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Misticismo antroposofico La recheranno i venti impetuosi in tutte le perii del mondo candido...
74

IL BÀRETTI
Si arma di tuono, di tempesta, di fuoco, di folgoro, di arcobaleno; 8’è armata e a’è allargata, e ha colpito, e 8’è rovesciata in lacrima gigante, in torrenzial pioggia, della terra sul petto ampio.
Misticismo antroposofico

La recheranno
E dall’alto dei cieli occhieggia il solicello; ■’è abbeverata d’acqua la terra a sazietà.
i venti impetuosi

in tutte le perii
Ai campi, ai giardini verdi la gente dol contado non cessa di guardare.
del mondo candido...

Si arma
La gente del contado la divina grazia attendeva con trepidanza e oon preghiera.
di tuono, di tempesta,

di fuoco, di folgoro,
Insieme con la primavera si risvegliano i loro intimi pensieri pacifici.
di arcobaleno;

8’è armata
e a’è allargata,
e ha colpito,
e 8’è rovesciata
in lacrima gigante,
in torrenzial pioggia,
della terra sul petto
ampio.
E dall’alto dei cieli
occhieggia il solicello;
■’è abbeverata d’acqua
la terra a sazietà.
Ai campi, ai giardini
verdi
la gente dol contado
non cessa di guardare.
La gente del contado
la divina grazia
attendeva con trepidanza
e oon preghiera.
Insieme con la primavera
si risvegliano
i loro intimi
pensieri pacifici.
Pensiero primo:
Pensiero primo:

il grano dalla madia
versare nei socchi,
il grano dalla madia versare nei socchi, apprestare i carri.

apprestare i carri.
Ed il Beoondo loro
Ed il Beoondo loro penaieruccio fu:

penaieruccio fu:
dal villaggio coi carri
dal villaggio coi carri per tempo partire.

per tempo partire.
Il terzo pensioruceio
Il terzo pensioruceio corno pensarono, a Dio Signore dissero una preghiera.

corno pensarono,
Appena giorno per i campi tutti coi carri si sparsero, e si misero a passeggiare l’uno dietro l’altra, col cavo della mano pieno a sparpagliare il grano, e avanti ad arare la terra con gli aratri, poi con la curva sochà (1) a risol caro, dell’erpice col dente a pettinare...
a Dio Signore

dissero una preghiera.
Ora andrò a guardare, ad ammirare quel che mandò il Signore per le fatiche agli uomini.
Appena giorno per i campi

tutti coi carri si sparsero,
Più alta della cintola la segale granita sonnecchia con la spiga quasi fino a terra; come un’ospite di Dio, da tutte le parti al giorno lieto sorride; il venticello per essa fluttua e luccica, in aurea onda si sperdo correndo...
e si misero a passeggiare

l’uno dietro l’altra,
Gli uomini a famiglie si sou messi a mietere, a falciare alla radice la segale alta.
col cavo della mano pieno

a sparpagliare il grano,
In fa8tella frequenti i covoni son composti; dei carri tutta notte cigola la musica.
e avanti ad arare

la terra con gli aratri,
8ulle aie, dovunque, oome principesse, lo biche comodamente siedono, su levate le teste.
poi con la curva sochà (1)

a risol caro,
Vede il solicello che la mietitura è finita:
dell’erpice col dente

a pettinare...
più freddo esso cammina verso l’autunno; ma arde il cero dol campagnolo avanti all’icona della Divina Madre.
Ora andrò a guardare,

ad ammirare
quel che mandò il Signore
per le fatiche agli uomini.
Più alta della cintola
la segale granita
sonnecchia con la spiga
quasi fino a terra;
come un’ospite di Dio,
da tutte le parti
al giorno lieto
sorride;
il venticello per essa
fluttua e luccica,
in aurea onda
si sperdo correndo...
Gli uomini a famiglie
si sou messi a mietere,
a falciare alla radice
la segale alta.
In fa8tella frequenti
i covoni son composti;
dei carri tutta notte
cigola la musica.
8ulle aie, dovunque,
oome principesse, lo biche
comodamente siedono,
su levate le teste.
Vede il solicello
che la mietitura è finita:
più freddo esso
cammina verso l’autunno;
ma arde il cero
dol campagnolo
avanti all’icona
della Divina Madre.
(1) Aratro primitivo dalla Grande Russia.
(1) Aratro primitivo dalla Grande Russia.

Le Edizioni del BARETTJ
Le Edizioni del BARETTJ TORINO A. A NI AS r»;: Sara ItHa* (romanzo) L. 10,— o Vita <li Uriti ni (romanzo)» 10,— R. Franchi: La Mancherà (romanzo) «5,— !.. Pionato: ’ Pietre» 5,— P. Soi.*ni: La Piccioncino • 8,— C. Suckkrt: Italia barbara» 7,— Per j-apioni amministrative l’indirizzo Le Udizioni del Bit etti restii per tutto il mese di gennaio:
TORINO

A. A NI AS r»;: Sara ItHa* (romanzo) L. 10,—
Via.XX Settembre, 60 - TORINO L. Cappaugi.li: l.’firtr uri tumulo spirituale, Tre saggi oomo introduzione a uuu conoscenza cosmica spirituale dell’arte. Faenza 1925.
o Vita <li Uriti ni (romanzo)» 10,—

