Guida della montagna pistoiese/Idrografia: differenze tra le versioni

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Idrografia

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Orografia Fiumi

[p. 18 modifica]sempre il carattere geologico dell’Appennino onde deriva, tranne presso Serravalle ove si mostrano i carbonati calcari, e le copiose sorgive come nei monti della catena metallifera. Forse ciò è dovuto al prossimo poggio di Monsummano, che a guisa di cono sorge nella pianura accanto alla Nievole. Esso ha la struttura della catena metallifera, e nel suo interno si scoperse già una grotta bellissima per le stalattiti e stallamiti che incrostano i massi formanti la volta e le pareti, e che ne adornano il pavimento, e varii laghetti, con una temperatura calda dai 22 ai 29 gradi Reaumur.

Oltre la massa principale appenninica, ed i colli di Serravalle e Montalbano, cui può dirsi frammesso con diverso sorgimento il poggio di Monsummano, non restano a citarsi che le piccole colline delle Cerbaie, che dividono il padule di Fucecchio da quello di Bientina, ora asciugato. Resultano esse dal sollevamento di un terreno d’antica alluvione, composto di sassi e ghiaie tenacemente cementate: hanno origine presso Altopascio e terminano sulla destra dell’Arno, in faccia a Pontedera, con la scogliera del Bufalo. Questi colli non si congiungono per modo alcuno alle ultime colline addossate all’Appennino, ma, come il prossimo monte Pisano, sono affatto isolate.


Idrografia. — Quantunque tutto il gruppo di montagne posto a tramontana debba geologicamente considerarsi come faciente parte del sistema appenninico, importa idrograficamente osservare la criniera [p. 19 modifica] che divide l’acqua fra i due mari Mediterraneo e Adriatico con un andamento singolare.

Essa muove a levante da Montepiano, e spingendosi verso mezzodì, viene al di qua di Lugomano, da dove andando da levante a ponente giunge per la Badia a Taona alla Collina. Da questa s’interna verso tramontana fino a Pracchia, e torna subito a spingersi verso le Piastre e Prunetta, che costituiscono il punto più meridionale di quella criniera. Da Prunetta retrocede verso tramontana, passando per l’Oppio, fino al Corno alle Scale, all’Abetone e al Libraperto, da dove poi esce a ponente dal territorio. Queste inflessioni dell’acquapende fanno sì che, mentre la divisione delle acque tra i due mari avviene sulla catena settentrionale fino al Corno alle Scale, passa poi sulla catena meridionale, mediante il suo spostamento, dal Corno alle Scale a Prunetta, e prosegue da questa parte fino a Montepiano.

Tali sono le inflessioni della catena appenninica che determinano la disposizione delle valli montane, che è come appresso.

La Valle del Bisenzio raccoglie sul versante meridionale tutte le acque da Montepiano al di sopra di Lugomano, mentre sul versante settentrionale si formano le valli della Setta, e della grande Limentra. Quindi da Lugomano alla Collina si formano a mezzogiorno le valli secondarie della Bure e della Brana tributarie dell’Ombrone, ed a settentrione la piccola Limentra che, come la Setta e la grande Limentra, ha la sua foce in Reno. Dalla Collina a [p. 20 modifica] Prunetta si determina a mezzogiorno il bacino dell’Ombrone, ed a settentrione quello del Reno, che retrocede fino all’Oppio ed a Mandromini.

Da Prunetta e dall’Oppio andando verso ponente, il territorio non ha più acque che versino nell’Adriatico: perchè l’acquapende dell’Appennino essendo sulla catena settentrionale, restano comprese tra quelle e la catena parallela ad essa verso mezzogiorno, formando la valle della Lima, nella quale versano il Limestre, la Liesina, ed altri torrenti montani. La Lima poi mette foce in Serchio sopra i Bagni di Lucca. A mezzogiorno hanno origine la Nievole, la Borra, il Salsero, e le due Pescie, che tutte si scaricano nel Padule di Fucecchio: quello che già era di Bientina, non riceveva che piccoli rii, e non di questo territorio. A levante poi di Serravalle tutte le acque della montagna, e del piano sono ricevute dal Bisenzio e dall’Ombrone, che il Montalbano costringe a volgere all’insù, nè possono metter foce nell’Arno che sopra la Golfolina. A ponente di Serravalle tutte le acque si raccolgono nel padule di Fucecchio, che essendo diviso dal territorio di Bientina mediante i Colli delle Cerbaie, non ha altro emissario che l’Usciana o Gusciana che mette foce in Arno al di sopra di Pontedera. Gli scoli della pianura a levante sono poco felici, avvegnachè l’Ombrone ed il Bisenzio non li ricevano che molto in basso; ma ben più triste è la condizione della pianura a ponente (la Valdinievole) ove la fiumana minaccia sempre di estendersi.