Pagina:Erodiano - Istoria dell'Imperio dopo Marco, De Romanis, 1821.djvu/28: differenze tra le versioni

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ERODI ANO
''{{Pt|guardare|riguardare}} qual loro allievo, e quei della mia età di militar disciplina condiscepolo, e così corrispondere all’amore che a tutti indistintamente portava il padre mio, ed alla virtuosa educazione che ha sempre procurato di darci. Ora la fortuna mi ha fatto dopo lui vostro principe, e principe non come i primi adottivo e borioso di essersi acquistato l’imperio, ma principe nato ed allevato in casa regnatrice, e da si alta fortuna guidato, che, appena venni a luce, mi trovai ammantato di porpora imperiale, e ad un tratto apparvi alla vista del sole e uomo e principe. Le quali cose debbon muovere gli animi vostri ad una maggior venerazione di me, che non fui eletto, ma nato sono vostro imperadore. Ora dunque che il genitore regna lassù cogli Iddii, e a me restato è il peso di reggere queste cose mondane, sovra voi, uomini valorosissimi, cade ogni speranza de’ futuri successi; voi dovete porre mano a disertare queste reliquie di guerra, voi difendere a Roma la gloria del mondo, voi trarre i suoi confini al di là dell’oceano. Sì facendo, immortalerete voi stessi, e renderete eziandìo i debiti meriti alla memoria del comun nostro padre, il quale, certo è, che ode i nostri detti, e vede le nostre operazioni. Ed io reputo impareggiabile felicità di averne un sì''
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guardare qual loro allievo, e quei della mia
età di militar disciplina condiscepolo, e così
corrispondere all* amore che a tutti indistintamente
portava il padre mio, ed alla virtuosa
educazione che ha sempre procurato di darci.
Ora la fortuna mi ha fatto dopo lui vostro
principe, e principe non come i primi adottivo
e borioso di essersi acquistato V imperio,
ma principe nato ed allevato in casa regnatrice
i e da si alta fortuna guidato, che y appena
venni a luce, mi trovai ammantato di porpora
imperiale, e ad un tratto apparvi alla vista
del sole e uomo e principe. Le quali cose debbon
muovere gli animi vostri ad una maggior
venerazione di me, che non fui eletto, ma nato
sono vostro imperadore. Ora dunque che il
genitore regna lassù cogli Iddii, e a me restato
è il peso di reggere queste cose mondane,
sovra voi, uomini valorosissimi, cade ogni
speranza de’ futuri successi; voi dovete porre
mano a disertare queste reliquie di guerra,
voi difendere a Roma la gloria del mondo, voi
trarre i suoi corfini al di là dell * oceano. Sì
facendo, immortalerete voi stessi, e renderete
eziandìo i debiti meriti alla memoria ’del comun
nostro padre, il quale, certo è, che ode i
nostri detti, e vede le nostre operazioni. Ed
*o reputo impareggiabile felicità di averne un sì
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guardare qual loro allievo, e quei della mia età di militar disciplina condiscepolo, e così corrispondere all’amore che a tutti indistintamente portava il padre mio, ed alla virtuosa educazione che ha sempre procurato di darci. Ora la fortuna mi ha fatto dopo lui vostro principe, e principe non come i primi adottivo e borioso di essersi acquistato l’imperio, ma principe nato ed allevato in casa regnatrice, e da si alta fortuna guidato, che, appena venni a luce, mi trovai ammantato di porpora imperiale, e ad un tratto apparvi alla vista del sole e uomo e principe. Le quali cose debbon muovere gli animi vostri ad una maggior venerazione di me, che non fui eletto, ma nato sono vostro imperadore. Ora dunque che il genitore regna lassù cogli Iddii, e a me restato è il peso di reggere queste cose mondane, sovra voi, uomini valorosissimi, cade ogni speranza de’ futuri successi; voi dovete porre mano a disertare queste reliquie di guerra, voi difendere a Roma la gloria del mondo, voi trarre i suoi confini al di là dell’oceano. Sì facendo, immortalerete voi stessi, e renderete eziandìo i debiti meriti alla memoria del comun nostro padre, il quale, certo è, che ode i nostri detti, e vede le nostre operazioni. Ed io reputo impareggiabile felicità di averne un sì