R. Franchi: La Mancherà (romanzo) «5,— !.. Pionato: ’ Pietre» 5,—
A. Onofiii:.V»/«ro riimsi’hnrnto come urte dell’io, Bari Laterza 1925.
P. Soi.*ni: La Piccioncino • 8,—

C. Suckkrt: Italia barbara» 7,—
Intellettualisticamente parlando, l’idealismo filosofico dol11 Hegel c in pieno accettato dal Caffarclli che non ne fa mist ro.
Per j-apioni amministrative l’indirizzo Le Udizioni

del Bit etti restii per tutto il mese di gennaio:
Solo, dichiara di non fermarsi ad esso, ma di trascenderlo, con una visione integrale e viva della vita.
Via.XX Settembre, 60 - TORINO

L. Cappaugi.li: l.’firtr uri tumulo spirituale,
La tesi, l’antitesi c il divenire non restano concetti astratti e meri, ma assumono la panteistica fisionomia di Enti viventi ed agenti nell’ambito della storia umana c cosmica, della qualo sono j plasmatori e i motori.
Tre saggi oomo introduzione a uuu conoscenza

cosmica spirituale dell’arte. Faenza 1925.
Tali Enti sono chiamati dal CafTarelli Impulsi Fontali, e distinti con nomi presi dalla nomenclatura iniziai ico-gnostica: An mano, Lucifero, Cristo.
A. Onofiii:.V»/«ro riimsi’hnrnto come urte

dell’io, Bari Laterza 1925.
Citeriormente affidandoci all’analisi intollet* lottuastica. potremmo aggiungere che il Caffarolli dall’Hegcl non accetta solamente la dialettica, ma anche la filosofia della Moria, almeno di essa quando gli ricuce utile p l’drammatizzar© lo azioni umane con un sistema che dell’evoluzione si valga © alla aiutasi comprensiva c totale pervenga.
Intellettualisticamente parlando, l’idealismo

filosofico doli1 Hegel c in pieno accettato dal
In quanto ovoluzionista non disdegna nemmeno l’insegnamento dell’Haeckel, dal quale però accetta solo l’idea, rigettando le conchi usioni a cui il celebre naturalista tedesco ò giunto.
Caffarclli che non ne fa mist ro.

Solo, dichiara di non fermarsi ad esso, ma
Parrebbe inoltro che il oonoetto informatore di questo aspetto del ponsicro càffarelliano fosso la «foratola ideale» del Gioberti, so non si sapesse che il Caffarclli è uno studioso non soltanto del Gioberti, del Bergson e di Plotino, nonché un seguace dell’nntropcaofo germanico recentemente morto, il doti. Rudolf Steiner, che a Dornoch! (Svizzera) ha fondato un’Università di studi religiosi, denominata «Gcetheamun».
di trascenderlo, con una visione integrale e

viva della vita.
Guardato da questo luto il pensatore-filosofo si confonde col mistico: corno per il uno Maestro, anche per Caffarclli Hegel ò stato l’introduttore agli studi iniziatici.
La tesi, l’antitesi c il divenire non restano

concetti astratti e meri, ma assumono la panteistica
Abbiamo già visto come il Caffarclli personalizzi i tre aspetti della dialettica; è soltanto necessario vedere in qual modo fa agiro questi Enti di natura Cromica., per ulteriormente chiarirò l’uso che della filosofìa della storia fa.
fisionomia di Enti viventi ed agenti

nell’ambito della storia umana c cosmica, della
Agli inizi la Terra non esisteva come mondo a sé stanto, ma consisteva conglobata a quegli altri mondi cho mercè l’opera degli Spiriti della separazione, si sono graduatamente separati dal nostro, per assumer© destini e forme distinte cd autonomo.
qualo sono j plasmatori e i motori.

Tali Enti sono chiamati dal CafTarelli Impulsi
Codesta ©epurazione dhc fu guardata oomo opera di cosmica collera c di divina ribellione, fu data dallo varie religioni raffigurata in vari miti, che la scienza iniziatica indica c spiega.
Fontali, e distinti con nomi presi dalla

nomenclatura iniziai ico-gnostica: An mano, Lucifero,
Non è necessario soffermarsi su di essi, occorre invece stare attenti al moto involutivo che il Caffarolli dice di ravvisare nella cosmostoria della Terra e nella storia doll’uman genere, poiché tale concetto di moto è uno dei cardini del quo sistema di pensiero.
Cristo.

Citeriormente affidandoci all’analisi intollet*
Secondo il quale la Terra attraverso tre fasi involutive, ò arrivata all’attuale solidità, che non è comunque definitiva, giacché ooll’avvenimento del Golgotha, vale a dire coll’entrata in azione dell’impulso Cristo nella vita della Terra, quest’ulti ma, abbandonato il meridiano dell’epoca pre-cristica. ha ripreso il cammino in senso evolutivo verso la riconquista del Terrestre Paradiso che non è più nel passato e in alto, ma nell’avvenire o in neri.
lottuastica. potremmo aggiungere che il Caffarolli

dall’Hegcl non accetta solamente la dialettica,
Cristo sta così, quale separatore, quale dinamis e quale giudice, in mezzo a due epocho cosmostorioh© della Terra (cicli) che diverrà perciò Suo spaciale campo di lavoro e Suo corpo.
ma anche la filosofia della Moria, almeno

