Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, VII.djvu/56: differenze tra le versioni
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46 | ATTO SECONDO |
SCENA VIII1.
Moliere, la Bejart e Foresta
.
- Moliere.
Cieli! Che avvenne mai? e che ha l’Isabellina?2
Se manca alla commedia, vuol far3 la mia rovina.
Sospeso un’altra volta diran ch’è l’Impostore:
Che falsa è la licenza, ch’io sono un mentitore.
E l’interesse vostro forse è minor del mio? (alla Bejart)
- Bejart.
Non recita Isabella, nè recitar vogl’io.
- Moliere.
Come! Così parlate? V’è noto il nostro impegno?
Ah, voi siete una pazza.
- Bejart.
E voi siete un indegno.(parte)
SCENA IX.
Moliere e Foresta.
- Moliere.
Foresta, ah, donde viene sì strana escandescenza?
- Foresta.
Signor padron, vi prego darmi la mia licenza.
- Moliere.
Che dici?
- Foresta.
La licenza chiedo per andar via.
- Moliere.
Andar senza ragione ten vuoi di casa mia?
Vo’ che mi dica il vero4, o via non anderai.
- Foresta.
Fanciulla eternamente di viver non giurai.
Io voglio maritarmi, a star così patisco;
Non voglio più servire. Padron, vi riverisco. (parte)
SCENA X5.
Moliere solo.
Oh ciel! rivolte ho contro tre femmine ad un tratto.
Perchè mai? Voglion farmi6 costor diventar matto?