Pagina:Le confessioni di un ottuagenario I.djvu/180: differenze tra le versioni
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capitolo terzo. | 153 |
buli sbucarono in quell’istante dalla campagna, e, guardatisi intorno per le quattro vie, si volsero alla vecchia colla stessa domanda che avevano fatta un momento prima ai due fanciulli.
— Non vidi altro che il guardiano di Lugugnana che volgeva a Portovecchio; — rispose loro la Martinella.
— Eh! che guardiano di Lugugnana! sarà stato lui! — disse uno della banda.
— Sentite Martinella, — domandò un altro di coloro; — non conoscete voi lo Spaccafumo?
— Lo Spaccafumo! — sclamò la vecchia con due occhiacci brutti brutti. — Quel ribaldo, quel bandito che vive senza legge e senza timor di Dio, come un vero turco! No, per grazia di Dio, che non lo conosco; ma lo vidi peraltro una Domenica sulla berlina di Venchieredo che saranno due anni.
— E oggi non lo avete veduto per queste parti? — chiese ancora colui che avea parlato il primo.
— Se l’ho veduto oggi? ma se dicevano che fosse morto annegato fin dall’anno scorso! — ripigliò la vecchia. — E poi confesso alle Loro eccellenze che patisco un po’ negli occhi...
— Udite pure! era lui! tornò a dire lo sgherro. — Perchè non dircelo prima che sei orba come una talpa, vecchiaccia grinza? Su in gamba a Portovecchio, figliuoli! — soggiunse rivolto ai suoi.
E tutti quattro presero per la strada di Portovecchio, che era l’opposta a quella battuta un quarto d’ora prima dal barbone.
— Ma sbagliano per di lì, — volli dir io.
— Zitto, — mi bisbigliò la Martinella — lascia andare quella cattiva gente, e diciamo invece un pater noster a San Rocco che ce ne ha liberati.
La Pisana durante il colloquio cogli sgherri avea ria-