di essa quando gli ricuce utile p r drammatizzar©
Identica e parallela a tale coomostoria svolgesi la storia antropologica dell’umanità la quale, dall’eteroa innocenza indiana, mediante l’Iran e mediante l’Egitto, involvo verso una sempre maggior solidificazione dol corpo fisico umano; involuzione cho va congiunta ad una sempre più amorosa attenzione dell’uomo alla Terra; fino a giungere all’apice di tal© stato.di fatto e d’animo colla civiltà pagana, che nell’orologio della cosmostoria segna il solare mezzogiorno.
lo azioni umane con un sistema che

dell’evoluzione si valga © alla aiutasi comprensiva
Fermarsi a tal punto non era d’altronde dato, ma riprenderò con rinnovato qpirito il cammino evolutivo era necessario dalla morto evocando le passate esperienze e civiltà, cho devono dall’uomo essere rivissute e rifatte, ma in senso evolutivo e mediante l’impulso del Cristo.
c totale pervenga.

In quanto ovoluzionista non disdegna nemmeno
Collo Steiner c cogli autroposofl il Caffarclli vede in S. Franctoco il nuovo fanciullo cristico clic con nuovi occhi; vede la Natura redenta dalla collera nriinanica. come nell’epoca della sua nascita pone l’inizio del nuovo ciclo evolutivo:
l’insegnamento dell’Haeckel, dal quale

però accetta solo l’idea, rigettando le conchi usioni
a cui il celebre naturalista tedesco ò
giunto.
Parrebbe inoltro che il oonoetto informatore
di questo aspetto del ponsicro càffarelliano fosso
la «foratola ideale» del Gioberti, so non si sapesse
che il Caffarclli è uno studioso non soltanto
del Gioberti, del Bergson e di Plotino,
nonché un seguace dell’nntropcaofo germanico
recentemente morto, il doti. Rudolf Steiner,
che a Dornoch! (Svizzera) ha fondato un’Università
di studi religiosi, denominata «Gcetheamun».
Guardato da questo luto il pensatore-filosofo
si confonde col mistico: corno per il uno Maestro,
anche per Caffarclli Hegel ò stato l’introduttore
agli studi iniziatici.
Abbiamo già visto come il Caffarclli personalizzi
i tre aspetti della dialettica; è soltanto
necessario vedere in qual modo fa agiro questi
Enti di natura Cromica., per ulteriormente
chiarirò l’uso che della filosofìa della storia fa.
Agli inizi la Terra non esisteva come mondo
a sé stanto, ma consisteva conglobata a quegli
altri mondi cho mercè l’opera degli Spiriti della
separazione, si sono graduatamente separati dal
nostro, per assumer© destini e forme distinte
cd autonomo.
Codesta ©epurazione dhc fu guardata oomo
opera di cosmica collera c di divina ribellione,
fu data dallo varie religioni raffigurata in vari
miti, che la scienza iniziatica indica c spiega.
Non è necessario soffermarsi su di essi, occorre
invece stare attenti al moto involutivo
che il Caffarolli dice di ravvisare nella cosmostoria
della Terra e nella storia doll’uman genere,
poiché tale concetto di moto è uno dei
cardini del quo sistema di pensiero.
Secondo il quale la Terra attraverso tre fasi
involutive, ò arrivata all’attuale solidità, che
non è comunque definitiva, giacché ooll’avvenimento
del Golgotha, vale a dire coll’entrata
in azione dell’impulso Cristo nella vita della
Terra, quest’ulti ma, abbandonato il meridiano
dell’epoca pre-cristica. ha ripreso il cammino
in senso evolutivo verso la riconquista del Terrestre
Paradiso che non è più nel passato e in
alto, ma nell’avvenire o in neri.
Cristo sta così, quale separatore, quale dinamis
e quale giudice, in mezzo a due epocho
cosmostorioh© della Terra (cicli) che diverrà
perciò Suo spaciale campo di lavoro e Suo corpo.
Identica e parallela a tale coomostoria svolgesi
la storia antropologica dell’umanità la
quale, dall’eteroa innocenza indiana, mediante
l’Iran e mediante l’Egitto, involvo verso una
sempre maggior solidificazione dol corpo fisico
umano; involuzione cho va congiunta ad una
sempre più amorosa attenzione dell’uomo alla
Terra; fino a giungere all’apice di tal© stato.di fatto e d’animo colla civiltà pagana, che
nell’orologio della cosmostoria segna il solare
mezzogiorno.
Fermarsi a tal punto non era d’altronde
dato, ma riprenderò con rinnovato qpirito il
cammino evolutivo era necessario dalla morto
evocando le passate esperienze e civiltà, cho
devono dall’uomo essere rivissute e rifatte, ma
in senso evolutivo e mediante l’impulso del
Cristo.
Collo Steiner c cogli autroposofl il Caffarclli
vede in S. Franctoco il nuovo fanciullo cristico
clic con nuovi occhi; vede la Natura redenta
dalla collera nriinanica. come nell’epoca della
sua nascita pone l’inizio del nuovo ciclo evolutivo:
la reincarnazione, cioè, deH’epocft indiana.
la reincarnazione, cioè, deH’epocft indiana.

permeata però o trasformata dall’Impulso
permeata però o trasformata dall’Impulso Cristico.
Cristico.

