Pagina:Polidori - Il Vampiro, Mattiuzzi, 1831.djvu/13: differenze tra le versioni

Da Wikisource.
Giaccai (discussione | contributi)
fix
 
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 26: Riga 26:




{{Type|f=250%|F}}ra i sollazzi e le avventure che si succedettero in un’invernata di Londra fu ammirato ne’ crocchi più brillanti e distinti di quella metropoli un gentiluomo riguardevole, più per le singolarità del suo carattere che per 1’altezza de’ suoi natali. Ei contemplava le gioje de’ suoi simili, come se gli fosse interdetto di partecipare a verun terrestre diletto, e allorché 1’amabil sorriso delle belle sembrava fissare la sua attenzione, un suo sguardo bastava a farlo svanire spargendo il terrore in quegl’animi frivoli e spensierati. Coloro che provavano questa sensazione di terrore non potevano riuscire ad indovinarne la cagione: alcuni 1’attribuivano
{{Type|f=250%|F}}ra i sollazzi e le avventure che si succedettero in un’invernata di Londra fu ammirato ne’ crocchi più brillanti e distinti di quella metropoli un gentiluomo riguardevole, più per le singolarità del suo carattere che per l’altezza de’ suoi natali. Ei contemplava le gioje de’ suoi simili, come se gli fosse interdetto di partecipare a verun terrestre diletto, e allorché l’amabil sorriso delle belle sembrava fissare la sua attenzione, un suo sguardo bastava a farlo svanire spargendo il terrore in quegl’animi frivoli e spensierati. Coloro che provavano questa sensazione di terrore non potevano riuscire ad indovinarne la cagione: alcuni l’attribuivano

Versione attuale delle 14:24, 5 giu 2017


9





IL VAMPIRO




Fra i sollazzi e le avventure che si succedettero in un’invernata di Londra fu ammirato ne’ crocchi più brillanti e distinti di quella metropoli un gentiluomo riguardevole, più per le singolarità del suo carattere che per l’altezza de’ suoi natali. Ei contemplava le gioje de’ suoi simili, come se gli fosse interdetto di partecipare a verun terrestre diletto, e allorché l’amabil sorriso delle belle sembrava fissare la sua attenzione, un suo sguardo bastava a farlo svanire spargendo il terrore in quegl’animi frivoli e spensierati. Coloro che provavano questa sensazione di terrore non potevano riuscire ad indovinarne la cagione: alcuni l’attribuivano