Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, IX.djvu/517: differenze tra le versioni
Alex_brollo: split |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione||''LA DONNA VENDICATIVA''|501|s=si}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
<nowiki /> |
<nowiki /> |
||
⚫ | |||
{{Pt|{{Indentatura}}}} |
|||
⚫ | |||
da buoni amici. |
|||
{{sc|Ottavio}}. Ma io ... |
{{sc|Ottavio}}. Ma io ... |
||
Riga 10: | Riga 8: | ||
{{sc|Ottavio}}. Via, via, non dico altro. {{Ids|(placato)}} |
{{sc|Ottavio}}. Via, via, non dico altro. {{Ids|(placato)}} |
||
{{sc|Lelio}}. (Ride) Brava, così |
{{sc|Lelio}}. {{Ids|(Ride)}} Brava, così: sta lì sotto. {{Ids|(burlandosi d’Ottavio)}} |
||
{{sc|Ottavio}}. Giuro al cielo ... {{Ids|(alterato)}} |
{{sc|Ottavio}}. Giuro al cielo ... {{Ids|(alterato)}} |
||
Riga 16: | Riga 14: | ||
{{sc|Corallina}}. Via. {{Ids|(forte ad Ottavio)}} |
{{sc|Corallina}}. Via. {{Ids|(forte ad Ottavio)}} |
||
{{sc|Ottavio}}. (Mi crepa la vescica del fiele). {{Ids|(da |
{{sc|Ottavio}}. (Mi crepa la vescica del fiele). {{Ids|(da sè)}} |
||
{{sc|Corallina}}. Il signor Lelio domanda la signora Rosaura per |
{{sc|Corallina}}. Il signor Lelio domanda la signora Rosaura per consorte: non è vero? {{Ids|(a Lelio)}} |
||
sorte : non è vero ? {{Ids|(a Lelio)}} |
|||
{{sc|Lelio}}. Questo è quel che volevo dire, e non ho potuto dirlo. |
{{sc|Lelio}}. Questo è quel che volevo dire, e non ho potuto dirlo. |
||
Riga 25: | Riga 22: | ||
{{sc|Ottavio}}. Vi ho inteso, e ve la darò. |
{{sc|Ottavio}}. Vi ho inteso, e ve la darò. |
||
{{sc|Corallina}}. Sentite |
{{sc|Corallina}}. Sentite? Egli ve la promette. {{Ids|(a Lelio)}} |
||
{{sc|Lelio}}. E la dote sarà di seimila scudi. |
{{sc|Lelio}}. E la dote sarà di seimila scudi. |
||
Riga 33: | Riga 30: | ||
{{sc|Ottavio}}. Ma la dote bisognerà assicurarla. |
{{sc|Ottavio}}. Ma la dote bisognerà assicurarla. |
||
{{sc|Lelio}}. Come |
{{sc|Lelio}}. Come? Io assicurar la dote? |
||
{{sc|Ottavio}}. Oh |
{{sc|Ottavio}}. Oh! chi siete voi? |
||
{{sc|Lelio}}. Son uno che ha tanti beni da comprare i vostri. |
{{sc|Lelio}}. Son uno che ha tanti beni da comprare i vostri. |
||
Riga 43: | Riga 40: | ||
{{sc|Lelio}}. Ed io non voglio. |
{{sc|Lelio}}. Ed io non voglio. |
||
{{sc|Corallina}}. Zitto. Vergognatevi. Non si contratta così |
{{sc|Corallina}}. Zitto. Vergognatevi. Non si contratta così; parete due cani arrabbiati. |
||
due cani arrabbiati. |
|||
{{sc|Ottavio}}. Egli è quello ... {{Ids|(alterato)}} |
{{sc|Ottavio}}. Egli è quello ... {{Ids|(alterato)}} |
||
Riga 50: | Riga 46: | ||
{{sc|Corallina}}. Zitto, vi dico. {{Ids|(Ottavio tace)}} |
{{sc|Corallina}}. Zitto, vi dico. {{Ids|(Ottavio tace)}} |
||
{{sc|Lelio}}. Brava, è lui il pazzo. |
{{sc|Lelio}}. Brava, è lui il pazzo., {{Ids|(ridendo)}} |
||
