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LETTURA.
LETTURA.

In quanto agli esercizi di lettura, che sogliono a questo punto
incominciarsi, deve farsi, e ripetersi di frequente agli alunni una
In quanto agli esercizi di lettura, che sogliono a questo punto incominciarsi, deve farsi, e ripetersi di frequente agli alunni una
raccomandazione importantissima.
raccomandazione importantissima.

Egli è necessario, che s’abituino fin dal principio a fare
intendere in ogni parola la sillaba «accentuata, pronunziandola
Egli è necessario, che s’abituino fin dal principio a fare intendere in ogni parola la sillaba «accentuata, pronunziandola
con un tono di voce un poco più alto che le sillabe non segnate
con un tono di voce un poco più alto che le sillabe non segnate d’accento. Questo è facilissimo per le sillabe lunghe, ma
le sillabe brevi e segnate d’accento presentano una maggiore difficoltà, cui £erò l’organo ancora flessibile de’ giovani non penerà
d’accento. Questo è facilissimo per le sillabe lunghe, ma
le sillabe brevi e segnate d’accento presentano una maggiore
difficoltà, cui £erò l’organo ancora flessibile de’ giovani non penerà
molto a vincere.
molto a vincere.

Nelle lingue moderne l’accento tonico rende lunga la sillaba,
su cui si posa, sebbene la vocale per natura sia breve: nel
Nelle lingue moderne l’accento tonico rende lunga la sillaba, su cui si posa, sebbene la vocale per natura sia breve: nel
greco e nel latino la vocale breve deve restare breve malgrado
greco e nel latino la vocale breve deve restare breve malgrado la maggiore intensità, con cui si pronunzia. Per esempio, in
AÓ70; e lócus bisogna far sentire l’accento della prima sillaba, senza allungare V o che è breve. L’accento deve ognora essere
Ja maggiore intensità, con cui si pronunzia. Per esempio, in
AÓ70; e lócus bisogna far sentire l’accento della prima sillaba,
senza allungare V o che è breve. L’accento deve ognora essere
sentito, ma non deve mai alterare la quantità.
sentito, ma non deve mai alterare la quantità.

Chi abbia sortito un’organo facile, perverrà immediatamente
ad effettuare questa pronunzia, cosi intimamente legata al genio
Chi abbia sortito un’organo facile, perverrà immediatamente ad effettuare questa pronunzia, cosi intimamente legata al genio
delle lingue antiche; agli altri un esercizio non lungo, ma indispensabile
delle lingue antiche; agli altri un esercizio non lungo, ma indispensabile
darà abbastanza d’agilità per pronunziare un suono
darà abbastanza d’agilità per pronunziare un suono breve con forza e rapidità ad un tempo.
Se poi il maestro con perseverante attenzione sorvegli alla simultanea osservazione dell’accento e della quantità nella pronunzia
breve con forza e rapidità ad un tempo.
de’suoi scolari, ne vedrà resultare due vantaggi inapprezzabili: primo, l’armonia propria della lingua greca, affatto sfigurata, se si esprima o solo l’accento o sola la quantità, si rivelerà all’orecchio, per quanto è possibile oggiroai di resuscitarla; secondo, l’abitudine della pronunzia accentuata insegnerà con l’uso ai discenti quello che si chiama T accento primo, e che i grammatici non insegnano che imperfettamente in una lunga serie di regole complicate e ridondanti d’eccezioni.
Se poi il maestro con perseverante attenzione sorvegli alla
simultanea osservazione dell’accento e della quantità nella pronunzia
de’suoi scolari, ne vedrà resultare due vantaggi inapprezzabili:
primo, l’armonia propria della lingua greca, affatto
sfigurata, se si esprima o solo l’accento o sola la quantità, si rivelerà
all’orecchio, per quanto è possibile oggiroai di resuscitarla; secondo, l’abitudine della pronunzia accentuata insegnerà
con l’uso ai discenti quello che si chiama T accento primo, e
che i grammatici non insegnano che imperfettamente in una
lunga serie di regole complicate e ridondanti d’eccezioni.
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8 grammatica greca.

§ 11

LETTURA.

In quanto agli esercizi di lettura, che sogliono a questo punto incominciarsi, deve farsi, e ripetersi di frequente agli alunni una raccomandazione importantissima.

Egli è necessario, che s’abituino fin dal principio a fare intendere in ogni parola la sillaba «accentuata, pronunziandola con un tono di voce un poco più alto che le sillabe non segnate d’accento. Questo è facilissimo per le sillabe lunghe, ma le sillabe brevi e segnate d’accento presentano una maggiore difficoltà, cui £erò l’organo ancora flessibile de’ giovani non penerà molto a vincere.

Nelle lingue moderne l’accento tonico rende lunga la sillaba, su cui si posa, sebbene la vocale per natura sia breve: nel greco e nel latino la vocale breve deve restare breve malgrado la maggiore intensità, con cui si pronunzia. Per esempio, in AÓ70; e lócus bisogna far sentire l’accento della prima sillaba, senza allungare V o che è breve. L’accento deve ognora essere sentito, ma non deve mai alterare la quantità.

Chi abbia sortito un’organo facile, perverrà immediatamente ad effettuare questa pronunzia, cosi intimamente legata al genio delle lingue antiche; agli altri un esercizio non lungo, ma indispensabile darà abbastanza d’agilità per pronunziare un suono breve con forza e rapidità ad un tempo. Se poi il maestro con perseverante attenzione sorvegli alla simultanea osservazione dell’accento e della quantità nella pronunzia de’suoi scolari, ne vedrà resultare due vantaggi inapprezzabili: primo, l’armonia propria della lingua greca, affatto sfigurata, se si esprima o solo l’accento o sola la quantità, si rivelerà all’orecchio, per quanto è possibile oggiroai di resuscitarla; secondo, l’abitudine della pronunzia accentuata insegnerà con l’uso ai discenti quello che si chiama T accento primo, e che i grammatici non insegnano che imperfettamente in una lunga serie di regole complicate e ridondanti d’eccezioni.