Sotto tale aspetto guardando la storia, come
Sotto tale aspetto guardando la storia, come agenbi dell’Impulso Cristico c quali dei separatori sono stimati Michelangelo o Lutero, il primo per avero separati elementi di natura inferiore (del passato, statici e pagani), da elementi di natura ©u pori ore (dall’avveiórc, mobili © di natura eristica), il secondo per avere separato lo Spirilo che nella Naziono Germanica s’è incarnato, dagli arimanici legami della Chiesa Romana; ritenendoli poi entrambi essenzialmente preparatori di individuali destini o forme, nei quali ri esprimi*, (’anzidetto Impulso.
agenbi dell’Impulso Cristico c quali dei separatori

sono stimati Michelangelo o Lutero, il
In questo siete ma i fatti hanno eac’.usivameuto un valore indicativo-evocativo, non propriamente di simbolo, ma di geroglifico, qualora tale rapporto conservino.
primo per avero separati elementi di natura

inferiore (del passato, statici e pagani), da
Qualcosa del genere aveva scritto Mallarmé in fatto di poesia, ma non bisogna dimenticare che il Mallarmé era un Platonico; che è quanto dire, un contemplatore di un mondo dall’eterno definitivo nella sua marmorea estaticità.
elementi di natura ©u pori ore (dall’avveiórc,

mobili © di natura eristica), il secondo per
Poiché aH’iufuori di queste sovrumane © trauceudcnti realtà, una seconda esterna realtà non può essere dnta, il mondo empirico, quello che co= nostri occhi di carne guardiamo e coi nostri desideri appetiamo, non può esistere che corno illusioni: (Maja), e formare quelle che la Bibbia denomina «tenebre esteriori», mentre la realtà vera ò quella dota dal pensiero non appetibile, disinteressato ed amoroso.
avere separato lo Spirilo che nella Naziono

Germanica s’è incarnato, dagli arimanici legami
Sopra questa dk’tinzionr il Caffarelli giustamente insisto, identificando con questa seconda roaltà il materiale animico sottile del lavoro artistico.
della Chiesa Romana; ritenendoli poi

entrambi essenzialmente preparatori di individuali
Qui basti dire che il Caffarelli ritiene che le cose abbiano due faccie e perciò due Nomi:
destini o forme, nei quali ri esprimi*,

(’anzidetto Impulso.
chiamando l’uno «il Nomo Economico» e l’altro «il Nome Amoroso*.
In questo siete ma i fatti hanno eac’.usivameuto

un valore indicativo-evocativo, non propriamente
Gli uomini comuni, i quali vivono nolle «tenebre esteriori», conoscono solo il primo; gli nitri uomini non comuni, cioè gli artisti, i pensatori, i santi o tutti quelli che meritano il nome di «uomini vivi», conoscono principalmente il secondo, c di quello si valgono.
di simbolo, ma di geroglifico, qualora

tale rapporto conservino.
La loro azione è pertanto improntata a sentimenti di amorosa attenzione, e sbocca in resultati di evoluzione c di redenzione, in quanto 10 cos: innalzano alla purezza dell’Amore, cioè ai Cristo; mentre l’azione degli uomini comuni che lo cose appetiscono con arimanici sentimenti di cupidigia, lo cose stcos? cristallizzano nella loro attuale forme*, anzi, conio dice Wagner, dal qualo il Caffarclli accetta il concetto e la parola.
Qualcosa del genere aveva scritto Mallarmé

in fatto di poesia, ma non bisogna dimenticare
che il Mallarmé era un Platonico; che è quanto
dire, un contemplatore di un mondo dall’eterno
definitivo nella sua marmorea estaticità.
Poiché aH’iufuori di queste sovrumane © trauceudcnti
realtà, una seconda esterna realtà
non può essere dnta, il mondo empirico, quello
che co= nostri occhi di carne guardiamo e coi
nostri desideri appetiamo, non può esistere che
corno illusioni: (Maja), e formare quelle che
la Bibbia denomina «tenebre esteriori», mentre
la realtà vera ò quella dota dal pensiero non
appetibile, disinteressato ed amoroso.
Sopra questa dk’tinzionr il Caffarelli giustamente
insisto, identificando con questa seconda
roaltà il materiale animico sottile del lavoro
artistico.
Qui basti dire che il Caffarelli ritiene che
le cose abbiano due faccie e perciò due Nomi:
chiamando l’uno «il Nomo Economico» e l’altro
«il Nome Amoroso*.
Gli uomini comuni, i quali vivono nolle «tenebre
esteriori», conoscono solo il primo; gli
nitri uomini non comuni, cioè gli artisti, i
pensatori, i santi o tutti quelli che meritano
il nome di «uomini vivi», conoscono principalmente
il secondo, c di quello si valgono.
La loro azione è pertanto improntata a sentimenti
di amorosa attenzione, e sbocca in resultati
di evoluzione c di redenzione, in quanto
10 cos: innalzano alla purezza dell’Amore, cioè
ai Cristo; mentre l’azione degli uomini comuni
che lo cose appetiscono con arimanici sentimenti
di cupidigia, lo cose stcos? cristallizzano nella
loro attuale forme*, anzi, conio dice Wagner, dal
qualo il Caffarclli accetta il concetto e la parola.
lo «incantano».
lo «incantano».

