Figlio mio dilettoso, in faccia laude (Einaudi): differenze tra le versioni
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{{Qualità|avz=75%|data=17 maggio 2008|arg=Duecento}}{{Intestazione Duecento |
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|Nome e cognome dell'autore = Guittone d'Arezzo |
|Nome e cognome dell'autore = Guittone d'Arezzo |
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|Titolo = Figlio mio dilettoso, in faccia laude |
|Titolo = Figlio mio dilettoso, in faccia laude |
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{{AltraVersione|Figlio mio dilettoso, in faccia laude|Laterza, Egidi, 1940}} |
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Versione delle 21:43, 17 mag 2008
Questo testo è completo. |
Figlio mio dilettoso, in faccia laude
non con discrezion, sembrame, m'archi;
lauda sua volonter non saggio l'aude,
se tutto laudator giusto ben marchi.
Perché laudar te non cor me l'aude,5
tutto che laude merti a laude marchi;
laudando sparte bon del valor laude,
legge orrando di saggi e non di marchi.
Ma se, che degno sia, figlio m'acorgo,
no amo certo guaire a te dicími,10
ché volonteri a la tua lauda accorgo
la grazia tua che, padre, dícimi,
ché figlio tale assia pago corgo,
pur che vera sapienza a poder cimi.