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tre volumi, edizione che fino ad ora è rimasta la fondamentale; sebbene il Piergili ne avesse più tardi, nel 1925, procurata un’ultima ristampa, la settima,<ref>La ''sesta'' del 1922, fa parte dello ''Opere complete di G. L., in 16 volumi, della Casa Le Monnier; ma è soltanto una nuova tiratura della 5“.</ref> con nuove aggiunte o poste in fine o abilmente innestate nella vecchia stereotipia della 5a edizione.2 UT. |
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INTRODUZIONE |
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XV |
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Come il Viani facilmente prevedeva, la pubblicazione delVEpistolario leopardiano fece maravigliare molti, e irritare e addolorare qualcuno, che certo da essa non veniva troppo a guadagnare. Alludo segnatamente ad Antonio Ranieri, il quale avendo fino allora goduta la fama incontrastata d’aver generosamente ospitato e mantenuto di tutto il Leopardi, con sacrificii continuati per un settennio, si vedeva ora sfrondare la corona dalle rivelazioni dei veri rapporti tra i due sodali, che da alcune lettere leopardiane, specie deW Appendice, emergevano. |
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tre volumi, edizione che fino ad ora è rimasta la fondamentale; |
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sebbene il Piergili ne avesse più tardi, nel 1925, procurata |
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un’ultima ristampa, la settima,1 con nuove aggiunte o |
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poste in fine o abilmente innestate nella vecchia stereotipia |
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⚫ | <ref follow="intro6">di Giacomo, dal n. 783 all’815 (pp. 1-53); alle quali fan séguito le lettere dei principali suoi corrispondenti, il Giordani, il Vieusseux, il Colletta, gli Stella; e ima del Grassi (pp. 55-410). Il volume si compie coi «Ricordi, giudizi, ragguagli ecc.» (pp. 411-442) e l’n Indico dei nomi delle persone a cui sono indirizzate le lettere del Leopardi».</ref> |
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della 5a edizione.2 |
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UT. |
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Come il Viani facilmente prevedeva, la pubblicazione delVEpistolario |
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leopardiano fece maravigliare molti, e irritare e |
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2 Epistolario di Q. L., raccolto e ordinato da P. Viani. Settima ristampa con nuove aggiunte a cura di G. Pirroili. Firenze, F. Le Monnier, e. a. Volumi 3. — In questa 7“ristampa, che fu data al pubblico non prima del 15 aprile 1025. come si ricava dalle indicazioni poste in fine di ciascun volume, il voi. I comprende 319 lettore leopardiane (pp. 15-561); pili le «Giunte e correzioni al I volume» (pp. 563-570). Il II volume comprende le lettere leopardiane dal n. 320 all’815 (pp. 1-571); pili un’«Appendice» di Ietterò del I,. venute in luce dopo, che protraggono la numerazione dal n. 816 all’883 (pp. 573-629); e tra esse è notabile il gruppo delle 39 lettere al Ranieri. |
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addolorare qualcuno, che certo da essa non veniva troppo a |
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guadagnare. Alludo segnatamente ad Antonio Ranieri, il quale |
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pili una al Troya e ima a Margherita Fabbri, che Antonio Carata aveva pubblicate nella Nuova Antologia (quaderno del 16 agosto 1909). In fine vi sono «Giunte e correzioni al II volume» (pp. 631-635), seguite dagli «Indici». Il 111 volume comprende esclusivamente le «Lettere degli amici» al Leopardi, con l’aggiunta di tutte lo lettere di Pietro Brighenti, a cura ili G. P ter Giù: |
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avendo fino allora goduta la fama incontrastata d’aver generosamente |
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ospitato e mantenuto di tutto il Leopardi, con sacrificii |
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continuati per un settennio, si vedeva ora sfrondare la |
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corona dalle rivelazioni dei veri rapporti tra i due sodali, che |
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da alcune lettere leopardiane, specie deW Appendice, emergevano. |
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Giacomo, dal n. 783 all’815 (pp. 1-53); alle quali fan séguito le lettere dei |
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ragguagli ecc.» (pp. 411-442) e l’n Indico dei nomi delle persone a cui sono indirizzate |
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le lettere del Leopardi». |
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1 La sesta del 1922, fa parte dello Opere complete di O. L., in 16 volumi, |
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della Casa Le Monnier; ma è soltanto una nuova tiratura della 5“. |
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2 Epistolario di Q. L., raccolto e ordinato da P. Viani. Settima ristampa |
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con nuove aggiunte a cura di G. Pirroili. Firenze, F. Le Monnier, e. a. Volumi |
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3. — In questa 7“ ristampa, che fu data al pubblico non prima del |
