Pagina:Polidori - Il Vampiro, Mattiuzzi, 1831.djvu/13: differenze tra le versioni
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{{Type|f=250%|F}}ra i sollazzi e le avventure che si succedettero in un’invernata di Londra fu ammirato ne’ crocchi più brillanti e distinti di quella metropoli un gentiluomo riguardevole, più per le singolarità del suo carattere che per l’altezza de’ suoi natali. Ei contemplava le gioje de’ suoi simili, come se gli fosse interdetto di partecipare a verun terrestre diletto, e allorché l’amabil sorriso delle belle sembrava fissare la sua attenzione, un suo sguardo bastava a farlo svanire spargendo il terrore in quegl’animi frivoli e spensierati. Coloro che provavano questa sensazione di terrore non potevano riuscire ad indovinarne la cagione: alcuni l’attribuivano |
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IL VAMPIRO
Fra i sollazzi e le avventure che si succedettero in un’invernata di Londra fu ammirato ne’ crocchi più brillanti e distinti di quella metropoli un gentiluomo riguardevole, più per le singolarità del suo carattere che per l’altezza de’ suoi natali. Ei contemplava le gioje de’ suoi simili, come se gli fosse interdetto di partecipare a verun terrestre diletto, e allorché l’amabil sorriso delle belle sembrava fissare la sua attenzione, un suo sguardo bastava a farlo svanire spargendo il terrore in quegl’animi frivoli e spensierati. Coloro che provavano questa sensazione di terrore non potevano riuscire ad indovinarne la cagione: alcuni l’attribuivano