Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie, Vol. I, 1946 – BEIC 1727075.djvu/175: differenze tra le versioni

Da Wikisource.
Phe-bot (discussione | contributi)
Alex_brollo: split
 
Cinnamologus (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
{{Ct|f=110%|v=1|L=1px|AL SIGNOR FRANCESCO GORI GANDELLINI}}
CITTADINO SANESE
{{Ct|f=100%|v=2|L=1px|{{Sc|cittadino sanese}}}}

A lei non è stato possibile di fare una scorsa fin quí, per veder l’Antigone rappresentata: Antigone dunque viene a trovar lei: e spero, che ciò abbia a ridondare in mio maggior vantaggio; poiché moltissime cose, che forse nella recita le sarebbero sfuggite, ella tutte vedrà, leggendola. Quindi dal di lei ottimo giudizio mi lusingo d’ottenere (s’io pur la merito) lode scevra di adulazione; e biasimo, che in troppo maggior copia mi si dovrá, scevro di livore. Gradisca per tanto questo segno dell’amicizia mia, piccolo a quanto io l’amo e stimo, ma il maggiore tuttavia, che io dimostrar mai le possa.
A lei non è stato possibile di fare una scorsa fin qui, per
veder l’Antigone rappresentata: Antigone dunque viene a trovar
lei: e spero, che ciò abbia a ridondare in mio maggior van¬
taggio; poiché moltissime cose, che forse nella recita le sareb¬
bero sfuggite, ella tutte vedrà, leggendola. Quindi dal di lei
ottimo giudizio mi lusingo d’ottenere (s’io pur la merito) lode
scevra di adulazione; e biasimo, che in troppo maggior copia
mi si dovrà, scevro di livore. Gradisca per tanto questo segno
dell’amicizia mia, piccolo a quanto io l’amo e stimo, ma il
maggiore tuttavia, che io dimostrar mai le possa.


Roma, 8 decembre 1782.
Roma, 8 decembre 1782.

Vittorio Alfieri.
{{A destra|{{Sc|Vittorio Alfieri.}}|2em}}
Piè di pagina (non incluso)Piè di pagina (non incluso)
Riga 1: Riga 1:
</div>

<references/></div>

Versione delle 19:31, 5 mag 2020

AL SIGNOR FRANCESCO GORI GANDELLINI

cittadino sanese

A lei non è stato possibile di fare una scorsa fin quí, per veder l’Antigone rappresentata: Antigone dunque viene a trovar lei: e spero, che ciò abbia a ridondare in mio maggior vantaggio; poiché moltissime cose, che forse nella recita le sarebbero sfuggite, ella tutte vedrà, leggendola. Quindi dal di lei ottimo giudizio mi lusingo d’ottenere (s’io pur la merito) lode scevra di adulazione; e biasimo, che in troppo maggior copia mi si dovrá, scevro di livore. Gradisca per tanto questo segno dell’amicizia mia, piccolo a quanto io l’amo e stimo, ma il maggiore tuttavia, che io dimostrar mai le possa.

Roma, 8 decembre 1782.

Vittorio Alfieri.