Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1922, XXI.djvu/357: differenze tra le versioni
Alex_brollo: split |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione||''LA BURLA RETROCESSA''|351|s=si}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
<nowiki/> |
<nowiki/> |
||
{{Pt|{{Indentatura}}}} |
|||
{{sc|Gottardo}}. Perchè vi ho da dar trenta paoli, se io non so niente |
|||
del desinare? |
|||
{{sc| |
{{sc|Gottardo}}. Perchè vi ho da dar trenta paoli, se io non so niente del desinare? |
||
non avesse presentemente il danaro, e non volesse, o non po- |
|||
tesse ora pagarmi, son galantuomo, si accomodi, e mi basta |
|||
la sua parola ; ma se mi nega il debito, con tutto il rispetto, |
|||
con tutta la riverenza, vado subito a ricorrere alla giustizia. |
|||
{{sc|Oste}}. Signor, perdoni, parlo con tutto il rispetto; se ella per sorte non avesse presentemente il danaro, e non volesse, o non potesse ora pagarmi, son galantuomo, si accomodi, e mi basta la sua parola; ma se mi nega il debito, con tutto il rispetto, con tutta la riverenza, vado subito a ricorrere alla giustizia. |
|||
{{sc|Gottardo}}. No, fermatevi. Venite qui. Vedo anch’ io che sono |
|||
stato soverchiato, ed a me tocca a pagar la soverchieria. Son |
|||
galantuomo, e vi pagherò |
{{sc|Gottardo}}. No, fermatevi. Venite qui. Vedo anch’io che sono stato soverchiato, ed a me tocca a pagar la soverchieria. Son galantuomo, e vi pagherò; vi prometto che vi pagherò... |
||
{{sc|Oste}}. Tanto basta. |
{{sc|Oste}}. Tanto basta. |
||
Riga 22: | Riga 15: | ||
{{sc|Gottardo}}. Vorrei che mi diceste... |
{{sc|Gottardo}}. Vorrei che mi diceste... |
||
{{sc|Oste}}. E quando le occorre, non ha che a comandare, ed io mi |
{{sc|Oste}}. E quando le occorre, non ha che a comandare, ed io mi darò l’onore di servirlo. |
||
darò l’onore di servirlo. |
|||
{{sc|Gottardo}}. Lasciatemi dire. Volete ch’io paghi, non ho mangiato, |
{{sc|Gottardo}}. Lasciatemi dire. Volete ch’io paghi, non ho mangiato, e per trenta paoli non potrò nemmeno parlare? |
||
e per trenta paoli non potrò nemmeno parlare ? |
|||
{{sc|Oste}}. Scusi, perdoni, parli. In che cosa la posso servire |
{{sc|Oste}}. Scusi, perdoni, parli. In che cosa la posso servire? |
||
{{sc|Gottardo}}. Vorrei almeno sapere chi è quello che a nome mio |
{{sc|Gottardo}}. Vorrei almeno sapere chi è quello che a nome mio vi ha ordinato il pranzo. |
||
vi ha ordinato il pranzo. |
|||
{{sc|Oste}}. Mi pare di averglielo detto. Il suo signor |
{{sc|Oste}}. Mi pare di averglielo detto. Il suo signor fratello. |
||
{{sc|Gottardo}}. Ma se io non ho fratelli. |
{{sc|Gottardo}}. Ma se io non ho fratelli. |
||
Riga 39: | Riga 29: | ||
{{sc|Oste}}. Sarà uno che avrà avuto l’onore di passare per suo fratello. |
{{sc|Oste}}. Sarà uno che avrà avuto l’onore di passare per suo fratello. |
||
{{sc|Gottardo}}. Ed io ho da pagare |
{{sc|Gottardo}}. Ed io ho da pagare? |
||
{{sc|Oste}}. Ho servito al di lei nome, in casa sua; la mia roba si è |
{{sc|Oste}}. Ho servito al di lei nome, in casa sua; la mia roba si è ritrovata nel di lei armadio. |
||
ritrovata nel di lei armadio. |
|||
{{sc|Gottardo}}. Avete ragione, e vi pagherò. Ma ditemi in cortesia. |
{{sc|Gottardo}}. Avete ragione, e vi pagherò. Ma ditemi in cortesia. Non lo conoscete quello che mi ha fatto l’onore di passare per mio fratello? |
||
Non lo conoscete quello che mi ha fatto l’onore di passare |
|||
per mio fratello? |
|||
{{sc|Oste}}. Signore, io non lo conosco altrimenti. |
{{sc|Oste}}. Signore, io non lo conosco altrimenti. |
||
{{sc|Gottardo}}. Era grande o piccolo |
{{sc|Gottardo}}. Era grande o piccolo? |
||
{{sc|Oste}}. {{Ids|(Dirà la statura di |
{{sc|Oste}}. {{Ids|(Dirà la statura di Agapito.)}} |
||
{{sc|Gottardo}}. Vestito con un abito... {{Ids|(secondo |
{{sc|Gottardo}}. Vestito con un abito... {{Ids|(secondo l'abito di Agapito)}} |
||
{{sc|Oste}}. Non ci ho molto badato, ma mi pare di sì. |
{{sc|Oste}}. Non ci ho molto badato, ma mi pare di sì. |
||
{{Pt|</div>}} |
|||
Piè di pagina (non incluso) | Piè di pagina (non incluso) | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
</div> |
|||
<references/></div> |
Versione delle 14:38, 19 mag 2020
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
LA BURLA RETROCESSA | 351 |
Gottardo. Perchè vi ho da dar trenta paoli, se io non so niente del desinare?
Oste. Signor, perdoni, parlo con tutto il rispetto; se ella per sorte non avesse presentemente il danaro, e non volesse, o non potesse ora pagarmi, son galantuomo, si accomodi, e mi basta la sua parola; ma se mi nega il debito, con tutto il rispetto, con tutta la riverenza, vado subito a ricorrere alla giustizia.
Gottardo. No, fermatevi. Venite qui. Vedo anch’io che sono stato soverchiato, ed a me tocca a pagar la soverchieria. Son galantuomo, e vi pagherò; vi prometto che vi pagherò...
Oste. Tanto basta.
Gottardo. Ma vorrei almeno...
Oste. Il signor Gottardo è padrone di tutto.
Gottardo. Vorrei che mi diceste...
Oste. E quando le occorre, non ha che a comandare, ed io mi darò l’onore di servirlo.
Gottardo. Lasciatemi dire. Volete ch’io paghi, non ho mangiato, e per trenta paoli non potrò nemmeno parlare?
Oste. Scusi, perdoni, parli. In che cosa la posso servire?
Gottardo. Vorrei almeno sapere chi è quello che a nome mio vi ha ordinato il pranzo.
Oste. Mi pare di averglielo detto. Il suo signor fratello.
Gottardo. Ma se io non ho fratelli.
Oste. Sarà uno che avrà avuto l’onore di passare per suo fratello.
Gottardo. Ed io ho da pagare?
Oste. Ho servito al di lei nome, in casa sua; la mia roba si è ritrovata nel di lei armadio.
Gottardo. Avete ragione, e vi pagherò. Ma ditemi in cortesia. Non lo conoscete quello che mi ha fatto l’onore di passare per mio fratello?
Oste. Signore, io non lo conosco altrimenti.
Gottardo. Era grande o piccolo?
Oste. (Dirà la statura di Agapito.)
Gottardo. Vestito con un abito... (secondo l'abito di Agapito)
Oste. Non ci ho molto badato, ma mi pare di sì.