Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo III.djvu/360: differenze tra le versioni
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{{Indentatura}}''Avarizia di Bessa e sua negligenza nel reggere il presidio romano. — Gli Isauri a difesa della porta Asinaria macchinano tradigione. Re Totila conquista Roma, ed è placato da Pelagio nel tempio di S. Pietro. Estrema indigenza dei senatori. — Bontà di Totila con Rusticiana e con le altre romane donne.''</div> |
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I. Bessa accumulava ricchezze vendendo mai sempre il frumento, colpa il bisogno, a più caro prezzo. Tutto occupato dell'arricchire faceva ultimo de' suoi pensieri la difesa e la sicurezza di quelle mura. Non retti da freno i soldati vagavano oziosi, pochi ne vedevi attendere e ben anche negligentemente alla comune salvezza. Addormentavansi le scolte a beneplacito loro, e senza tema che il duce tenessele in soggezione col farne d'ogn'intorno la rivista com'è di pratica. Oltre di che mancavano cittadini cui fidare le guardie unitamente alla truppa , rimasine pochissimi entro le mura e questi rifiniti dalla fame. |
I. Bessa accumulava ricchezze vendendo mai sempre il frumento, colpa il bisogno, a più caro prezzo. Tutto occupato dell'arricchire faceva ultimo de' suoi pensieri la difesa e la sicurezza di quelle mura. Non retti da freno i soldati vagavano oziosi, pochi ne vedevi attendere e ben anche negligentemente alla comune salvezza. Addormentavansi le scolte a beneplacito loro, e senza tema che il duce tenessele in soggezione col farne d'ogn'intorno la rivista com'è di pratica. Oltre di che mancavano cittadini cui fidare le guardie unitamente alla truppa , rimasine pochissimi entro le mura e questi rifiniti dalla fame. |
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II. Quattro Isauri pertanto degli scelti a custodire la porta Asinaria quando fu la volta loro di guardare quel muro durante la notte, osservati i compagni a giacersi vinti dal sonno, calano dai merli al suolo parecchie funi ed attaccativisi con ambe le mani si collano giù al di fuori; iti di poi a Totila promettongli introdurlo agevolmente in città con tutto il gottico esercito. Il re data sua fede che ne saprebbe loro buonissimo grado, e rimunererebbeli a dovizia dell'{{Pt|ot-| |
II. Quattro Isauri pertanto degli scelti a custodire la porta Asinaria quando fu la volta loro di guardare quel muro durante la notte, osservati i compagni a giacersi vinti dal sonno, calano dai merli al suolo parecchie funi ed attaccativisi con ambe le mani si collano giù al di fuori; iti di poi a Totila promettongli introdurlo agevolmente in città con tutto il gottico esercito. Il re data sua fede che ne saprebbe loro buonissimo grado, e rimunererebbeli a dovizia dell'{{Pt|ot-|}} |
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350 | GUERRE GOTTICHE |
I. Bessa accumulava ricchezze vendendo mai sempre il frumento, colpa il bisogno, a più caro prezzo. Tutto occupato dell'arricchire faceva ultimo de' suoi pensieri la difesa e la sicurezza di quelle mura. Non retti da freno i soldati vagavano oziosi, pochi ne vedevi attendere e ben anche negligentemente alla comune salvezza. Addormentavansi le scolte a beneplacito loro, e senza tema che il duce tenessele in soggezione col farne d'ogn'intorno la rivista com'è di pratica. Oltre di che mancavano cittadini cui fidare le guardie unitamente alla truppa , rimasine pochissimi entro le mura e questi rifiniti dalla fame.
II. Quattro Isauri pertanto degli scelti a custodire la porta Asinaria quando fu la volta loro di guardare quel muro durante la notte, osservati i compagni a giacersi vinti dal sonno, calano dai merli al suolo parecchie funi ed attaccativisi con ambe le mani si collano giù al di fuori; iti di poi a Totila promettongli introdurlo agevolmente in città con tutto il gottico esercito. Il re data sua fede che ne saprebbe loro buonissimo grado, e rimunererebbeli a dovizia dell'ot-