In questo carattere, di dinamis o d’amore
In questo carattere, di dinamis o d’amore ravvisa il Caffarelli la luciforo-cristica redentrice funzione dell’arte, che ridiventa iniziativa e gerofantica: cioè a dire, mistica c religion Sotto tale aspetto sono guardate le grandi figuro della letteratura mondiale; l’hidalgo don Chisciotte e lil Principe Amleto, il Mosè di Michelangelo «d il. goethiano Faust, o i vari movimouti, dal romantico al futurista, òhe vengono ragguagliati all’ora cosmcotorica della qualo sono sintetica espressione e parte.
ravvisa il Caffarelli la luciforo-cristica redentrice

funzione dell’arte, che ridiventa iniziativa
La storia assumo Botto il suo sguardo una particolare vibrazione, diventa armonica e musicale.
e gerofantica: cioè a dire, mistica c religion

Sotto tale aspetto sono guardate le grandi
In ciò il Caffarelli è artista e rivela la sua vocazione.
figuro della letteratura mondiale; l’hidalgo don

Chisciotte e lil Principe Amleto, il Mosè di
Tu confronto ai ncom’stici italiani (che rappresentano un patologico stato d’animo di guerra è un conglomerato di pascoliamo, di rousseauniancsimo, di tolstoismo e d’anarchismo contingente sentimentale. Reazione ad una con tingente situazione storica di un gruppo di anime stanche o crepuscolari, il misticismo antropoeofico dol Caffarelli © dell’Onofri ha il vantaggio di essere una concezione integrale © storica della vita, discutibile anche per chi non Faccetta.
Michelangelo «d il. goethiano Faust, o i vari

movimouti, dal romantico al futurista, òhe
vengono ragguagliati all’ora cosmcotorica della
qualo sono sintetica espressione e parte.
La storia assumo Botto il suo sguardo una
particolare vibrazione, diventa armonica e musicale.
In ciò il Caffarelli è artista e rivela la
sua vocazione.
Tu confronto ai ncom’stici italiani (che rappresentano
un patologico stato d’animo di
guerra è un conglomerato di pascoliamo, di
rousseauniancsimo, di tolstoismo e d’anarchismo
contingente sentimentale. Reazione ad una con
tingente situazione storica di un gruppo di anime
stanche o crepuscolari, il misticismo antropoeofico
dol Caffarelli © dell’Onofri ha il vantaggio
di essere una concezione integrale © storica
della vita, discutibile anche per chi non
Faccetta.
Armando Cavalli.
Armando Cavalli.

Un giudizio
Un giudizio su Unamuno Unamuno ò oggi la prima figura letteraria della Spagna. Baroin può forse superarlo per varietà di esperienza esteriore; Azorin per delicatezza d’arte, Ortega y Gasset per sottigliezza filosofica, Ayala per eleganza intellettuale, Valle Inclan per grazia ritmica; può anche darsi che per vitalità egli debba cedere 11 primo posto a questo atleta delle lettere che si chiama Blasco Ibanez. Ma Unamuno si leva al disopra di tutti per l’altezza delle concezioni c per la serietà e la lealtà con cui -— come Don Chisciotte, ha durante tutta la vita servito la pia Dulcinea per sempre irragiungibilc.
su Unamuno

Unamuno ò oggi la prima figura letteraria
Anche un’altra ragione spiega la sua posizione preminente nelle lettere spaglinole: perchè egli, per la croce clic ha scelto di portare, incarna Io spirito della Spagna moderna. Il suo eterno conflitto tra In fede e la ragione, tra la vita e il pensiero, lo spirito c l’intelletto, il cielo c In civiltà, è il conflitto della Spagna stessa. Paese di frontiera (come la Russia) dove l’Oriente e l’Occidente mescolano le loro onde spirituali, la Spagna oscilla senza tregua tra due filosofie della vita. Iti Russia questo conflitto emerge nella letteratura del XIX secolo, in cui Dostoievschi e Tolstoi rappresento no la tendenza orientale c- Turgheniev si fa avvocato dell’Occidente. In Ispngna, paese meno conscio rii -ò -.tesso e in cui d’altra parte la fusione di Oriente c Occidente è assai più intima, data la comune Iwse della civiltà latina, il conflitto è meno evidente, meno alla superficie. Oggi Ortega y Gasset ò il nostro Turghicniev non senza variazioni; Unamuno ù il nostro Dostoievschi, mu dolorosamente penetrato dalla forza dell’ideale contrario. C’è un terzo paese d’Europa in cui l’Oriente è compreso cd ha influenza quanto l’Occidente, un terzo paese di frontiera: l’Inghilterra. Questo ci spiega l’attrazione di Unamuno per la lingua e lo letteratura inglese c In sua attenzione nel seguire gli svolgimenti del pensiero inglese. Il suo travaglio per la fusione di ideali nomici lo spiega istintivamente verso gli spiriti e le nazioni — che si opi>oiigono — pur oollaborandovi — al progresso. Cosi Unamuno, il più i>crfctto rappreseli Uni te, per le sue qualità c i suoi difetti artistici — della maschia varietà del genio spagnolo, ò inoltro — per la sua vita spirituale — il simbolo vivente della sua patria c del suo tempo. Questa è la misura più adeguata alla sua personalità.
della Spagna. Baroin può forse superarlo per

