Imera. Secondo la narrazione di {{AutoreCitato|Tucidide|Tucidide}}<ref>V. nota 4.</ref>, i fondatori di essa erano abitanti della metropoli Zancle, la Calcide euboica, e i loro compagni erano in gran parte Calcidesi. Ma un altro elemento era misto ad essi; la lotta civile era già scoppiata in Siracusa, e sembra che un’intera ''gens'' stesse in esilio. Cotesti dorici senza tetto si unirono ai Calcidesi di Zancle nella nuova stazione.

Versione delle 15:19, 9 feb 2017

20 ettore gabrici

del V secolo a. C. E d’altra parte la costruzione di una nuova città fatta dai Cartaginesi sul sito delle antiche terme1, è un atto di rivendicazione di un suolo considerato fenicio, dopo la distruzione di quella che lo aveva loro sottratto.

A questi motivi altri se ne aggiunsero che fecero determinare i nuovi coloni ad avanzarsi fino alla solitaria Imera. Secondo la narrazione di Tucidide2, i fondatori di essa erano abitanti della metropoli Zancle, la Calcide euboica, e i loro compagni erano in gran parte Calcidesi. Ma un altro elemento era misto ad essi; la lotta civile era già scoppiata in Siracusa, e sembra che un’intera gens stesse in esilio. Cotesti dorici senza tetto si unirono ai Calcidesi di Zancle nella nuova stazione.

Secondo Strabone3, i coloni di Imera sarebbero Zanclei di Myle. È possibile dunque che i Siracusani esiliati fossero i primi a fermarsi in Myle, sotto la protezione di Zancle, che dessero al luogo l’eponimo della stessa razza, che fossero i promotori e partecipassero alla nuova colonia di Imera, ove non sarebbero più esuli protetti, ma cittadini di un centro nuovo ed indipendente4.

Aggiungevasi a tutto questo la posizione speciale del luogo, atto a far prosperare una colonia greca, e di tal natura che ai nuovi coloni offriva un luogo di ancoraggio alla foce del fiume e un altipiano fortificato naturalmente quasi d’ognintorno, separato dal mare per una pianura larga non più d’un miglio5.

  1. Accenno alla fondazione di Thermae, fatta per opera dei Cartaginesi dopo la distruzione d’Imera nel 407 a. C.
  2. V. nota 4.
  3. Strab., VI, 272.
  4. Freeman, Op. c., I, p. 411 e seg.
  5. Francesco di Giovanni pubblicò una diecina di anni addietro una sua memoria intitolata La topografia dell’antica Imera, nella quale