Pagina:Polo - Il milione, Laterza, 1912.djvu/108: differenze tra le versioni
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 5: | Riga 5: | ||
coprire tutto il monte della terra dello azzurro, ch’è tutta verde, |
coprire tutto il monte della terra dello azzurro, ch’è tutta verde, |
||
sí che nel monte non ha cosa se non tutta verde: perciò si |
sí che nel monte non ha cosa se non tutta verde: perciò si |
||
chiama lo «monte verde». E |
chiama lo «monte verde». E<sup>nota</sup> in sul colmo del monte è un |
||
palagio e molto grande, sí che a guatarlo è una grande maraviglia; |
palagio e molto grande, sí che a guatarlo è una grande maraviglia; |
||
e non è uomo che ’l guardi, che non ne prenda allegrezza; |
e non è uomo che ’l guardi, che non ne prenda allegrezza; |
||
Riga 13: | Riga 13: | ||
ove istá lo nipote del Gran Cane, che dee regnare dopo lui. |
ove istá lo nipote del Gran Cane, che dee regnare dopo lui. |
||
E questi è Temur, figliuolo di Cinghis, ch’era lo maggiore |
E questi è Temur, figliuolo di Cinghis, ch’era lo maggiore |
||
figliuolo del Gran Cane; e questo Temur |
figliuolo del Gran Cane; e questo Temur<sup>nota</sup> che dee regnare |
||
tiene tutta la maniera del suo avolo, e ha giá bolla d’oro e |
tiene tutta la maniera del suo avolo, e ha giá bolla d’oro e |
||
sugiello d’imperio, ma non fa l’uficio finchè l’avolo è vivo. |
sugiello d’imperio, ma non fa l’uficio finchè l’avolo è vivo. |
||
a) <ref>''Pad. Berl.'' ed è quadro, e per zascadun quadro el è longo uno |
|||
meglio, si ch’el volze quatro miglia. Ed è molto groso muro e alto diexe |
|||
passa; e li merli sono tuti bianchi (''Pal''. e tuto scialbato de fuori bianco |
|||
e vermiglio). </ref> |
|||
b) <ref>''Pad.'' corde de archi.</ref> |
|||
e) <ref>''Pad.'' * sí che in quello che è archi non è altro, e in quello che l’è |
|||
sele...</ref> |
|||
d) ''Pad.'' (in) zascadun altro lado. |
|||
e) ''Pad.'' lo padimento. |
|||
f) ''Berl.'' sono depento lioni e dragoni, oseli, bestie e cavalieri e... |
|||
g) ''Pad.'' * e penture. |
|||
A) ''Berl.'' * si ben fate ch’el non saria mai omo che le podesse si ben |
|||
ordenare. |
|||
i) ''Berl.'' tanto ben fato ch’el durerá (molti) ani. |
Versione delle 21:06, 17 dic 2018
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
94 | il milione |
verdi. E sappiate che, quando è detto al Gran Cane d’uno bello albore, egli lo fa pigliare con tutte le barbe e con molta terra, e fallo piantare in quel monte: e sia grande quanto vuole, ch’egli lo fa portare a’ leonfanti. E si vi dico ch’egli ha fatto coprire tutto il monte della terra dello azzurro, ch’è tutta verde, sí che nel monte non ha cosa se non tutta verde: perciò si chiama lo «monte verde». Enota in sul colmo del monte è un palagio e molto grande, sí che a guatarlo è una grande maraviglia; e non è uomo che ’l guardi, che non ne prenda allegrezza; e per avere quella bella vista l’ha fatto fare il Gran Signore per suo conforto e sollazzo. Ancora vi dico che appresso di questo palagio n’hae un altro nè piú nè meno fatto, ove istá lo nipote del Gran Cane, che dee regnare dopo lui. E questi è Temur, figliuolo di Cinghis, ch’era lo maggiore figliuolo del Gran Cane; e questo Temurnota che dee regnare tiene tutta la maniera del suo avolo, e ha giá bolla d’oro e sugiello d’imperio, ma non fa l’uficio finchè l’avolo è vivo.