varietà di esperienza esteriore; Azorin per delicatezza
d’arte, Ortega y Gasset per sottigliezza
filosofica, Ayala per eleganza intellettuale,
Valle Inclan per grazia ritmica; può
anche darsi che per vitalità egli debba cedere
11 primo posto a questo atleta delle lettere che
si chiama Blasco Ibanez. Ma Unamuno si leva
al disopra di tutti per l’altezza delle concezioni
c per la serietà e la lealtà con cui -— come
Don Chisciotte, ha durante tutta la vita servito
la pia Dulcinea per sempre irragiungibilc.
Anche un’altra ragione spiega la sua posizione
preminente nelle lettere spaglinole: perchè
egli, per la croce clic ha scelto di portare,
incarna Io spirito della Spagna moderna. Il
suo eterno conflitto tra In fede e la ragione,
tra la vita e il pensiero, lo spirito c l’intelletto,
il cielo c In civiltà, è il conflitto della Spagna
stessa. Paese di frontiera (come la Russia) dove
l’Oriente e l’Occidente mescolano le loro
onde spirituali, la Spagna oscilla senza tregua
tra due filosofie della vita. Iti Russia questo
conflitto emerge nella letteratura del XIX secolo,
in cui Dostoievschi e Tolstoi rappresento
no la tendenza orientale c- Turgheniev si fa
avvocato dell’Occidente. In Ispngna, paese
meno conscio rii -ò -.tesso e in cui d’altra parte
la fusione di Oriente c Occidente è assai più
intima, data la comune Iwse della civiltà latina,
il conflitto è meno evidente, meno alla
superficie. Oggi Ortega y Gasset ò il nostro
Turghicniev non senza variazioni; Unamuno
ù il nostro Dostoievschi, mu dolorosamente
penetrato dalla forza dell’ideale contrario. C’è
un terzo paese d’Europa in cui l’Oriente è
compreso cd ha influenza quanto l’Occidente,
un terzo paese di frontiera: l’Inghilterra. Questo
ci spiega l’attrazione di Unamuno per la
lingua e lo letteratura inglese c In sua attenzione
nel seguire gli svolgimenti del pensiero
inglese. Il suo travaglio per la fusione di ideali
nomici lo spiega istintivamente verso gli spiriti
e le nazioni — che si opi>oiigono — pur oollaborandovi
— al progresso. Cosi Unamuno, il
più i>crfctto rappreseli Uni te, per le sue qualità
c i suoi difetti artistici — della maschia varietà
del genio spagnolo, ò inoltro — per la
sua vita spirituale — il simbolo vivente della
sua patria c del suo tempo. Questa è la misura
più adeguata alla sua personalità.
Salvador i>k Madariaga.
Salvador i>k Madariaga.

Nadler e Troeltsch
Nadler e Troeltsch secondo Curtius Nadler e Troeltsch — scrive il nostro collaboratore Curtius — hanno cercato di determinare la posizione della cultura tedesca iti rap|K>rto alla tradizione occidentale. Nadler ha dimostrato che la cultura tedesca non é quali ora di omogeneo, ma che nasco dalla compenetrazione di due complessi storici complementari; quello del sud-ovest della Cernia, nin che sulla base di una unità e continuità di esistenza romano-tedesca di millenni produsse, seguendo uno sviluppo organico, romanismo c il classicismo, c quello Nord-orientale, in cui l’elemento slavo-tctlesco fece sorgere il misticismo e il romanticismo.
secondo Curtius

Nadler e Troeltsch — scrive il nostro collaboratore
Troeltsch nel Diritto naturale c l’umanità nella guerra mondiale ha caratterizzato i due sistemi d’idee la cui opposizione condusse alla guura mondiale: da tuia parte l’ideologia dell’Europa occidentale e dell’America che ha le su— radici nelle idee, due volte millenarie, storiche e cristiano, del diritto naturale, delibi* inanità e del progresso — dall’altra la concezione storica e organica, nata dal classicismo e dal romanticismo tedeschi, che si oppone come conservatrice, aristocratica e autoritaria alla concezione occidentale democratica dello Stato. Qui un ordine eterno, razionale, stabilito da Dio, fondamento della morale e del diriito, la una incarnazione individuale sempre rinnovata c vivente dello spirito creatore della storia. Questa è la suprema differenza- Chiunque creda ri diritto naturale eterno c divino, all’identità di tutti gli uomini, al destino tino del genere umano c vi scorga l’essenza della umanità, non trova nella dottrina tedesca che una strana mescolanza di misticismo c di brutalità. Chiunque d’altra parte veda nella storia una moltiplicità eternamente vivente di individui che determinano rapporti individuali fondati su un diritto sempre nuovo non riconosce nell’ideologia occidentale che un piatto razionali: mo, un atomismo cgalitario, uua mescolanza di superficialità e di fariseismo.
Curtius — hanno cercato di determinare

la posizione della cultura tedesca iti
Le Edizioni del Baretti TORINO Usciranno in gennaio’.
rap|K>rto alla tradizione occidentale. Nadler

ha dimostrato che la cultura tedesca non é
0. GIARDINI Antologia dei poeti catalani 1850-1925 Storia e traduzioni ritmiche L. 14.
quali ora di omogeneo, ma che nasco dalla

compenetrazione di due complessi storici complementari; quello del sud-ovest della Cernia,
M. MARCHESINI OMERO L 8.
nin che sulla base di una unità e continuità

di esistenza romano-tedesca di millenni produsse,
0. G. PINI ADUA Prima storia L. 5.
seguendo uno sviluppo organico, romanismo

