Pagina:Delle biblioteche circolanti nei comuni rurali per Vincenzo Garelli.djvu/13: differenze tra le versioni

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La istituzione delle Biblioteche circolanti è una determinazione d’un’idea vaga, od il corollario d’un principio che non può essere revocato in dubbio, cioè quello della • necessità dell’educazione popolare. Eccone infatti evidentissima la sua genealogia logica, la quale consiste nella serie ordinata de’ mezzi che mirano al fine di procacciare
La istituzione delle Biblioteche circolanti è una determinazione d’un’idea vaga, od il corollario d’un principio che non può essere revocato in dubbio, cioè quello della • necessità dell’educazione popolare. Eccone infatti evidentissima la sua genealogia logica, la quale consiste nella serie ordinata de’ mezzi che mirano al fine di procacciare
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Versione delle 21:50, 29 mag 2017


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DELLE BIBLIOTECHE POPOLARI


I.

(Fra i temi che si avevano a discutere davanti il Congresso Pedagogico raccolto in Torino, si aveva il seguente: Delle Biblioteche popolasi, del modo di promuoverle ed adattarle ai bisogni locali e dei loro regolamenti.

La Direzione della Società Pedagogica elegeva a relatore intorno a questo tema il professore Vincenzo Garelli, il quale nella l’tornata del Congresso stesso presentava la seguente relazione, le cui conclusioni, discusse in due successive tornate, furono approvate dal Congresso a grandissima maggioranza di suffragi).




Illustri Signori e Colleghi carissimi,

La istituzione delle Biblioteche circolanti è una determinazione d’un’idea vaga, od il corollario d’un principio che non può essere revocato in dubbio, cioè quello della • necessità dell’educazione popolare. Eccone infatti evidentissima la sua genealogia logica, la quale consiste nella serie ordinata de’ mezzi che mirano al fine di procacciare