Rime (Guittone d'Arezzo)/Se vole, amico, amor gioi a te dare: differenze tra le versioni

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{{Intestazione Duecento
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|NomeCognome= Guittone d'Arezzo
|Nome e cognome dell'autore=Guittone d'Arezzo
|Titolo=Rime (Guittone d'Arezzo)
|TitoloOpera= Se vole, amico, amor gioi a te dare
|Iniziale del titolo=S
|NomePaginaOpera= Se vole, amico, amor gioi a te dare
|Nome della pagina principale=Rime (Guittone d'Arezzo)
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|Eventuale titolo della sezione o del capitolo=Se vole, amico, amor gioi a te dare
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}}
<poem>
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Versione delle 13:16, 10 mar 2008

 
     Se vole, amico, amor gioi a te dare,
non poc'hail a pregiare,
ché ben te fa, che non fec'ad om nato.
Ché gioi non diede mai, né volle dare,
5né di darla mi pare
fosse podere 'n lui anche trovato.
     Ma valor e poder de danneggiare
senz'alcun quasi pare
non fo giorno de lui desaprestato.
10Pungente spina non po già fico dare,
né amor gioi d'amare,
se non fosse per te desnatorato.
     Despiacciate, despiacci', amico, d'esso
piò galear te stesso,
15contandote, che noi lenti, piacere;
e, s'hai gioia 'n calere,
chierl'ove tutto for languire ha presso.
     Mira, mira che alore e che savere,
che corpo e che podere,
20per ben seguir ragione, ètte promesso!
Ma che? 'n obbria l'hai messo,
troppo seguendo el tuo gioven volere.

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