{{sc|Ottavio}}. Io? {{Ids|(alterato)}} |
{{sc|Ottavio}}. Io? {{Ids|(alterato)}} |
||
{{sc|Corallina}}. Ma zitto. Via, accomodiamo questa faccenda. Signor |
{{sc|Corallina}}. Ma zitto. Via, accomodiamo questa faccenda. Signor Lelio, non perchè si diffidi di lei, ma per il buon ordine, si compiaccia di accennare il luogo, dove vuole assicurare la dote. |
||
Lelio, non perchè si diffidi di lei, ma per il buon ordine, si |
|||
compiaccia di accennare il luogo, dove vuole assicurare la dote. |
|||
{{sc|Lelio}}. Mi maraviglio |
{{sc|Lelio}}. Mi maraviglio; io non voglio far queste scene ... |
||
{{sc|Ottavio}}. E se voi non volete ... {{Ids|(alterato)}} |
{{sc|Ottavio}}. E se voi non volete ... {{Ids|(alterato)}} |
||
{{sc|Corallina}}. Tacete, signore |
{{sc|Corallina}}. Tacete, signore. {{Ids|(ad Ottavio)}} Il signor Lelio è ricco, e la dote non può perire. (Se non faccio così, si guastano). {{Ids|(da sè)}} |
||
e la dote non può perire. (Se non faccio così, si guastano), (da sé |
|||
{{Pt|</div>}} |
|||
Piè di pagina (non incluso) | Piè di pagina (non incluso) | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
</div> |
|||
<references/></div> |
Versione delle 20:16, 12 mar 2020
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
LA DONNA VENDICATIVA | 501 |
Smorzate il vostro fuoco, parlate con pace, da galantuomini, da buoni amici.
Ottavio. Ma io ...
Corallina. Zitto lì con quella vociaccia.
Ottavio. Via, via, non dico altro. (placato)
Lelio. (Ride) Brava, così: sta lì sotto. (burlandosi d’Ottavio)
Ottavio. Giuro al cielo ... (alterato)
Corallina. Via. (forte ad Ottavio)
Ottavio. (Mi crepa la vescica del fiele). (da sè)
Corallina. Il signor Lelio domanda la signora Rosaura per consorte: non è vero? (a Lelio)
Lelio. Questo è quel che volevo dire, e non ho potuto dirlo.
Ottavio. Vi ho inteso, e ve la darò.
Corallina. Sentite? Egli ve la promette. (a Lelio)
Lelio. E la dote sarà di seimila scudi.
Corallina. Sì, signore.
Ottavio. Ma la dote bisognerà assicurarla.
Lelio. Come? Io assicurar la dote?
Ottavio. Oh! chi siete voi?
Lelio. Son uno che ha tanti beni da comprare i vostri.
Ottavio. Non so altro. Voglio così.
Lelio. Ed io non voglio.
Corallina. Zitto. Vergognatevi. Non si contratta così; parete due cani arrabbiati.
Ottavio. Egli è quello ... (alterato)
Corallina. Zitto, vi dico. (Ottavio tace)
Lelio. Brava, è lui il pazzo., (ridendo)
Ottavio. Io? (alterato)
Corallina. Ma zitto. Via, accomodiamo questa faccenda. Signor Lelio, non perchè si diffidi di lei, ma per il buon ordine, si compiaccia di accennare il luogo, dove vuole assicurare la dote.
Lelio. Mi maraviglio; io non voglio far queste scene ...
Ottavio. E se voi non volete ... (alterato)
Corallina. Tacete, signore. (ad Ottavio) Il signor Lelio è ricco, e la dote non può perire. (Se non faccio così, si guastano). (da sè)