Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie, Vol. I, 1946 – BEIC 1727075.djvu/116: differenze tra le versioni

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no FILIPPO
gli attoniti miei spirti... Il grave fallo
gli attoniti miei spirti... Il grave fallo
d’esserti moglie, è al fin dover ch’io ammendi.
d’esserti moglie, è al fin dover ch’io ammendi.
Io finor non ti offesi : al cielo in faccia,
Io finor non ti offesi: al cielo in faccia,
in faccia al prence, io non son rea: nel mio
in faccia al prence, io non son rea: nel mio
petto bensì...
petto bensí...
;Carlo:Pietà di me fallace
Carlo+6 Pietá di me fallace
muove i suoi detti: ah! non udirla...
muove i suoi detti: ah! non udirla...
ISAB, Indarno
Isab.+16 Indarno
salvarmi tenti : ogni tuo dire è punta,
salvarmi tenti: ogni tuo dire è punta,
che in lui piu innaspra la superba piaga.
che in lui piú innaspra la superba piaga.
Tempo non è, non piu, di scuse; ornai
Tempo non è, non piú, di scuse; omai
è da sfuggir l’aspetto suo, cui nullo
è da sfuggir l’aspetto suo, cui nullo
tormento agguaglia. — Ove al tiranno fosse
tormento agguaglia. — Ove al tiranno fosse
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ogni pensiero a lui fin da’ primi anni
ogni pensiero a lui fin da’ primi anni
avea; che in lui posta ogni speme, io seco
avea; che in lui posta ogni speme, io seco
trar disegnato avea miei di felici.
trar disegnato avea miei felici.
Virtude m’era, e tuo comando a un tempo,
Virtude m’era, e tuo comando a un tempo,
l’amarlo allor: chi ’l fea delitto poscia?
l’amarlo allor: chi ’l fea delitto poscia?
Tu, col disciorre i nodi santi, il festi.
Tu, col disciorre i nodi santi, il festi.
Sciorgli era lieve ad assoluta voglia;
Sciorgli era lieve ad assoluta voglia;
ma il cor, cosi si cangia? Addentro in core
ma il cor, cosí si cangia? Addentro in core
forte ei mi stava: ma non pria tua sposa
forte ei mi stava: ma non pria tua sposa
fui, che repressa in me tal fiamma tacque.
fui, che repressa in me tal fiamma tacque.
Agli anni poscia, a mia virtude, e forse
Agli anni poscia, a mia virtude, e forse
a te spettava lo estirparla...
a te spettava lo estirparla...
;Filippo:Io dunque,
Filippo+12 Io dunque,
quanto non fer, né tua virtù, né gli anni,
quanto non fer, né tua virtù, né gli anni,
ben io il farò: si, nel tuo sangue infido
ben io il farò: , nel tuo sangue infido
10 spegnerò la impura fiamma...
io spegnerò la impura fiamma...
;Isab.:Ognora
Isab.+14 Ognora
sangue versare, e ognor versar più sangue,
sangue versare, e ognor versar piú sangue,
è il sol tuo pregio; ma, fia pregio, ond’ io
è il sol tuo pregio; ma, fia pregio, ond’io
11 mio amore a lui tolto a te mai dessi?
il mio amore a lui tolto a te mai dessi?
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Versione delle 16:17, 3 mag 2020

110 filippo
gli attoniti miei spirti... Il grave fallo

d’esserti moglie, è al fin dover ch’io ammendi. —
Io finor non ti offesi: al cielo in faccia,
in faccia al prence, io non son rea: nel mio
petto bensí...
Carlo   Pietá di me fallace
muove i suoi detti: ah! non udirla...
Isab.   Indarno
salvarmi tenti: ogni tuo dire è punta,
che in lui piú innaspra la superba piaga.
Tempo non è, non piú, di scuse; omai
è da sfuggir l’aspetto suo, cui nullo
tormento agguaglia. — Ove al tiranno fosse
dato il sentir pur mai di amor la forza,
re, ti direi, che tu fra noi stringevi
nodi d’amore: io ti direi, che volto
ogni pensiero a lui fin da’ primi anni
avea; che in lui posta ogni speme, io seco
trar disegnato avea miei dí felici.
Virtude m’era, e tuo comando a un tempo,
l’amarlo allor: chi ’l fea delitto poscia?
Tu, col disciorre i nodi santi, il festi.
Sciorgli era lieve ad assoluta voglia;
ma il cor, cosí si cangia? Addentro in core
forte ei mi stava: ma non pria tua sposa
fui, che repressa in me tal fiamma tacque.
Agli anni poscia, a mia virtude, e forse
a te spettava lo estirparla...
Filippo   Io dunque,
quanto non fer, né tua virtù, né gli anni,
ben io il farò: sí, nel tuo sangue infido
io spegnerò la impura fiamma...
Isab.   Ognora
sangue versare, e ognor versar piú sangue,
è il sol tuo pregio; ma, fia pregio, ond’io
il mio amore a lui tolto a te mai dessi?