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== 25 marzo ==
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{{Testo|Eros (Verga)|Eros}}

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<div style="font-family:Georgia,Times New Roman,Times,serif; text-align:justify">Verso le quattro di una fra le ultime notti del carnevale, la marchesa Alberti, seduta dinanzi allo specchio, e alquanto pallida, stava guardandosi con occhi stanchi e distratti, mentre la cameriera le acconciava i capelli per la notte.

— Che rumore è cotesto? domandò dopo un lungo silenzio.

— La carrozza del signor marchese.

— Così presto! mormorò essa soffocando uno sbadiglio. La cameriera era per chiudere l’uscio del salottino che metteva nelle stanze del marchese, allorchè entrò bruscamente un uomo in abito da maschera, col passo malfermo, e la fronte altera.

— Cecilia dorme? domandò senza fermarsi.

— L’ho lasciata or ora, signor marchese: rispose la cameriera mal dissimulando la sorpresa.

— Domandatele se può accordarmi cinque minuti.</div>

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== 1 aprile ==
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{{Testo|Considerazioni sui diritti delle donne}}

<div style="font-family:Georgia,Times New Roman,Times,serif; text-align:justify">La parola è la rivelazione umana della mente pensante. L’idea è simile all’effusione di un raggio di luce, il quale traversi un diamante faccettato. Nel trapasso, si frange in moltiplicità di colori, i quali si spendono con infinita gradazione di tinte, più o meno conservanti le tipiche, che dardeggiando fuori dell’incandescente fonte del centro solare, si raccolgono rilesse nell’arco meraviglioso dell’Iride.

La parola dunque ha infinite varietà di modificazioni, appunto come la luce, ed esse valgono ad esprimere il significato dell’Idea, la quale dalla sua prima, ''unità'' si divide e ammodella in molteplici ''particolarità''.

Osserva bene, amica mia! per esempio: ''Emancipazione'' non è ''abilitazione'' nè ''rivendicazione''; e ''abilitazione'' non implica ''diritto'', perchè è una ''concessione; soggezione'' non è ''schiavitù'' nè ''servitù'', come, mi converrai, ''istruire'' non è ''educare''.</div>

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* {{Testo|Sulle antiche miniere di Bergamo}}
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* {{Testo|Il vero nella matematica}}
* {{Testo|Voci di campanili}}
* {{Testo|Fior di Sardegna (Madella)|Fior di Sardegna}}
* {{Testo|La Veste d'Amianto}}
* {{Testo|La polpetta del Re}}
* {{Testo|Beethoven 27%}}
* {{Testo|Alla scoperta dei letterati}}
* {{Testo|Re Baldoria}}
* {{Testo|Il nuovo palazzo per la Biblioteca Nazionale centrale di Firenze: Progetto}}
* {{Testo|Piceno Annonario, ossia Gallia Senonia illustrata}}
* {{Testo|Gli Alpini}}
* {{Testo|Al signor di Montgolfier}}
* {{Testo|Il duomo di Spoleto}}
* {{Testo|La vecchia casa}}
* {{Testo|Il ventre di Napoli}}
* {{Testo|Della scienza e di Cesare Beccaria}}
* {{Testo|Della decollazione di S. Giovanni Battista}}
* {{Testo|Viaggio sentimentale di Yorick}}
* {{Testo|Le donne che lavorano}}
* {{Testo|Sopra alcune qualità della seta}}
* {{Testo|Canzone alla Morte}}
* {{Testo|La Ferrovia Genova-Piacenza}}
* {{Testo|La grotta del monte Ginguno detta di Frasassi - Canto}}
* {{Testo|Daniele Cortis}}
* {{Testo|Itinerario per escursioni ed ascensioni alle più alte cime delle Alpi Apuane}}
* {{Testo|Grotta di Frasassi nei subappennini dell'Italia centrale}}
* {{Testo|Fedele, ed altri racconti}}
* {{Testo|Sui monti, nel cielo e nel mare}}
* {{Testo|Il segreto dell'uomo solitario}}
* {{Testo|Memoria intorno alla progettata strada a ruotaje di ferro in rapporto a Bergamo (Commissione Bottaini)|Memoria intorno alla progettata strada a ruotaje di ferro in rapporto a Bergamo}}
* {{Testo|La mia vita, ricordi autobiografici}}
* {{Testo|Il grillo del focolare}}
* {{Testo|Considerazioni sul sentimento del sublime e del bello}}
* {{Testo|Dal Trentino al Carso}}
* {{Testo|Favole di Esopo}}
* {{Testo|I Figli dell'Aria}}
* {{Testo|Il martirio dei monumenti}}
* {{Testo|La guerra dell'Italia}}
* {{Testo|Al fronte (maggio-ottobre 1915)}}
* {{Testo|L'amuleto}}
* {{Testo|Novelle rumene}}
* {{Testo|Le Mille ed una Notti}}
* {{Testo|Ricordi di Parigi}}
* https://it.wikisource.org/w/index.php?title=Pagina_principale%2FSezioni&action=historysubmit&type=revision&diff=2075197&oldid=2075051
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28 gennaio

