Pagina:Ariosto, Ludovico – Orlando furioso, Vol. II, 1928 – BEIC 1738143.djvu/68: differenze tra le versioni

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CANTO


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Ma che sua intenzione avesse effetto
Ma che sua intenzione avesse effetto
vietò quella magnanima guerriera,
vietò quella magnanima guerriera,
che con Astolfo e col buon Sansonetto
che con Astolfo e col buon Sansonetto
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ben che l’avea lasciate in su la strada
ben che l’avea lasciate in su la strada
a quella volta che le fur d’impaccio,
a quella volta che le fur d’impaccio,
quando per riaver sua buona spada
quando per riaver sua buona spada
correa dietro a Rrunel degno di laccio.
correa dietro a Brunel degno di laccio.
Questa istoria non credo che m’accada
Questa istoria non credo che m’accada
altrimenti narrar; però la taccio.
altrimenti narrar; però la taccio.
Da me vi basti intendere a che guisa
Da me vi basti intendere a che guisa
quivi trovasse l’arme sue Marfisa.
quivi trovasse l’arme sue Marfisa.

1 IO
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Intenderete ancor, che come l’ebbe
Intenderete ancor, che come l’ebbe
riconosciute a manifeste note,
riconosciute a manifeste note,
per altro che sia al mondo, non le avrebbe
per altro che sia al mondo, non le avrebbe
lasciate un di di sua persona vote.
lasciate un di sua persona vote.
Se piú tenere un modo o un altro debbe
Se piú tenere un modo o un altro debbe
per racquistarle, ella pensar non puote;
per racquistarle, ella pensar non puote;
ma se gli accosta a un tratto, e la man stende,
ma se gli accosta a un tratto, e la man stende,
e senz’altro rispetto se le prende;
e senz’altro rispetto se le prende;

in
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e per la fretta ch’ella n’ebbe, avenne
e per la fretta ch’ella n’ebbe, avenne
ch’altre ne prese, altre mandonne in terra.
ch’altre ne prese, altre mandonne in terra.
Il re, che troppo offeso se ne tenne,
Il re, che troppo offeso se ne tenne,
con uno sguardo sol le mosse guerra;
con uno sguardo sol le mosse guerra;
che’l popul, che l’ingiuria non sostenne,
che ’l popul, che l’ingiuria non sostenne,
per vendicarlo e lance e spade afferra,
per vendicarlo e lance e spade afferra,
non rammentando ciò ch’i giorni inanti
non rammentando ciò ch’i giorni inanti
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Versione delle 18:34, 21 mag 2019

62 canto


 108
     Ma che sua intenzione avesse effetto
vietò quella magnanima guerriera,
che con Astolfo e col buon Sansonetto
in piazza nuovamente venuta era.
Costei, vedendo l’arme ch’io v’ho detto,
subito n’ebbe conoscenza vera:
però che giá sue furo, e l’ebbe care
quanto si suol le cose ottime e rare;

 109
     ben che l’avea lasciate in su la strada
a quella volta che le fur d’impaccio,
quando per riaver sua buona spada
correa dietro a Brunel degno di laccio.
Questa istoria non credo che m’accada
altrimenti narrar; però la taccio.
Da me vi basti intendere a che guisa
quivi trovasse l’arme sue Marfisa.

 110
     Intenderete ancor, che come l’ebbe
riconosciute a manifeste note,
per altro che sia al mondo, non le avrebbe
lasciate un dí di sua persona vote.
Se piú tenere un modo o un altro debbe
per racquistarle, ella pensar non puote;
ma se gli accosta a un tratto, e la man stende,
e senz’altro rispetto se le prende;

 111
     e per la fretta ch’ella n’ebbe, avenne
ch’altre ne prese, altre mandonne in terra.
Il re, che troppo offeso se ne tenne,
con uno sguardo sol le mosse guerra;
che ’l popul, che l’ingiuria non sostenne,
per vendicarlo e lance e spade afferra,
non rammentando ciò ch’i giorni inanti
nocque il dar noia ai cavallieri erranti.