Pagina:Erodiano - Istoria dell'Imperio dopo Marco, De Romanis, 1821.djvu/87: differenze tra le versioni
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ISTORIA LIBRO II. 83 |
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ter chiarirsi degli artifizj che seco loro si adoperano, perchè come han corpo gigantesco e robusto, e alla battaglia e all’uccisione prontissimo, altrettanto riescono d’ingegno tardo e grossolano. Talché persuasi che Severo avesse in animo di vendicare la morte di Pertinace, sì fattamente gli si affezionarono, che lo nominarono imperadore, e gli dettero il potere supremo. Poiché Severo fu venuto in chiaro del pensare degli ungheri, con ricchi doni trasse a se tutti i governatori di quelle vicine nazioni che soggette sono all’imperio romano. Possedendo egli lacciuoli a gran dovizia, non isgomentava per simular benevolenza di giurare e spergiurare, ed una cosa avea sulla lingua, ed un’ altra nel cuore. |
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rano , perchè come han corpo gigantesco e ro¬ |
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Tirata dunque alla sua tutta l’Illiria, e tutti i governatori di quelle provincie, e riuniti quanti più potè di soldati, prese il soprannome di Pertinace, che s’immaginava non solo agl’illirj, ma a’ romani eziandìo dover essere gratissimo; e, fattigli venire tutti nel campo, in tal guisa arringogli: ''Quanta sia la fede vostra, e la religione inverso gl’Iddii, pe’ quali avete giurato, e quanto onore e riverenza abbiate agl’imperadori, si pare principalmente nello sdegno che vi anima contro quei reggimenti urbani i quali, servendo alla pompa ed alieni alla'' |
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solano . Talché persuasi che Severo avesse in |
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animo di vendicare la morte di Pertinace, sì |
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fattamente gli si affezionarono, che lo nomina¬ |
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tutti i governatori di quelle vicine nazioni che |
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egli lacciuoli a gran dovizia, non isgomentava per |
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ed una cosa avea sulla lingua , ed un’ altra nel |
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Tirata dunque alla sua tutta l’Illiria, e |
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quanti più potè di soldati, prese il soprannome |
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ter chiarirsi degli artifizj che seco loro si adoperano, perchè come han corpo gigantesco e robusto, e alla battaglia e all’uccisione prontissimo, altrettanto riescono d’ingegno tardo e grossolano. Talché persuasi che Severo avesse in animo di vendicare la morte di Pertinace, sì fattamente gli si affezionarono, che lo nominarono imperadore, e gli dettero il potere supremo. Poiché Severo fu venuto in chiaro del pensare degli ungheri, con ricchi doni trasse a se tutti i governatori di quelle vicine nazioni che soggette sono all’imperio romano. Possedendo egli lacciuoli a gran dovizia, non isgomentava per simular benevolenza di giurare e spergiurare, ed una cosa avea sulla lingua, ed un’ altra nel cuore.
Tirata dunque alla sua tutta l’Illiria, e tutti i governatori di quelle provincie, e riuniti quanti più potè di soldati, prese il soprannome di Pertinace, che s’immaginava non solo agl’illirj, ma a’ romani eziandìo dover essere gratissimo; e, fattigli venire tutti nel campo, in tal guisa arringogli: Quanta sia la fede vostra, e la religione inverso gl’Iddii, pe’ quali avete giurato, e quanto onore e riverenza abbiate agl’imperadori, si pare principalmente nello sdegno che vi anima contro quei reggimenti urbani i quali, servendo alla pompa ed alieni alla