Pagina:Cenni storico-bibliografici della R. Biblioteca nazionale di Firenze.djvu/13: differenze tra le versioni

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nenti più specialmente la storia, il diritto pubblico, l’economia politica* e la filosofia.

Quello peraltro, che costituì la biblioteca Magliabechiana una tra le più importanti del Regno fu l’unione ad essa della biblioteca Palatina, che fu compiuta nell’ottobre del 1866:

ciò che portò alla necessità di toglierle il nome che’ avea dal suo fondatore, per cui facevasi cosa municipale, e di classarla fra le nazionali del Regno.

Dicemmo sopra come Pietro Leopoldo , donando nel 1771 alla Magliabechiana la libreria Mediceo-lotaringio-palatina, se ne riservasse una piccola parte che continuò ad essere nella reggia. Il granduca Ferdinando III si propose di ricostituirla, e cominciò a raccogliere libri durante il suo esilio a Salisburgo:

tornato in Toscana, con munificenza veramente regale , attese ad accrescerla e l’arricchì colla celebre collezione Poggiali ; cosicché alla sua morte componevasi già di oltre 40mila volumi. Il suo figlio e successore-, Leopoldo II, spese pure ingenti somme per farla più ricca e pregevole: comperò molti libri rarissimi e