Rime (Guittone d'Arezzo)/Deo, che non posso or disamar sì forte: differenze tra le versioni

Da Wikisource.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
IPorkBot (discussione | contributi)
m Correzione categorie dei secoli
AuBot (discussione | contributi)
m Aggiornamento intestazione:da Opera a Duecento + Rime (Guittone)/ nel nome della pagina
Riga 1: Riga 1:
{{Intestazione Duecento
{{opera
|NomeCognome= Guittone d'Arezzo
|Nome e cognome dell'autore=Guittone d'Arezzo
|Titolo=Rime (Guittone d'Arezzo)
|TitoloOpera= Deo, che non posso or disamar sì forte
|Iniziale del titolo=D
|NomePaginaOpera= Deo, che non posso or disamar sì forte
|Nome della pagina principale=Rime (Guittone d'Arezzo)
|AnnoPubblicazione=
|Eventuale titolo della sezione o del capitolo=Deo, che non posso or disamar sì forte
|TitoloSezione=
|Anno di pubblicazione =
|Eventuale secondo anno di pubblicazione =
|Secolo di pubblicazione=XIII secolo
|Il testo è una traduzione?=no
|Lingua originale del testo=
|Nome e cognome del traduttore=
|Anno di traduzione=
|Secolo di traduzione=
|Abbiamo la versione cartacea a fronte?=no
|URL della versione cartacea a fronte=
}}
}}
<poem>
<poem>

Versione delle 12:48, 10 mar 2008

 
     Deo, che non posso or disamar sì forte,
como fort'amo voi, donna orgogliosa!
Ca, poi che per amar m'odiate a morte,
4per disamar mi sareste amorosa;
     ch'altresì, com'è bon diritto, sorte
che l'uno como l'altro essere osa,
poi di gran torto, ch'ème 'n vostra corte
8fatto, me vengerea d'alcuna cosa.
     Torto è tale, no lo vidi anco pare:
non osarme piacer ciò ch'è piacente,
11ed essere odiato per amare,
     Malgrado vostro e mio son benvogliente,
e serò, ché non posso unque altro fare,
14e fa mister che pur vegna vincente.

Template:Qualità testo