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15 aprile 1025. come si ricava dalle indicazioni poste in fine di ciascun volume, |
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il voi. I comprende 319 lettore leopardiane (pp. 15-561); pili le «Giunte |
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e correzioni al I volume» (pp. 563-570). Il II volume comprende le lettere |
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leopardiane dal n. 320 all’815 (pp. 1-571); pili un’«Appendice» di Ietterò |
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del I,. venute in luce dopo, che protraggono la numerazione dal n. 816 |
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all’883 (pp. 573-629); e tra esse è notabile il gruppo delle 39 lettere al Ranieri. |
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pili una al Troya e ima a Margherita Fabbri, che Antonio Carata aveva |
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pubblicate nella Nuova Antologia (quaderno del 16 agosto 1909). In fine vi sono |
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«Giunte e correzioni al II volume» (pp. 631-635), seguite dagli «Indici». Il |
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111 volume comprende esclusivamente le «Lettere degli amici» al Leopardi, |
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con l’aggiunta di tutte lo lettere di Pietro Brighenti, a cura ili G. P ter Giù: |
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sono in tutto 192 lettere (pp. 1-464); più i «Ricordi, giudizi, ragguagli ecc.». |
sono in tutto 192 lettere (pp. 1-464); più i «Ricordi, giudizi, ragguagli ecc.». |
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Se il Piergili riesci ad aggiungerò in questa 7“ ristampa parecchie altre lettere |
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Se il Piergili riesci ad aggiungerò in questa 7“ristampa parecchie altre lettere da altri già sparsamente date alla luco, e anche alcuni frammenti per colmare le rispettive lacune, è ovvio che non vi potè far luogo a qualche altra lettera venuta fuori dopo il 1925; lo quali lettere, del resto in numero assai limitato troveranno il lor posto, con le poche inedite, nella presente edizione. |
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da altri già sparsamente date alla luco, e anche alcuni frammenti per colmare |
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introduzione | xv |
tre volumi, edizione che fino ad ora è rimasta la fondamentale; sebbene il Piergili ne avesse più tardi, nel 1925, procurata un’ultima ristampa, la settima,1 con nuove aggiunte o poste in fine o abilmente innestate nella vecchia stereotipia della 5a edizione.2 UT.
Come il Viani facilmente prevedeva, la pubblicazione delVEpistolario leopardiano fece maravigliare molti, e irritare e addolorare qualcuno, che certo da essa non veniva troppo a guadagnare. Alludo segnatamente ad Antonio Ranieri, il quale avendo fino allora goduta la fama incontrastata d’aver generosamente ospitato e mantenuto di tutto il Leopardi, con sacrificii continuati per un settennio, si vedeva ora sfrondare la corona dalle rivelazioni dei veri rapporti tra i due sodali, che da alcune lettere leopardiane, specie deW Appendice, emergevano.
Queste lettere esasperarono il vecchio Ranieri, e gli fe
2 Epistolario di Q. L., raccolto e ordinato da P. Viani. Settima ristampa con nuove aggiunte a cura di G. Pirroili. Firenze, F. Le Monnier, e. a. Volumi 3. — In questa 7“ristampa, che fu data al pubblico non prima del 15 aprile 1025. come si ricava dalle indicazioni poste in fine di ciascun volume, il voi. I comprende 319 lettore leopardiane (pp. 15-561); pili le «Giunte e correzioni al I volume» (pp. 563-570). Il II volume comprende le lettere leopardiane dal n. 320 all’815 (pp. 1-571); pili un’«Appendice» di Ietterò del I,. venute in luce dopo, che protraggono la numerazione dal n. 816 all’883 (pp. 573-629); e tra esse è notabile il gruppo delle 39 lettere al Ranieri.
pili una al Troya e ima a Margherita Fabbri, che Antonio Carata aveva pubblicate nella Nuova Antologia (quaderno del 16 agosto 1909). In fine vi sono «Giunte e correzioni al II volume» (pp. 631-635), seguite dagli «Indici». Il 111 volume comprende esclusivamente le «Lettere degli amici» al Leopardi, con l’aggiunta di tutte lo lettere di Pietro Brighenti, a cura ili G. P ter Giù:
sono in tutto 192 lettere (pp. 1-464); più i «Ricordi, giudizi, ragguagli ecc.».
Se il Piergili riesci ad aggiungerò in questa 7“ristampa parecchie altre lettere da altri già sparsamente date alla luco, e anche alcuni frammenti per colmare le rispettive lacune, è ovvio che non vi potè far luogo a qualche altra lettera venuta fuori dopo il 1925; lo quali lettere, del resto in numero assai limitato troveranno il lor posto, con le poche inedite, nella presente edizione.
- ↑ La sesta del 1922, fa parte dello Opere complete di G. L., in 16 volumi, della Casa Le Monnier; ma è soltanto una nuova tiratura della 5“.
di Giacomo, dal n. 783 all’815 (pp. 1-53); alle quali fan séguito le lettere dei principali suoi corrispondenti, il Giordani, il Vieusseux, il Colletta, gli Stella; e ima del Grassi (pp. 55-410). Il volume si compie coi «Ricordi, giudizi, ragguagli ecc.» (pp. 411-442) e l’n Indico dei nomi delle persone a cui sono indirizzate le lettere del Leopardi».