Pagina:Cenni storico-bibliografici della R. Biblioteca nazionale di Firenze.djvu/19: differenze tra le versioni

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che sono certamente in gran numero. Questa cosa fu fatta intorno al 1852, quando il Cav. Giuseppe Molini fece il riscontro generale della biblioteca e preparò l’attuale catalogo; ed in tale occasione furono segnati quei libri con un bollo particolare, affinchè constasse ch’erano legalmente posti in commercio: ritraendosi dalla vendita una somma non indifferente, che fu volta a profitto della libreria, oltre il vantaggio che ne risentì dai baratti concordati colla Palatina e con altre biblioteche. Lo stesso sarebbe desiderabile di poter fare al presente, ma a tale operazione non è possibile di devenire finacchè non si accozzino insieme tutte le schede per compilare un solo catalogo.
che sono certamente in gran numero. Questa cosa fu fatta intorno al 1852, quando il Cav. Giuseppe Molini fece il riscontro generale della biblioteca e preparò l’attuale catalogo; ed in tale occasione furono segnati quei libri con un bollo particolare, affinchè constasse ch’erano legalmente posti in commercio: ritraendosi dalla vendita una somma non indifferente, che fu volta a profitto della libreria, oltre il vantaggio che ne risentì dai baratti concordati colla Palatina e con altre biblioteche. Lo stesso sarebbe desiderabile di poter fare al presente, ma a tale operazione non è possibile di devenire finacchè non si accozzino insieme tutte le schede per compilare un solo catalogo.



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che sono certamente in gran numero. Questa cosa fu fatta intorno al 1852, quando il Cav. Giuseppe Molini fece il riscontro generale della biblioteca e preparò l’attuale catalogo; ed in tale occasione furono segnati quei libri con un bollo particolare, affinchè constasse ch’erano legalmente posti in commercio: ritraendosi dalla vendita una somma non indifferente, che fu volta a profitto della libreria, oltre il vantaggio che ne risentì dai baratti concordati colla Palatina e con altre biblioteche. Lo stesso sarebbe desiderabile di poter fare al presente, ma a tale operazione non è possibile di devenire finacchè non si accozzino insieme tutte le schede per compilare un solo catalogo.

I manoscritti pure hanno per la più gran parte i loro cataloghi; ma non debbo nascondere che in tal proposito resta non poco da farsi, non per mancanza invero di buona volontà, ma per le stesse ragioni sopra accennate. Il catalogo generale dei magliabechiani contenuto in undici volumi, comprende tutti i manoscritti, distribuiti in 40 classi secondo