c il classicismo, c quello Nord-orientale,
in cui l’elemento slavo-tctlesco fece sorgere
il misticismo e il romanticismo.
Troeltsch nel Diritto naturale c l’umanità
nella guerra mondiale ha caratterizzato i due
sistemi d’idee la cui opposizione condusse alla
guura mondiale: da tuia parte l’ideologia dell’Europa
occidentale e dell’America che ha le
su-- radici nelle idee, due volte millenarie, storiche
e cristiano, del diritto naturale, delibi*
inanità e del progresso — dall’altra la concezione
storica e organica, nata dal classicismo
e dal romanticismo tedeschi, che si oppone come
conservatrice, aristocratica e autoritaria
alla concezione occidentale democratica dello
Stato. Qui un ordine eterno, razionale, stabilito
da Dio, fondamento della morale e del diriito,
la una incarnazione individuale sempre
rinnovata c vivente dello spirito creatore della
storia. Questa è la suprema differenza- Chiunque
creda ri diritto naturale eterno c divino,
all’identità di tutti gli uomini, al destino tino
del genere umano c vi scorga l’essenza della
umanità, non trova nella dottrina tedesca che
una strana mescolanza di misticismo c di
brutalità. Chiunque d’altra parte veda nella
storia una moltiplicità eternamente vivente di
individui che determinano rapporti individuali
fondati su un diritto sempre nuovo non riconosce
nell’ideologia occidentale che un piatto
razionali: mo, un atomismo cgalitario, uua mescolanza
di superficialità e di fariseismo.
Le Edizioni del Baretti
TORINO
Usciranno in gennaio’.
0. GIARDINI
Antologia
dei poeti catalani
1850-1925
Storia e traduzioni ritmiche
L. 14.
M. MARCHESINI
OMERO
L 8.
0. G. PINI
ADUA
Prima storia
L. 5.
G. B. PARAVIA & C.
G. B. PARAVIA & C.

Editori ’Librai-Tipografi
TORINO-MILANO • FIRENZE ■ R0MA-NHP0LI- PALERMO
Editori ’Librai-Tipografi TORINO-MILANO • FIRENZE ■ R0MA-NHP0LI- PALERMO DOMEN ICO BUGFERETTI Storia della letteratura italiana e della estetica.

DOMEN ICO BUGFERETTI
Volume 1° - Dalle Origini ni Boccaccio L. 10,— » li* - Dal Boccaccio nll’/tl/icri * H.— » 111* - Dall’Alfieri ul D’Annunzio (in corno ili ulampn) S. K. Br-vnimo Cnori: così giudi™ i primi due volumi dell’opera del Bulferctlii «f.i l.o letti in questi plorili e mi sono altamente compiaciuto che un libro come questo sin stato scritto, nel ipinlo In storia letteraria’ i esposta in modo nuovo, semplice, agile, con perfetta infamatone. «con molto buon gusto d’urte c di poesia. Non ò lavoro dei soliti più o meno ubili compilatori, ma di un uomo clic bn ]>er suo conto a lungo studiato e amato In letteratura italiana. Creilo clic il libro gioverà alla scuola c alla cultura italiana, se, come auguro, avrà In fortuna elio inerita».
Storia delia letteratura italiana

e della estetica.
Le richieste vanno falle n alla Sede Centrala di TORINO, via Garibaldi, il. 2-1. o alle Filiali di MILANO - ROMA • NAPOLI - FIRENZE - PALERMO PIRRO GOBETTI - Direttore responsabile Tipografia Sociale - Pincrolo.
Volume 1° - Dalle Origini ni Boccaccio L. 10,— » li* - Dal Boccaccio nU’/tl/icri * H.— » 111* - Dall’Alfieri ul D’Annunzio
(in corno ili ulampn)
S. K. Br-vnimo Cnori: così giudi™ i primi due volumi
dell’opera del Bulferctlii
«f.i l.o letti in questi plorili e mi sono altamente
compiaciuto che un libro come questo sin stato scritto,
nel ipinlo In storia letteraria’ i esposta in modo nuovo,
semplice, agile, con perfetta infamatone. «con molto
buon gusto d’urte c di poesia. Non ò lavoro dei soliti
più o meno ubili compilatori, ma di un uomo clic bn
]>er suo conto a lungo studiato e amato In letteratura
italiana. Creilo clic il libro gioverà alla scuola c alla
cultura italiana, se, come auguro, avrà In fortuna elio
inerita».
Le richieste vanno falle n alla Sede Centrala di
TORINO, via Garibaldi, il. 2-1. o alle Filiali di MILANO
- ROMA • NAPOLI - FIRENZE - PALERMO
PIRRO GOBETTI - Direttore responsabile
Tipografia Sociale - Pincrolo.
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Versione delle 14:02, 11 mag 2018

74 il baretti

Misticismo antroposofico La recheranno i venti impetuosi in tutte le perii del mondo candido...

Si arma di tuono, di tempesta, di fuoco, di folgoro, di arcobaleno; 8’è armata e a’è allargata, e ha colpito, e 8’è rovesciata in lacrima gigante, in torrenzial pioggia, della terra sul petto ampio.

E dall’alto dei cieli occhieggia il solicello; ■’è abbeverata d’acqua la terra a sazietà.

Ai campi, ai giardini verdi la gente dol contado non cessa di guardare.

La gente del contado la divina grazia attendeva con trepidanza e oon preghiera.

Insieme con la primavera si risvegliano i loro intimi pensieri pacifici.

Pensiero primo:

il grano dalla madia versare nei socchi, apprestare i carri.

Ed il Beoondo loro penaieruccio fu:

dal villaggio coi carri per tempo partire.