Scarica in formato ePub   Leonardo da Vinci   di Carlo De Blasis (1872)

Leonardo, uomo straordinario, al quale conviene il titolo di Genio, quasi sostanza affatto spirituale, o men d’ogni altro carico di nostra umanità, nacque in Vinci, piccol castello posto in Valdarno, non lungi dal lago di Fucecchio, presso ai confini del Pistoiese, nel 1452. Figlio naturale di un certo ser Piero di nobile stirpe, fu poi da questi legittimato. Leonardo da Vinci fu di quelli esseri potentemente privilegiati dalla natura, i quali, forniti di tutti i mezzi possibili, riescono in tutto ciò che intraprendono. La sola Italia produce tali individualità, e difatti, i Leonardo, i Michelangelo, i Benvenuto Cellini e non pochi altri rimangono senza confronto in altre nazioni. Noi li chiamiamo: Conquistatori delle Arti tutte. (Veggasi Dante, Macchiavelli, Vasari, Verocchio, Orgagna, Raffaello, Agostino Caracci, Lorenzo Lippi, Salvatore Rosa, ecc.)

4 febbraio

Scarica in formato ePub   Pensieri   di Iginio Ugo Tarchetti (1869)

  1. L’amore è Dio, Dio è l’universo, e l’universo è amore.
  2. I giovani che non si sono trovati per gran tempo al contatto della società, a cui lo studio e il ritiro hanno conservato qualche cosa di vergine nella loro natura, concepiscono raramente degli affetti colpevoli. Il loro primo amore è sempre un amore purissimo, talora tutto ideale, sdegnoso di un pensiero che lo contamini, e spinto al puritanismo più rigoroso; oltre a ciò l’amore non sembra proprio che dell’età dell’innocenza — epoca in cui si ama tutto e non si odia nulla — e coloro che non amarono in quell’età, amarono difficilmente nel resto della vita. Vediamo non meno come gli stessi uomini corrotti non si astengano mai dal rendere un omaggio all’amor puro e costante, e tutta l’umanità operi, e parli, e scriva di esso o per esso dacchè è sulla terra, e lo consideri come la religione più nobile e più sublime dell’anima umana. Da tutto ciò parmi poter dedurre una cosa, la natura celeste di questo sentimento.

11 febbraio

Scarica in formato ePub   Ordini e istruzioni per gli esposti del R. Spedale di S. Maria degl'Innocenti di Firenze 

Chiunque riceve in consegna le nostre Creature è obbligato ad assisterle come se fossero proprie, ed in conseguenza deve iniziarle fino dalla Puerizia nei doveri di Religione, e dirigerle ad un qualche mestiere.

