Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1910, II.djvu/80: differenze tra le versioni

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Borgogna: e non contento di questo, procurò di fargli aver per
Borgogna: e non contento di questo, procurò di fargli aver per
moglie Margarita figliuola unica di Luigi conte di Fiandra ed
moglie Margarita figliuola unica di Luigi conte di Fiandra ed
ereditaria di quel contado e d’alcuni altri stati, di maniera che
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10 fece tanto potente che egli non si stimava da meno che il
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re suo fratello. Morto Filippo, successe Giovanni suo figliuolo,
re suo fratello. Morto Filippo, successe Giovanni suo figliuolo,
giovine di gran core, il quale accrebbe agli altri stati la contea
giovine di gran core, il quale accrebbe agli altri stati la contea
di Hainault con la Olanda ed altre signorie, e divenne si potente
di Hainault con la Olanda ed altre signorie, e divenne si potente
che non solamente voleva agguagliarsi al re suo zio ma si teneva
che non solamente voleva agguagliarsi al re suo zio ma si teneva
da più. Del che ne nacquero infiniti mali e Francia più volte ne
da piú. Del che ne nacquero infiniti mali e Francia piú volte ne
pianse, perciò che essendo a Carlo quinto successo nel reame
pianse, perciò che essendo a Carlo quinto successo nel reame
di Francia Carlo sesto suo figliuolo, il detto duca Giovanni entrò
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in openione di cacciar gli zìi e fratelli del re dal governo del regno
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e restar egli solo governatore. E per poter piú facilmente pervenire a questo, col mezzo di Raoul di Attovilla ammazzò una notte
in Parigi presso a la porta Barbetta Luigi duca di Orliens fratello del re e marito di madama Valentina Vesconte, il quale era
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in Parigi presso a la porta Barbetta Luigi duca di Orliens fra¬
tello del re e marito di madama Valentina Vesconte, il quale era
di elevato ingegno ed animoso molto. Fatto questo, esso duca
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avendo prima disposto cavalli per il camino, andò in un di da
avendo prima disposto cavalli per il camino, andò in un di da
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Borgogna. Onde fin al giorno d’oggi gli stati soggetti al duca di
Borgogna. Onde fin al giorno d’oggi gli stati soggetti al duca di
Borgogna son sempre stati favorevoli agli inglesi contra la corona
Borgogna son sempre stati favorevoli agli inglesi contra la corona
di Francia. E perciò si giudica che Carlo quinto che fu cognomi¬
di Francia. E perciò si giudica che Carlo quinto che fu cognominato «saggio» non troppo saviamente facesse ad alienare il ducato
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di Borgogna da la corona, il quale suo padre il re Giovanni l’aveva
di Borgogna da la corona, il quale suo padre il re Giovanni l’aveva
vinto. Occupavano alora gli inglesi parte de la Francia, la Nor¬
vinto. Occupavano alora gli inglesi parte de la Francia, la Normandia, il ducato di Ginevra che gli antichi dissero Aquitania,
11 contado di Tolosa e gran parte di Linguadoca. Ora veggendo
mandia, il ducato di Ginevra che gli antichi dissero Aquitania,
11 contado di Tolosa e gran parte di Linguadoca. Ora veggendo
i governatori del re Carlo sesto questo disordine, s’affaticarono
i governatori del re Carlo sesto questo disordine, s’affaticarono
molto e fecero tanto che segui certo accordo tra il re ed il duca
molto e fecero tanto che segui certo accordo tra il re ed il duca
Giovanni; il quale tornato in Francia e non contento de la morte
Giovanni; il quale tornato in Francia e non contento de la morte
del duca d’Orliens, tentò con ogni via la rovina dei figliuoli di
del duca d’Orliens, tentò con ogni via la rovina dei figliuoli di
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quello, e sollevando il popolo parigino fece morir molti gentiluomini ed ufficiali d’esso duca, e un’altra volta fuggi via di
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Parigi e cominciò a mettersi contra la corona di Francia.
Parigi e cominciò a mettersi contra la corona di Francia.
Il re, turbato che il popolo di Parigi avesse tumultuato, ne fece
Il re, turbato che il popolo di Parigi avesse tumultuato, ne fece
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novella xxxix 77

NOVELLA XXXIX

Borgogna: e non contento di questo, procurò di fargli aver per moglie Margarita figliuola unica di Luigi conte di Fiandra ed ereditaria di quel contado e d’alcuni altri stati, di maniera che 10 fece tanto potente che egli non si stimava da meno che il re suo fratello. Morto Filippo, successe Giovanni suo figliuolo, giovine di gran core, il quale accrebbe agli altri stati la contea di Hainault con la Olanda ed altre signorie, e divenne si potente che non solamente voleva agguagliarsi al re suo zio ma si teneva da piú. Del che ne nacquero infiniti mali e Francia piú volte ne pianse, perciò che essendo a Carlo quinto successo nel reame di Francia Carlo sesto suo figliuolo, il detto duca Giovanni entrò in openione di cacciar gli zíi e fratelli del re dal governo del regno e restar egli solo governatore. E per poter piú facilmente pervenire a questo, col mezzo di Raoul di Attovilla ammazzò una notte in Parigi presso a la porta Barbetta Luigi duca di Orliens fratello del re e marito di madama Valentina Vesconte, il quale era di elevato ingegno ed animoso molto. Fatto questo, esso duca avendo prima disposto cavalli per il camino, andò in un di da Parigi ad Arras, ove sono circa cento miglia de le nostre. E cosi cominciò la nemicizia crudele tra la casa di Francia e quella di Borgogna. Onde fin al giorno d’oggi gli stati soggetti al duca di Borgogna son sempre stati favorevoli agli inglesi contra la corona di Francia. E perciò si giudica che Carlo quinto che fu cognominato «saggio» non troppo saviamente facesse ad alienare il ducato di Borgogna da la corona, il quale suo padre il re Giovanni l’aveva vinto. Occupavano alora gli inglesi parte de la Francia, la Normandia, il ducato di Ginevra che gli antichi dissero Aquitania, 11 contado di Tolosa e gran parte di Linguadoca. Ora veggendo i governatori del re Carlo sesto questo disordine, s’affaticarono molto e fecero tanto che segui certo accordo tra il re ed il duca Giovanni; il quale tornato in Francia e non contento de la morte del duca d’Orliens, tentò con ogni via la rovina dei figliuoli di quello, e sollevando il popolo parigino fece morir molti gentiluomini ed ufficiali d’esso duca, e un’altra volta fuggi via di Parigi e cominciò a mettersi contra la corona di Francia. Il re, turbato che il popolo di Parigi avesse tumultuato, ne fece