Il terzo pensioruceio corno pensarono, a Dio Signore dissero una preghiera.

Appena giorno per i campi tutti coi carri si sparsero, e si misero a passeggiare l’uno dietro l’altra, col cavo della mano pieno a sparpagliare il grano, e avanti ad arare la terra con gli aratri, poi con la curva sochà (1) a risol caro, dell’erpice col dente a pettinare...

Ora andrò a guardare, ad ammirare quel che mandò il Signore per le fatiche agli uomini.

Più alta della cintola la segale granita sonnecchia con la spiga quasi fino a terra; come un’ospite di Dio, da tutte le parti al giorno lieto sorride; il venticello per essa fluttua e luccica, in aurea onda si sperdo correndo...

Gli uomini a famiglie si sou messi a mietere, a falciare alla radice la segale alta.

In fa8tella frequenti i covoni son composti; dei carri tutta notte cigola la musica.

8ulle aie, dovunque, oome principesse, lo biche comodamente siedono, su levate le teste.

Vede il solicello che la mietitura è finita:

più freddo esso cammina verso l’autunno; ma arde il cero dol campagnolo avanti all’icona della Divina Madre.

(1) Aratro primitivo dalla Grande Russia.

Le Edizioni del BARETTJ TORINO A. A NI AS r»;: Sara ItHa* (romanzo) L. 10,— o Vita

  • oiigono — pur oollaborandovi — al progresso. Cosi Unamuno, il più i>crfctto rappreseli Uni te, per le sue qualità c i suoi difetti artistici — della maschia varietà del genio spagnolo, ò inoltro — per la sua vita spirituale — il simbolo vivente della sua patria c del suo tempo. Questa è la misura più adeguata alla sua personalità. Salvador i>k Madariaga. Nadler e Troeltsch secondo Curtius Nadler e Troeltsch — scrive il nostro collaboratore Curtius — hanno cercato di determinare la posizione della cultura tedesca iti rap|K>rto alla tradizione occidentale. Nadler ha dimostrato che la cultura tedesca non é quali ora di omogeneo, ma che nasco dalla compenetrazione di due complessi storici complementari; quello del sud-ovest della Cernia, nin che sulla base di una unità e continuità di esistenza romano-tedesca di millenni produsse, seguendo uno sviluppo organico, romanismo c il classicismo, c quello Nord-orientale, in cui l’elemento slavo-tctlesco fece sorgere il misticismo e il romanticismo. Troeltsch nel Diritto naturale c l’umanità nella guerra mondiale ha caratterizzato i due sistemi d’idee la cui opposizione condusse alla guura mondiale: da tuia parte l’ideologia dell’Europa occidentale e dell’America che ha le su— radici nelle idee, due volte millenarie, storiche e cristiano, del diritto naturale, delibi* inanità e del progresso — dall’altra la concezione storica e organica, nata dal classicismo e dal romanticismo tedeschi, che si oppone come conservatrice, aristocratica e autoritaria alla concezione occidentale democratica dello Stato. Qui un ordine eterno, razionale, stabilito da Dio, fondamento della morale e del diriito, la una incarnazione individuale sempre rinnovata c vivente dello spirito creatore della storia. Questa è la suprema differenza- Chiunque creda ri diritto naturale eterno c divino, all’identità di tutti gli uomini, al destino tino del genere umano c vi scorga l’essenza della umanità, non trova nella dottrina tedesca che una strana mescolanza di misticismo c di brutalità. Chiunque d’altra parte veda nella storia una moltiplicità eternamente vivente di individui che determinano rapporti individuali fondati su un diritto sempre nuovo non riconosce nell’ideologia occidentale che un piatto razionali: mo, un atomismo cgalitario, uua mescolanza di superficialità e di fariseismo. Le Edizioni del Baretti TORINO Usciranno in gennaio’. 0. GIARDINI Antologia dei poeti catalani 1850-1925 Storia e traduzioni ritmiche L. 14. M. MARCHESINI OMERO L 8. 0. G. PINI ADUA Prima storia L. 5. G. B. PARAVIA & C. Editori ’Librai-Tipografi TORINO-MILANO • FIRENZE ■ R0MA-NHP0LI- PALERMO DOMEN ICO BUGFERETTI Storia della letteratura italiana e della estetica. Volume 1° - Dalle Origini ni Boccaccio L. 10,— » li* - Dal Boccaccio nll’/tl/icri * H.— » 111* - Dall’Alfieri ul D’Annunzio (in corno ili ulampn) S. K. Br-vnimo Cnori: così giudi™ i primi due volumi dell’opera del Bulferctlii «f.i l.o letti in questi plorili e mi sono altamente compiaciuto che un libro come questo sin stato scritto, nel ipinlo In storia letteraria’ i esposta in modo nuovo, semplice, agile, con perfetta infamatone. «con molto buon gusto d’urte c di poesia. Non ò lavoro dei soliti più o meno ubili compilatori, ma di un uomo clic bn ]>er suo conto a lungo studiato e amato In letteratura italiana. Creilo clic il libro gioverà alla scuola c alla cultura italiana, se, come auguro, avrà In fortuna elio inerita». Le richieste vanno falle n alla Sede Centrala di TORINO, via Garibaldi, il. 2-1. o alle Filiali di MILANO - ROMA • NAPOLI - FIRENZE - PALERMO PIRRO GOBETTI - Direttore responsabile Tipografia Sociale - Pincrolo.