Tanto i Maschi che le Femmine si vuole che siano istruiti nell’Agricoltura, come l’arte più adatta a procurar loro col tempo una sussistenza permanente, e solo si permette che attendano ad un Esercizio meno laborioso qualora fossero di gracile costituzione.

Desiderando inoltre che i nostri Gettatelli vengano educati cristianamente, e non languiscano nell’ozio si pregano i Signori Parrochi a farli intervenire tutti alla Dottrina Cristiana, ed alle sacre Funzioni, ad invigilare che frequentino, subito che ne siano capaci, i SSmi. Sacramenti, e si raccomanda egualmente alla loro carità di osservare che non vadano vagando per le pubbliche strade, ed in special modo alla questua, e trovando che i Tenutari manchino a questi sacri doveri, ne daranno pronto avviso allo Spedale.

11 marzo

Scarica in formato ePub   La coscienza di Zeno   di Italo Svevo (1923)

Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s'intende, sa dove piazzare l'antipatia che il paziente mi dedica.

Di psico-analisi non parlerò perchè qui dentro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l'autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perchè mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie.

18 marzo

Scarica in formato ePub   Storie incredibili   di Edgar Allan Poe (1840), traduzione dall'inglese di Baccio Emanuele Maineri (1869)

Con molto pregievol giudizio è stato detto d’un libro tedesco: — Es laesst sich nicht lesen, non si lascia leggere.

Vi sono segreti che non si debbono dire.

Vi ha degli uomini che muoiono alla notte nei loro letti, storcendo le mani degli spettri cui si confessano, e intensamente covandoseli con occhio di pietà profonda; — degli uomini che muoiono con la disperazione nel cuore e le convulsioni alla gola in causa dell’orrore dei misteri che non vogliono punto essere disvelati. Ohimè, ohimè! non di rado la umana coscienza sopporta tale fardello di sì penoso orrore, che non le riesce alleggerirsene se non sotto le mute zolle della tomba. E così l’essenza del delitto perdura mistero inesplicabile e profondo.

25 marzo

Scarica in formato ePub   Eros   di Giovanni Verga (1884)

Verso le quattro di una fra le ultime notti del carnevale, la marchesa Alberti, seduta dinanzi allo specchio, e alquanto pallida, stava guardandosi con occhi stanchi e distratti, mentre la cameriera le acconciava i capelli per la notte.

— Che rumore è cotesto? domandò dopo un lungo silenzio.

— La carrozza del signor marchese.

— Così presto! mormorò essa soffocando uno sbadiglio. La cameriera era per chiudere l’uscio del salottino che metteva nelle stanze del marchese, allorchè entrò bruscamente un uomo in abito da maschera, col passo malfermo, e la fronte altera.

— Cecilia dorme? domandò senza fermarsi.

— L’ho lasciata or ora, signor marchese: rispose la cameriera mal dissimulando la sorpresa.

— Domandatele se può accordarmi cinque minuti.

1 aprile

Scarica in formato ePub   Considerazioni sui diritti delle donne   di Isabella Gabardi-Brocchi (1878)

La parola è la rivelazione umana della mente pensante. L’idea è simile all’effusione di un raggio di luce, il quale traversi un diamante faccettato. Nel trapasso, si frange in moltiplicità di colori, i quali si spendono con infinita gradazione di tinte, più o meno conservanti le tipiche, che dardeggiando fuori dell’incandescente fonte del centro solare, si raccolgono rilesse nell’arco meraviglioso dell’Iride.

La parola dunque ha infinite varietà di modificazioni, appunto come la luce, ed esse valgono ad esprimere il significato dell’Idea, la quale dalla sua prima, unità si divide e ammodella in molteplici particolarità.

Osserva bene, amica mia! per esempio: Emancipazione non è abilitazionerivendicazione; e abilitazione non implica diritto, perchè è una concessione; soggezione non è schiavitùservitù, come, mi converrai, istruire non è educare.

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